Il 16 aprile 1914 rappresenta una data fondamentale per il teatro classico in Italia: presso il suggestivo Teatro Greco di Siracusa, andò in scena per la prima volta in epoca moderna l’Agamennone di Eschilo, uno dei capolavori assoluti della tragedia greca. Questo evento segnò l’inizio delle rappresentazioni classiche promosse dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA), fondato proprio nel 1913 con l’obiettivo di riportare in vita i grandi testi del teatro antico nei luoghi originari della loro messa in scena.
Un momento epocale per il teatro classico
La messa in scena dell’Agamennone nel 1914 fu curata dal celebre archeologo e filologo Ettore Romagnoli, che ricoprì anche il ruolo di regista. L’evento attirò l’attenzione del pubblico e della critica, e vide la partecipazione di illustri personalità della cultura italiana del tempo.
L’idea di riportare il teatro classico nel luogo in cui era nato si rivelò un successo immediato: l’emozione di assistere a una tragedia greca nel cuore di una città storica come Siracusa, tra le rovine di un teatro millenario, conquistò spettatori provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Il debutto dell’Agamennone è considerato l’inizio della lunga e gloriosa tradizione delle rappresentazioni classiche di Siracusa, che da allora si tengono quasi ogni anno e che hanno ospitato i grandi nomi della scena teatrale italiana e internazionale.
L’evento del 1914 assume anche un valore simbolico più profondo: riportare in vita il teatro antico in un periodo storico complesso come quello della vigilia della Prima guerra mondiale, significò riaffermare la centralità della cultura classica come fondamento identitario e come strumento di riflessione collettiva.