La città di Firenze è pronta a festeggiare la Cupola del Brunelleschi, uno dei monumenti simbolo della città, opera strabiliante dal punto di vista artistico e architettonico, fiore all’occhiello della altrettanto splendida Santa Maria del Fiore che le fa da degna cornice.
Filippo Brunelleschi: brevi cenni biografici
Filippo di ser Brunellesco Lapi, meglio conosciuto semplicemente come Filippo Brunelleschi, nacque a Firenze nel 1377 e vi morì nel 1446. Artista e studioso eclettico, si occupò di architettura, matematica, ingegneria, oreficeria, scultura e scenografia, tanto da divenire uno dei nomi di spicco del nostro Rinascimento insieme a Donatello, suo grandissimo amico, e Masaccio.
Nonostante coltivasse diversi interessi, fu nell’architettura che si espresse al meglio, dando il via a metodi di costruzione avveniristici per l’epoca e ancora oggi studiati.
Fu l’ideatore della prospettiva a punto unico di fuga, ossia un metodo di rappresentazione della realtà in 3D nel bidimensionale, che fu una svolta nel processo di progettazione e quindi per un approccio scientifico all’architettura. E’ infatti con Brunelleschi che il ruolo di architetto assume quelle caratteristiche che ha per noi oggi, ossia un artista che in se racchiude conoscenze matematiche, storiche e artistiche e segue i cantieri dal punto di vista sia meccanico che progettuale. Un’autentica innovazione.
Brunelleschi recupera nelle sue opere la purezza delle linee, l’arco a tutto sesto e gli ordini architettonici classici, in genere individuabili a primo impatto dalla forma delle colonne e dai capitelli. Essendo di famiglia agiata potè studiare anche a Roma, dove assieme all’amico Donatello, si dedicò alla ricerca e allo studio dei tesori della Roma antica. Quanto appreso nella città eterna, lo rielaborò e lo concretizzò a suo modo, come solo i grandi artisti sanno fare.
Nel 1404 tornò a Firenze e gli furono richiesti dei pareri sul cantiere di Santa Maria del Fiore.
La Cupola di Santa Maria del Fiore di Filippo Brunelleschi
Le opere del Brunelleschi sono diverse, meravigliose e tutte degne di note, ma in questa sede voglio parlarti della più famosa: la Cupola del Duomo di Firenze.
Il progetto della Cattedrale era di Arnolfo di Cambio, un progetto ambizioso che doveva sollevare una cupola di una grandezza tale, che dall’epoca del Pantheon non era mai stata più costruita. La cupola che doveva coprire il buco creato dal tamburo ottagonale alto 13 metri e largo 42, sollevato da terra per ben 54 metri d’altezza, doveva essere così grande e pesante che la tipologia di impalcature usate nel ‘400 non avrebbero mai retto fino alla fine dei lavori della stessa.
Il 19 agosto del 1418 fu emanato un bando per la costruzione della cupola del Duomo, il vincitore avrebbe dovuto trovare una risoluzione al dilemma rispettando l’estetica del progetto; arrivarono al culmine della selezioni Brunelleschi e Ghiberti che ne uscirono entrambi vincitori.
Brunelleschi era riuscito ad accaparrarsi la fiducia degli operai, costruendo un modello in mattoni senza l’ausilio di un armatura, solo con l’utilizzo di calcina e mattoni, il problema pareva risolto.
Il 7 agosto 1420 iniziarono ufficialmente i lavori per la Cupola
La Cupola più grande d’Europa: quella del Brunelleschi
Quando venne costruita, con i suoi 45,5 metri all’interno e 54,8 all’esterno, era la cupola più grande del mondo. Nonostante siano passati 600 anni dalla prima pietra posizionata, è considerata l’opera architettonica più importante dall’epoca dell’antica Roma.
L’idea geniale che ebbe Brunelleschi, fu di costruirla con mattoni disposti a spina di pesce, questa soluzione permise di non usare le impalcature, in quanto la struttura era autoportante. Inoltre, di fatto costruì due cupole, una interna, quella più pesante e più piccola e una esterna, più leggera, con la sola funzione di copertura che aveva un diametro maggiore. Le due strutture sono separate da un’intercapedine.
Sulla cupola si erge la lanterna con copertura a cono, che fu progettata dall’architetto stesso e scelta, rispetto ad altri progetti, per la bellezza e la proporzione delle forme, fu ultimata solo dopo la morte di Brunelleschi. Sopra di essa si erge la palla di rame dorato, maestosa opera dell’orafo Andrea del Verrocchio. L’8 aprile del 1942, la palla fu colpita da un fulmine e i fiorentini lo presero come un presagio della morte di Lorenzo De’ Medici, che avvenne da lì a poco.
L’interno della Cupola fu affrescato da Giorgio Vasari e Federico Zuccari, con lo stesso tema del Battistero: il Giudizio Universale.
I festeggiamenti per i 600 anni del capolavoro di Brunelleschi
Un’eccellenza dell’architettura mondiale, come la Cupola del Brunelleschi che compie 600 anni, va assolutamente festeggiata. Per questo Firenze ha programmato una serie di eventi in suo onore.
L’avvio alla celebrazione avverrà all’interno del Duomo per mezzo di un concerto de
La Cupola armonica il prossimo 16 aprile alle ore 21.15, la quale eseguirà in prima assoluta il Sognatore di Cupole per coro, voci bianche e strumenti, appositamente composto da Salvatore Sciarrino commissionato dall’Opera di Santa Maria del Fiore. Il pubblico vedrà cimentarsi le Voci Bianche e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, istruiti da Lorenzo Fratini e altri rinomati musicisti, diretti dallo statunitense Gary Graden.
La serata aprirà la rassegna di musica sacra O flos colende. L’inaugurazione dell’evento avrà come particolarità che gli strumentisti suoneranno non solo sul pavimento del Duomo, ma anche sui ballatoi che percorrono gli absidi e la cupola. Sono previsti inoltre uno spettacolo teatrale Con il cielo dentro opera inedita di Davide Rondoni; altri concerti, proiezioni in 3D e tanto altro.
Insomma se non hai mai visto questo splendore tutto italiano del nostro Filippo Brunelleschi, questo è l’anno giusto per farlo: l’anno 600!
Come sempre coinvolgente e istruttivo! 👏👏👏👏 Grazie!