Paestum è stata una delle più grandi città greche sulla costa del Mar Tirreno in Magna Grecia fondata agli inizi del IV secolo A. C. Gli scavi di Paestum sono noti per i loro tre antichi Templi greci, che ancora oggi si presentano in un ottimo stato di conservazione e che occupano l’area sacra del parco archeologico, al di fuori di esso si trovano i resti dell’antica città risalente all’epoca preistorica. Dal 560 A. C. al 440 A. C. si assiste al periodo di massimo splendore e ricchezza di Poseidonia.
Paestum: età lucana
In una data collocabile tra il 420 A. C. e il 410 A. C., i Lucani presero il sopravvento nella città. L’archeologia testimonia che il periodo di splendore proseguì ben oltre la conquista lucana con la produzione di vasi dipinti, con sepolture affrescate e preziosi corredi tombali. Questa ricchezza doveva derivare in larga misura dalla fertilità del fiume Sele, ma anche dalla produzione di oggetti di qualità.
Paestum: età romana
Nel 273 A. C. Roma sottrasse Paestum alla confederazione lucana insediandovi una colonia di diritto latino e cambiò il nome della città da Paistom a Paestum. Sotto il dominio romano vennero realizzate importanti opere pubbliche che mutarono il volto dell’antica polis greca.
Scoperta e scavi
Con il susseguirsi del tempo ed i vari mutamenti, Paestum fu abbandonata restando un vago ricordo. Nel XVI secolo il sito iniziò a conoscere una nuova fase di vita con la formazione di un minuscolo centro imperniato sulla chiesa dell’Annunziata e soltanto agli inizi del settecento si riscontrano accenni eruditi e tre “anfiteatri” posti a poca distanza dal fiume Sele.
Intono al XVII secolo, Carlo di Borbone fece costruire l’attuale SS18 che divise l’anfiteatro in due parti, sancendo così la riscoperta della città antica. Vennero così realizzati e pubblicati i primi rilievi, ma non iniziarono campagne di scavi. Agli inizi del ‘900 furono intrapresi i primi scavi, precisamente tra il 1907 ed il 1914 indagini archeologiche interessarono l’area della Basilica e tra il 1925 ed il 1938 si completarono gli scavi nella zona del Foro individuando il “Tempio della Pace” e dell’anfiteatro intensificando le ricerche intorno al Tempio di Cerere. Tra la fine degli anni ’60 vennero scavate le numerose e ricchissime necropoli di Paestum permettendo il recupero di opere straordinarie coma la Tomba del Tuffatore e diversi corredi funerari.
Oggi Paestum è una meta turistica ambita, sito archeologico di estrema importanza è riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Oltre al valore culturale, l’importanza di Paestum è legata all’ottimo stato di conservazione dei beni cominciando proprio dalle mura di cinta costruite dai Greci e poi rafforzate dai Lucani e dai Romani. Indubbiamente a catturare l’attenzione è la visione dei tre maestosi Templi:
- Tempio di Hera
- Tempio di Nettuno
- Tempio di Cerere
Inseriti in una verde pianura e che riflettono una luce diversa a seconda delle ore e delle stagioni. Passeggiando in questo scenario surreale, immersi tra luci e musiche che animano il percorso di visita, ci si lascia travolgere da un’atmosfera unica ricordando le grandi civiltà del passato.