Il prossimo autunno presso il Padiglione d’arte contemporanea (Pac) di Palazzo Massari, a Ferrara una rassegna che racconterà attraverso un viaggio lungo 120 foto i momenti salienti della vita e della carriera di uno dei più grandi registi e sceneggiatori italiani, il maestro Federico Fellini. Le immagini sono state scattate da Franco Pinna, fotografo e esponente del Neorealismo.
Pac – Federico Fellini in mostra, fotografie di Franco Pinna
Occasionalmente è entrato nel teatrino della De Laurentis, dove facevamo il primo provino di Giulietta (Masina) per il personaggio di Gelsomina ne La strada. Lentamente, emerso come dall’ombra, mi ha chiesto se poteva fare qualche fotografia. Gliel’ho permesso e sono state fatte, queste fotografie, le prime del personaggio di Gelsomina; e questo fotografo che mi ha chiesto con così buona grazia il permesso era Franco Pinna.
Dopo La strada, Pinna non frequentò i set di Fellini per qualche tempo. Nel novembre 1956 realizzò un servizio fotografico a casa di Fellini in cui il regista si fece immortalare appoggiato ad un quadro che rappresentava Gelsomina, il personaggio de La strada.
Nella maggioranza dei casi Pinna ha frequentato i set di Fellini come free lance, libero cioè da incarichi ufficiali: ero sempre io che dovevo proporlo alla produzione, appartato com’era rispetto agli altri, che non invidiava, non ostacolava – ricorda Fellini.
Franco Pinna…il fotografo di fiducia di Fellini
Franco Pinna divenne, poi, il fotografo di fiducia di Fellini, immortalando numerosissime scene durante le lavorazioni dei suoi film come Giulietta degli spiriti del 1965 o, ancora Casanova nel 1976. Sarà possibile ripercorrere attraverso le 120 foto incorniciate, i filmati e le tracce audio in mostra.
A volte gli chiedevo spazientito: “L’hai fatta?” Rispondeva con silenziosi sorrisi. E perciò mi dava sicurezza, perché vedevo che lavorava seriamente, con rispetto verso di me e verso il mio lavoro. Il conforto veniva non solo dal suo impegno, ma anche dal fatto che era simpatico; perché talvolta abbandonava le sue macchine per incantarsi a guardare quello che facevo, quindi mi rivolgeva cenni di consenso.
Furono, invece, due i momenti in cui Franco Pinna ebbe Fellini anche come proprio regista fotografico: la prima volta nel 1972, quando il fotografo venne diretto dal regista, insieme a Tazio Secchiaroli e Pierluigi Praturlon, in uno speciale natalizio per la rivista francese Vogue (Vogue Fellini). In un secondo momento, Fellini diresse Pinna per un numero di Playboy/USA (1978).
Sono stati soprattutto gli scatti di Pinna a raccontare (alle testate nazionali e internazionali) il cinema di Fellini. Senza limiti. Riproducendolo analogamente alla cinepresa. Testimoniandone l’atmosfera, il vissuto, la dinamicità, non di rado la preparazione rocambolesca e complessa.
Abbiamo pensato ad una mostra fotografica che omaggia Fellini e il fotografo di scena Franco Pinna secondo un progetto che possa rappresentare e ricordare la qualità dell’opera del grande regista, lasciando spazio anche all’uomo e all’artista.
Un altro tassello che vede l’Amministrazione comunale a sostegno della diffusione del linguaggio del cinema, nel nostro territorio, come elemento di confronto artistico e culturale – spiega l’assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli.
La totalità dei materiali esposti in mostra – compresa la documentazione – è stata messa a disposizione dall’Associazione Errata corrige di Bologna, che da molto tempo ha stretto un rapporto di cooperazione con l’Archivio Franco Pinna e con la quale l’Amministrazione comunale di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte sottoscriveranno un ulteriore accordo di collaborazione.
Franco Pinna: biografia
Nasce a La Maddalena nel 1925. È stato innanzitutto un fotogiornalista. La sua carriera si è svolta in gran parte verso la ricerca antropologica. La fotografia giornalistica viene concepita da Pinna parallelamente alla militanza politica nella quale emerge come attivista del Partito Comunista Italiano. Nel corso degli anni ’60 e ’70 collabora frequentemente con L’Espresso e Panorama. Realizza, nel frattempo, numerosi reportage per testate straniere come Life, Stern, Sunday Times, Vogue.
Con Fellini instaura con il tempo un rapporto di legame e stima professionale e personale. A suggellare il rapporto, l’uscita del fotolibro Fellini’s Filme (1977) con la maggior parte delle immagini di Pinna, che consegue notevole successo internazionale.