Siamo in Francia, per l’esattezza nel 1875, quando la statua iniziò a prendere forma; una volta completata, fu smontata e spedita negli USA. Il 19 giugno 1885, la nave Isère arrivò al porto di New York con i pezzi della statua a bordo, suscitando l’entusiasmo e la curiosità del popolo statunitense.
Quello che per anni fu un simbolo di speranza per milioni di migranti che arrivavano negli Stati Uniti d’America, venne ideata da Édouard René de Laboulaye e costruita a Parigi su progetto di Frédéric Auguste Bartholdi, patriota e scultore francese. Una volta realizzata fu donata agli Stati Uniti in segno di amicizia tra i due popoli e in commemorazione della dichiarazione d’Indipendenza americana di un secolo prima.
Naturalmente la statua venne trasportata via mare e, in mancanza di fondi per costruire il basamento sul quale appoggiare la statua (e dove poggia tutt’oggi), il New York Times lanciò una sottoscrizione pubblica: le persone risposero positivamente e la somma necessaria all’inizio del lavori fu depositata in pochi giorni.
La prima pietra per le fondamenta venne posata su Bedloe’s Island, a New York il 5 agosto 1884, il progetto completato nel 1885 e il 28 ottobre 1886 ci fu l’inaugurazione, durante il quale furono distribuite alcune miniature della statua, fabbricate dalla società francese Gaget, Gauthier & Co.
Per la difficoltà di pronuncia della parola Gaget, gli americani la trasformarono nella nota parola gadget. La libertà che illumina il mondo, in inglese Liberty enlightening the world e in francese La liberté éclairant le monde, nota come Statua della Libertà, è un monumento simbolo degli interi Stati Uniti d’America.

19 giugno 1885, 139 anni fa l’inaugurazione
“Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare libere, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata”.
Sono le parole della poetessa Emma Lazarus iscritte sulla base della statua della libertà a New York, ideata venti anni prima dallo scultore Fréderice-Auguste Bartholdi, in onore dell’ideale americano di libertà politica.

La liberté éclairant le monde (La libertà illumina il mondo). Per tutti, ormai da oltre un secolo, è più semplicemente nota come la Statua della Libertà, anche se gli americani la chiamano utilizzando un soprannome: Lady Liberty.
È proprio il 19 giugno del 1885 quando la signora più famosa del mondo entra per la prima volta nel porto di New York. Per anni sarà un simbolo di speranza per milioni di migranti che, arrivando negli Stati Uniti d’America, cercheranno fortuna; tra questi, nella prima metà degli anni ’30 del Novecento, anche milioni e milioni di italiani.
Édouard René de Laboulaye e Frédéric Auguste Bartholdi: a loro si deve la realizzazione del monumento, di fatto immaginato, progettato e costruito tutto in terra francese. Una volta realizzata la Statua della Libertà, questa fu donata agli Stati Uniti in segno di amicizia tra i due popoli, in onore della dichiarazione d’Indipendenza americana di un secolo prima.
Naturalmente, il trasporto transatlantico avvenne via mare e furono i newyorchesi a fare in modo che Lady Liberty potesse avere il suo ormai storico piedistallo. In verità, oltre ai due creativi francesi, gran parte del merito va ad un altro genio dell’architettura d’oltralpe: Gustave Eiffel, l’autore della celebre torre parigina, la quale porta il suo stesso nome.
Quest’ultimo si occupò principalmente della struttura reticolare interna di sostegno, cosa non da poco e molto importante, soprattutto se consideriamo le dimensioni della statua. La cara americana Lady è alta 93 metri, comprendendo anche i 47 del basamento. È visibile, inoltre, sino ad una distanza di quaranta chilometri.
La costruzione vera e propria avvenne tra il 1880 e il 1886, mentre tornando alla stessa struttura reticolare interna, è fatta di acciaio ed è rivestita da trecento fogli di rame sagomati e rivettati insieme. Il basamento inoltre, è granitico e grigio-rosa, di provenienza sarda.

Com’è noto e come stato citato in precedenza, la Statua rappresenta la libertà, o meglio la fiaccola della libertà; va altresì precisata l’eredità illuminista di marca totalmente francese. Nell’altra mano la donna stringe un libro recante la data del July IV MDCCLXXVI, ovvero: 4 luglio 1776, giorno dell’Indipendenza americana.
Sotto ai suoi piedi ci sono delle catene spezzate, atte a simboleggiare la liberazione da qualsiasi forma di tirannia, mentre sulla testa le sette punte vogliono portare l’idea di libertà oltre ogni forma di territorialismo, rendendola e facendola apparire il più universale possibile, così che vada per i sette mari del mondo. I dettagli della fiaccola non sono molto originali, venne sostituita nel 1916 perché danneggiata.
Quella originale si può comunque visitare all’interno del museo dedicato alla Statua della Libertà stessa, situato in Liberty Island. Attualmente un ascensore interno porta all’ultimo piano del basamento, per poi giungere a piedi alla fiaccola dalla quale è possibile ammirare tutta Manhattan.
