Il 7 luglio si celebra la Giornata Mondiale del Cioccolato, un’occasione per ricordare l’introduzione del cioccolato in Europa dal 1550. Si festeggia questa data per commemorare l’arrivo del cioccolato dal Sud America in Europa. Il cioccolato, originario del Sud America, arrivò in Europa grazie a esploratori come Cristoforo Colombo, che portò semi di cacao in Spagna.
Tuttavia, fu con l’arrivo di Hernán Cortés che il cioccolato iniziò a diffondersi nel continente europeo, inizialmente come bevanda destinata alle classi nobili. La Giornata Mondiale del Cioccolato è stata istituita per celebrare questo evento storico e la sua importanza culturale e gastronomica. Inizialmente consumato come bevanda amara, il cioccolato è stato poi addolcito con l’aggiunta di zucchero di canna e trasformato in una prelibatezza diffusa in tutto il mondo.

7 luglio 1550, il cioccolato
Oggi, lunedì 7 luglio, si celebra la Giornata Mondiale del cioccolato, un alimento composto da pochi e semplici ingredienti ma capace di conquistare il palato delle persone di tutto il mondo. La scelta di tale data risiede nel fatto che proprio in questo giorno, nel 1550, il cioccolato, definito un tempo dalle popolazioni centroamericane il cibo degli dei, sarebbe stato introdotto in Europa che, fino ad allora, infatti, era un alimento tipico delle popolazioni del Sud America.
Le antiche origini del cioccolato risalgono ai popoli delle civiltà precolombiane dei Maya (II millennio a.C. – XV sec. d.C) e degli Aztechi (XIV-XIV sec. d.C). Queste popolazioni erano solite tostare e macinare i semi di cacao, chiamati cacahuat, per realizzare una bevanda (il xocolatl) alla quale aggiungevano peperoncino, anice, cannella, vaniglia e altre spezie per mascherarne il sapore amaro. Il prodotto così ottenuto era successivamente offerto agli dei per ringraziarli di nascite e altri lieti eventi, oppure veniva trasformato in polvere per cospargerla sui corpi dei giovani nei rituali di passaggio all’età adulta.
In Europa il cioccolato arrivò nel XVI secolo, quando venne offerto dagli aztechi a Cristoforo Colombo (precisamente il 30 luglio del 1502) in cambio di altri prodotti. L’importazione massiccia di cacao nel Vecchio Continente, però, ebbe inizio solo nella prima metà del Cinquecento quando Hernán Cortés, il conquistatore del Messico, sottomise le popolazioni indigene dell’Impero azteco al Regno di Spagna.
Dal Seicento in poi, il cacao è diventato pian piano un alimento immancabile sulle tavole delle famiglie aristocratiche europee (molte Nazioni crearono le proprie piantagioni di cacao in paesi lungo l’equatore), ma la produzione a livello industriale incominciò solo nel 1828, quando, in Olanda, il chimico olandese Coenraad van Houten ideò un macchinario per ottenere un processo dalla triturazione dei semi di cacao con sali alcalini e ricavandone un cacao in polvere più facile da mescolare con l’acqua. Il processo divenne noto come lavorazione olandese e il cioccolato prodotto fu chiamato cacao in polvere o cacao olandese.
Successivamente van Houten realizzò anche la pressa per il cacao, che separava il burro di cacao dai semi di cacao tostati per produrre facilmente e in modo più economico il cacao in polvere: alla base di tutti i preparati a base di cioccolato. Joseph Fry, il 7 luglio 1847, unì per la prima volta cacao e burro di cacao dando vita alle barrette solide di cioccolato che consumiamo ancora oggi.
Le proprietà del cioccolato
Il cioccolato è uno degli alimenti con maggiori proprietà per la nostra salute. Esistono diverse tipologie di cioccolato, in generale possiamo dire che le proprietà benefiche si trovano nel cioccolato con una percentuale di cacao superiore al 70%, ossia nella cosiddetta cioccolata fondente.
Come riporta il Ministero della Salute, la pasta di cacao (il prodotto puro che si ottiene dalla macinazione, decorticazione e tostatura dei semi di cacao senza aggiunta di zucchero e di latte) è composta dal 53-55% di lipidi, dal 13-15% di glucidi, dal 9-10% di proteine, sali minerali e vitamine (potassio e magnesio, ferro, fosforo, rame, calcio, vitamina B2, vitamina A, vitamina B1 e vitamina PP), e altri componenti come i flavonoidi.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che i flavonoidi sono in grado di ridurre la pressione arteriosa e l’aggregazione piastrinica, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. Ma non è tutto, aiutano anche a mantenere l’elasticità dei vasi sanguigni, contribuendo a regolare il flusso del sangue, oltre a proteggere la pelle dal sole e dalle scottature solari (il suo consumo è quindi consigliato, a quanto si pensi, anche in estate).
Ma i benefici del cioccolato non finiscono qui: i suoi nutrienti favoriscono la formazione di batteri buoni all’interno dell’organismo e inibiscono il batterio Streptococcus Mutans, principale responsabile della carie, riducendo la formazione della placca e contrastando la demineralizzazione dello smalto. Il cioccolato, infine, è un toccasana non soltanto per il corpo, ma anche per la mente: svolge difatti un’azione analgesica naturale, favorisce la concentrazione e la memoria, e il suo odore stimola il rilascio di endorfine che generano un senso di piacere e rilassamento al cervello.