Oggi è la festa della mamma.
A partire dai tempi più remoti, la figura materna incarnata dalla Vergine Maria, è quella che più ha caratterizzato la produzione artistica e non potrebbe essere altrimenti. Tutti noi, siamo originati da Lei: Mamma, sei una Dea e l’arte ti celebra.
La storia dell’arte è ricca di immagini e simboliche rappresentazioni di amore e vita. Partendo dall’arte preistorica, in un viaggio lungo secoli, gli artisti di tutto il mondo e di tutte le epoche hanno raccontato la relazione con la madre, l’amore, la vita, il complesso rapporto dell’uomo con l’idea di eternità, il valore simbolico della procreazione, l’origine della vita attraverso la “divina” maternità.
Per alcuni artisti la madre, è stata simbolo di protezione tanto da renderla un ideale intoccabile, puro capace di oltrepassare il tempo e diffondere speranza. Un esempio tra i più rappresentativi del secolo scorso ce lo porta Picasso con “Maternidad”: un dipinto del 1905 – il periodo rosa – in cui il Maestro raffigura l’abbraccio amoroso e confortevole proiettandoci nel rapporto intimo, primordiale ed essenziale tra mamma e figlio.
Altri, l’hanno identificata come Natura, generatrice di tutte le cose e altri ancora hanno raccontato, attraverso Lei, la continuità del tempo indagando il complesso rapporto dell’uomo con la sofferenza del vivere e con la malinconia. Pensiamo ad altri due esempi magistrali tra i più conosciuti della produzione del novecento partendo da l’iconica rappresentazione di Klimt: “Le tre età della donna” – 1905 – in cui tre figure arricchite da fondi d’oro, simboleggiano delicatamente il ciclo della vita attraverso la generazione e lo scorrere del tempo. Vecchiaia e infanzia racchiuse in un dipinto che ci proietta nella visione complessiva dell’eterno ciclo, ponendo la maternità al centro del processo.
Dello stesso periodo anche la visione di Schiele – 1910 – artista segnato da tremende esperienze famigliari, che con l’opera “Tote Mutter”, analizza una condizione assai più drammatica che pone l’accento sulla perdita e sulla morte. La madre dell’artista, aveva infatti perso due figlie e nel suo dipinto a fondo nero, Schiele ci mostra l’espressione di una madre affranta e di un utero che ancora racchiude una vita: quella che sarà la sua eterna, straziante perdita. Qui, la condizione dell’essere madre diviene sofferenza e il punto di vista rende omaggio a una condizione viscerale, intensa e indissolubile appesa al cordone ombelicale materno.
La mamma per gli artisti contemporanei
Una ricerca artistica tocca le corde di un’esistenza pura che fonda le sue radici sulla nascita, sulle domande chiave dell’essere umano: chi sono, dove vado, da dove vengo.
Per questo, “Mamma” è la bellezza di un sentire limpido che trova sempre il suo posto nell’animo inquieto di un artista.
Ma nel corso del tempo, la figura della donna e della madre, ha seguito anche il sentire morale collettivo: Il ruolo è diventato stereotipo sociale e l’immagine novecentesca della madre si è spesso collegata all’idea di fragilità e sottomissione. Si basti pensare al dopoguerra e all’idea americana dei primi anni 50, ai poster pubblicitari, quando la mamma era la casalinga perfetta che curava marito, figli e casa escludendo se stessa.
Ma il tempo scorre, scorre così velocemente che alle volte riesce a portar via anche cose che non dovrebbero lasciare residui e per questo, oggi vogliamo anche mostrarti come gli artisti contemporanei celebrano la madre.
La festa della mamma, oltre l’era del consumismo
La festa della mamma, oggi, potrebbe essere interpretata come l’ennesima festa inutile creata per farci spendere soldi, imporci moralmente il dovere dell’atto con l’acquisto di qualcosa di inutile e superficiale, spesso riposto in un cassetto o esibito su di una mensola.
Ma noi di iCrewPlay Arte, siamo dell’idea che esista un valore che scavalca la polemica contemporanea e si focalizzi invece sul gesto. Un omaggio, resta sempre l’espressione più concreta del messaggio ideale: ti voglio bene, mamma! Per questo, ti consigliamo qualcosa di poco dispendioso che potrà portare grande valore aggiunto al tuo messaggio: un magnifico viaggio di cultura e arte che celebra e riconosce la “potenza” di una madre.
Alla mamma, regala ‘La Grande madre’ di Massimiliano Gioni
“La Grande Madre” passa in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri attraverso le opere di alcuni fra i principali artisti del Novecento quali Marcel Duchamp, Man Ray, Umberto Boccioni, Louise Bourgeois, Frida Kahlo, noi pensiamo sia il regalo perfetto.
Auguri a tutte le mamme da www.Arte.iCrewPlay.com !