Il 18 febbraio 2001, l’FBI annunciava il recupero di due dipinti di Vincent van Gogh rubati dal Museo Van Gogh di Amsterdam nel 2000. Le opere, Vista della spiaggia di Scheveningen e Congregazione che lascia la chiesa riformata di Nuenen, furono ritrovate in un covo della malavita vicino a Napoli.
Il furto e l’indagine
Nella notte del 7 dicembre 2000, i ladri si introdussero nel museo con tecniche sofisticate, portando via due delle opere più preziose di Van Gogh. La scomparsa dei dipinti provocò sgomento a livello internazionale, mobilitando forze di polizia di diversi paesi.
L’FBI, in collaborazione con le autorità italiane, riuscì a localizzare le opere nel corso di un’indagine sulla criminalità organizzata, segnando uno dei recuperi d’arte più importanti della storia recente.
Il valore artistico e storico
I dipinti rubati hanno un significato profondo: Vista della spiaggia di Scheveningen è un paesaggio marino realizzato nel 1882, raffigurante una spiaggia tempestosa con pennellate vigorose che catturano il moto delle onde e il vento, testimoniando l’abilità di Van Gogh di trasmettere emozioni attraverso la natura. Congregazione che lascia la chiesa riformata di Nuenen, dipinto nel 1884-1885, rappresenta una scena toccante fuori dalla chiesa frequentata dai genitori dell’artista, con dettagli che evocano il legame di Van Gogh con la sua famiglia e la vita rurale olandese. La ricchezza emotiva e storica di queste opere aggiunge valore al loro recupero, rendendo l’evento ancora più significativo.
I due dipinti, realizzati da Van Gogh nei primi anni della sua carriera, rappresentano momenti cruciali della sua evoluzione artistica. Il loro recupero fu celebrato in tutto il mondo e rappresenta ancora oggi un simbolo della lotta contro il traffico illecito di opere d’arte.