Il 1° ottobre del 1946 viene emessa la prima sentenza del processo di Norimberga, una sentenza di condanna a morte per 10 gerarchi nazisti. Nonostante il processo duri dal 20 novembre del 1945 all’ottobre del 1946, proseguirà fino alla fine degli anni ’40 con processi secondari che coinvolgono personaggi di importanza minore.
I principali condannati a morte del processo di Norimberga con la sentenza del 1° ottobre furono:
Joachim von Ribbentrop fu il primo ad essere impiccato. Era stato il ministro degli esteri della Germania nazista ed i suoi accordi diplomatici erano serviti anche a deportare gli ebrei verso i lager nazisti.
Wilhelm Keitel fu il secondo a morire per impiccagione. Era a capo del comando supremo delle forze armate e anche lui fedelissimo di Hitler. Chiese di poter morire fucilato ma la sua richiesta fu respinta.
Ernst Kaltenbrunner è stato il terzo impiccato. Era responsabile degli Einsatzgruppen, le unità specializzate nello sterminio veloce di ebrei, zingari e di chi non si allineava alle idee del nazismo.
Alfred Rosenberg fu il quarto a morire per impiccagione. Era il teorizzatore del razzismo, si occupo’ della questione ebraica ed ebbe un ruolo fondamentale nel portare a compimento lo sterminio di massa. Dichiarò di non pentirsi delle sue azioni e che le sue teorie erano state interpretate male.
Hans Frank era stato l’avvocato del nazismo, governatore della Polonia e responsabile della morte di milioni di ebrei polacchi. La sua fu la quinta impiccagione.
Wilhelm Frick è stato il sesto ad essere impiccato. Da ministro dell’Interno aveva esteso le leggi razziali contro gli ebrei.
Julius Streicher, il settimo ad essere impiccato, faceva propaganda contro la razza ebraica e istigava all’odio razziale.
Fritz Sauckel si era reso responsabile del trasferimento di 5 milioni di ebrei nei campi di sterminio. Nonostante si sia sempre professato innocente contro ogni evidenza, fu l’ottavo ad essere impiccato.
Quella di Alfred Jodl è stata la nona impiccagione. Aveva avuto un ruolo di primo piano nell’Oberkommando der Wehrmacht, il comando supremo delle forze armate tedesche.
Arthur Seyss-Inquart fu l’ultimo ad essere impiccato. Era stato un politico austriaco e commissario dei Paesi Bassi che avrebbe dovuto convertire al nazismo. Il programma fallì e a questo seguirono saccheggi e persecuzioni.
Fu condannato anche Hermann Göring, Maresciallo del Reich, la seconda carica politica della Germania nazista, quindi era il gerarca più importante tra i presenti al processo, ma riuscì a suicidarsi con del cianuro di potassio la notte prima dell’esecuzione.
Il boia fu il sergente statunitense John C. Woods. I cadaveri dei gerarchi vennero poi cremati nei forni del lager di Dachau e le loro ceneri gettate nel Wenzbach.