67 colonne per l’Arena di Verona è un progetto lanciato per attrarre fondi su un comparto, quello della cultura che forse più di altri ha subito danni dal delicatissimo periodo affrontato.
L’Arena di Verona da sempre luogo di cultura e fiore all’occhiello della città scaligera, riconosciuto a livello mondiale, capace da sempre di chiamare a sé estimatori da tutto il mondo, grazie soprattutto agli appuntamenti della stagione lirica che presentano da sempre in cartellone le più belle opere del melodramma, con imponenti scenografie da sogno, risultato dell’eccellenza delle maestranze tutte messe in campo.
Ora è il momento della ripresa, sociale, economica e anche del comparto cultura che la Sovrintendenza di Fondazione Arena ha pensato di rilanciare creando dal nulla un progetto che nasce senz’altro da una grande intuizione imprenditoriale ma che altrettanto fonda i suoi intenti su qualcosa di più coinvolgente.
Il progetto si chiama appunto “67 colonne per l’Arena di Verona” e leggendo magari distrattamente si viene un po’ fuorviati dal fatto che cercando nella memoria le immagini dell’Arena, proprio queste 67 colonne non vengono in mente.
Ebbene le 67 colonne nell’anfiteatro scaligero non ci sono più e da centinaia di anni; bisogna infatti risalire al 1117, nell’alto medioevo, per collocare un evento tanto imprevedibile quanto disastroso.
Un fortissimo terremoto, seguìto ad uno altrettanto forte dell’anno precedente, distrusse completamente le 67 colonne presenti nell’Arena di Verona, le quali, nonostante i costanti e efficaci interventi di mantenimento prima e restauro in tempi più recenti, non furono mai più ricostruite.
E’ ora di farlo ora anche se in modo virtuale e la Fondazione Arena, avuta la singolare intuizione, ha cercato di coinvolgere in questo progetto tutti quanti avessero avuto voglia di impegnarsi nel far risorgere come una Fenice, l’Arena e i suoi momenti culturali, semplicemente adottando una colonna con un impegno economico secondo possibilità.
67 colonne per l’Arena di Verona e altrettanti imprenditori a cui sta a cuore l’arte e la cultura del proprio territorio
La reazione non si è fatta attendere e tante colonne dell’imprenditoria italiana si sono prestate a sostenere il progetto “67 colonne per l’Arena di Verona”, dando concretezza così ad un sogno, quello di riportare già da questa stagione, gli spettacoli dell’Arena ai livelli di sempre.
Tra gli imprenditori aderenti troviamo Sandro Veronesi, Presidente di Calzedonia che così ha argomentato l’importante scelta del gruppo imprenditoriale di scendere in campo a sostegno di uno dei simboli della cultura italiana:
Vendiamo e produciamo in tutto il mondo ma la nostra base è qui. Da Verona siamo partiti. Qui ci siamo formati anche grazie ai valori del nostro territorio. Qui abbiamo ancora il nostro punto di riferimento principale. Credo che salvaguardare l’Arena non solo sia un obbligo per chi crede in Verona, ma diventi anche un modo per contribuire a far conoscere sempre più la nostra città a tutti, italiani e stranieri. È un vantaggio per l’intera comunità che il valore de l’Arena, istituzione culturale d’eccellenza, sia conosciuto e riconosciuto in Italia e nel mondo
Scelta imprenditoriale certamente ma dettata dal cuore che batte sull’onda del trasporto emotivo sprigionato dal senso di appartenenza che evidentemente nasce da molto lontano, in taluni casi nei ricordi d’infanzia.
Allo stesso modo Gian Luca Rana, CEO dell’omonimo ed altrettanto storico pastificio, così argomenta la scelta del gruppo a sostegno del progetto “67 colonne per l’Arena di Verona” :
Siamo in una situazione economica difficile, tutte le aziende stanno guardando al futuro. Questo impegno per l’Arena lo vedo come un segnale di speranza per il futuro, facendo qualcosa di concreto, soprattutto per un settore, come quello della cultura e spettacolo, che in questo periodo di pandemia è stato martoriato. Il mondo dello spettacolo è stato raso al suolo
Così anche Matteo Montan, CEO Gruppo editoriale Athesis:
Un grande grazie quindi a Fondazione Arena per averci coinvolto in questo progetto dandoci la possibilità di mostrare cosa una moderna media company può fare per la propria città. Verona ha un potenziale unico e “67 Colonne” ci dice che questo non è che l’inizio
Ce lo auguriamo tutti che questo sia solo l’inizio e che l’intuizione messa in campo per il rilancio dell’Arena di Verona, possa in qualche modo fingere da faro per altre iniziative in tutti gli spazi e ambienti culturali, a richiamo dell’impegno di tutti per qualcosa che in effetti appartiene a tutti.