Il Gran Mosaico – Giovedì 24 giugno alle ore 11.30 presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), sarà presentato alla stampa ed al pubblico il progetto Il Gran Mosaico, promosso nell’ambito del PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020.
Per l’occasione sarà presentato il nuovo allestimento della Sezione dei Mosaici.
Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), Il Gran Mosaico
L’ideazione, i testi e il coordinamento scientifico sono a cura dei Servizi Educativi del MANN, mentre per quanto riguarda la realizzazione, è stata affidata a Protom SpA.
Il fine del progetto Il Gran Mosaico – che rientra nell’iniziativa Museo Accessibile (coordinamento del prof. Ludovico Solima/Università della Campania Luigi Vanvitelli), è l’inclusione di diversi tipi di visitatori, con una specifica attenzione ai non udenti.
L’allestimento, infatti, conterà una LIM in cui verranno introdotti tre video, che narreranno la storia, la fortuna e le peculiarità del noto capolavoro del MANN.
Inoltre, nel progetto Il Gran Mosaico è prevista anche l’installazione di un ologramma che traccerà la storia battaglia di Isso dal punto di vista di Alessandro Magno.
Il Gran Mosaico – Mosaico della Battaglia di Isso
Il 4 marzo 2021 sono partiti i lavori di restauro del Mosaico della Battaglia di Isso, opera – simbolo della Casa del Fauno a Pompei e del MANN.
Il restauro è stato realizzato con il coordinamento dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR); mentre, le attività diagnostiche dall’Università del Molise (UNIMOL) ed il Center for Research on Archaeometry and Conservation Science (CRACS).
Il capolavoro pompeiano (II secolo a.C.) è molto probabilmente una copia da Filosseno di Eretria, celebre pittore alessandrino.
Rinvenuto nel 1833, si rivelò unico non solo nell’unicità e nelle dimensioni del momento rappresentato, ma anche per il buono stato di conservazione in cui versava.
Dieci anni dopo e con non poche peripezie fu portato al MANN. Durante il viaggio, infatti, il mosaico cadde due volte: una nel Foro degli scavi, l’altra a Torre del Greco. Per fortuna non subendo danni.
La prima collocazione del Mosaico della Battaglia di Isso fu il pavimento della sala CXL, mentre Vittorio Spinazzola, nel 1916, ne definì la nuova sistemazione a parete nelle sale dei mosaici.
Mosaico della Battaglia di Isso – descrizione dell’opera
Il Mosaico della Battaglia di Isso raffigura un momento della battaglia combattuta da Alessandro Magno e Dario III (re dei Persiani).
L’istante scelto e rappresentato è quello della carica del sovrano, in sella al suo fidato destriero Bucefalo, contro l’esercito nemico.
Il volto di Alessandro Magno appare intatto così come la sua armatura, con una testa di Medusa sul petto; è rappresentato mentre carica anche senza elmo, come era solito fare.
Dall’altra parte, invece, re Dario è circondato dai suoi soldati, con le lance puntate contro i macedoni.
Al contrario di Alessandro Magno, la sua espressione è spaventata. Sembra, infatti, che lui stia per lanciare l’ultima carica prima di dare il segnale di ritirarsi.
Sullo sfondo un elemento fondamentale del mosaico: è grazie a questo tronco che gli studiosi hanno affermato che la scena rappresentata è proprio quella della Battaglia di Isso.
Le altre figure riconosciute sono: il soldato trafitto che è una delle vittime di Alessandro Magno.
Gli storici hanno identificato questo personaggio con Dario Oxyathres – fratello di Dario III che si sacrifica per lui in modo da permettergli di fuggire.
E ancora, il soldato impaurito al centro del mosaico che guarda terrorizzato Alessandro Magno e in preda al panico gira il cavallo e si dà alla fuga.
Anche se un po’ isolato, il soldato morente è la figura più triste dell’opera.
Sul lato destro, invece, un soldato persiano, consapevole della sconfitta, dà le spalle all’osservatore, anche se il suo volto si vede riflesso nello scudo.
Infine, altri protagonisti indiscussi sono i cavalli che impauriti e orgogliosi riflettono l’aspetto dei guerrieri, conferendo al mosaico dinamismo e drammaticità, restituendo allo spettatore quel senso di confusione e il tumulto della battaglia.