Il 15 giugno del 1920 nasceva Alberto Sordi, e per celebrare il centenario della nascita lo street artist Harry Greb gli ha dedicato un murales a Trastevere, quartiere in cui l’attore è nato.
Raggi: “Albertone simbolo di Roma e della romanità”
Ieri, 15 giugno, sono state tante le celebrazioni e gli omaggi per festeggiare i 100 anni dell’Albertone nazionale. In Campidoglio la sindaca Virginia Raggi, il mondo istituzionale e diversi attori gli hanno reso omaggio porgendogli un saluto e dedicandogli qualche parola. In un post su Facebook la sindaca di Roma afferma:
” Siamo in Campidoglio per rendere omaggio ad Alberto Sordi nel giorno in cui avrebbe compiuto 100 anni. In occasione del centenario della sua nascita, Roma non poteva non festeggiarlo ricordando la continuità e la profondità del rapporto che c’è sempre stato tra lui e la nostra città. Sordi ha lasciato un ricordo sempre vivo nel cuore della gente e noi oggi vogliamo ricordarlo così, come il simbolo di Roma e della romanità.”
La vita di Alberto Sordi è costellata di successi, premi e riconoscimenti, ma il loro raggiungimento non è stato affatto facile. Albertone ha avuto una vita intensa e piena di sacrifici e difficoltà. La passione per il mondo dello spettacolo lo ha spinto a conquistare la popolarità e i suoi personaggi sono divenuti rappresentativi di un costume che cambiava.
I suoi personaggi e il suo modo di interpretarli, nella maniera più reale possibile, ha fatto sì che per tutta la vita gli sia rimasta appiccicata l’etichetta di italiano medio, furbo, piacione, vigliacco o debole, a suo modo ingenuo ma anche caratterizzato da sani principi.
La vena artistica di Sordi ha trovato espressione, oltre che nel cinema, nella radio, nel teatro, nella televisione. È stato regista, autore, comico e compositore, oltre che attore e doppiatore straordinario. Con i suoi film più celebri e le sue maschere ha conquistato il cuore del pubblico internazionale, diventando così un eterno rappresentante della commedia italiana.
Harry Greb regala un murales ad Alberto Sordi per il suo compleanno
Harry Greb non è lontano dalle tematiche sociali e attuali, infatti lo ricordiamo per molti suoi murales, come quello creato sul muro esterno dello Spallanzani per le vittime del Coronavirus, riprendendo una scena del film Qualcuno volò sul nido del cuculo, rivisitata con guanti e mascherine, permettendo loro di avere quell’abbraccio mancato. Tra le ultime opere dello street artist ritroviamo anche la storia di George Floyd, immaginato come un moderno Cristo nell’opera The passion of George Floyd, e la voglia di giustizia attraverso il murales Justice for George Floyd.
In occasione della riapertura di cinema e teatri, dopo l’omaggio a tutti gli abbracci mancati al tempo del Covid-19 e l’omaggio a George Floyd, lo street artist Harry Grab ha onorato con un murales anche Alberto Sordi.
Nel murales Alberto Sordi è ritratto in una famosa scena de Un americano a Roma ( 1954) in sella ad una Harley-Davidson, non in compagnia dell’attrice Maria Pia Casillo, ma con la sindaca Virginia Raggi, per un ipotetico giro per la Città Eterna, mostrando tutto quello che c’è ancora da fare.
Importanti sono i dettagli che Harry Greb ha saputo inserire, come il numero 100 sulla cintola di Ferdinando “Nando” Mericoni, e ha evidenziato la fascia tricolore per ribadire il ruolo della sindaca Raggi.
Il murales si trova in via San Cosimato a Trastevere, nella stessa via che ha dato i natali al grande Albertone. Come spiegato dallo stesso Greb, ha immaginato un viaggio in moto con Sordi e la sindaca Raggi, con l’attore romano che si presta ad “accompagnare” la prima cittadina della Capitale per mostrarle tutto ciò di cui Roma necessita per una ripartenza reale e concreta.
Un’opera che fa riflettere su tutto quello che ancora dobbiamo fare e possiamo fare per la ripresa del nostro Bel Paese durante la Fase 3.