Nel luglio 2019 è iniziato il restauro del grandioso capolavoro di Rembrandt, la Ronda di Notte, anche noto come Notte di veglia o La guardia civica in marcia. Attualmente si trova al Rijksmuseum di Amsterdam, ma il personale del museo olandese ha trovato una soluzione per consentirne la fruizione.
Seppur non accessibile al pubblico fisicamente, La Ronda di Notte è disponibile virtualmente sul sito del museo, in un’interfaccia zoomabile ad alta risoluzione. Con 44,8 gigapixel, il grande capolavoro di 3,71 x 4,45 m può diventare immenso anche su uno schermo piccolissimo.
L’operazione “Night Watch”: il restauro del grande capolavoro in streaming
Il quadro di Rembrandt, dal 1975, ha subito diversi interventi di restauro, perché è stato vittima di un grave gesto di vandalismo: ha subito 13 coltellate che lo hanno squarciato. Con l’operazione Night Watch si cerca riportare la tela all’antico splendore.
La Ronda di Notte, molto presto ha iniziato il suo martirio. Infatti, nel 1715 ha subito la prima mutazione: per essere adattata allo spazio compreso tra due porte, vennero asportate due strisce di un metro sul lato sinistro, e di trenta centimetri sul lato destro, una pratica diffusa e che si effettuava senza troppi problemi, per adattare le opere alle quadrerie.
L’opera del pittore olandese, dopo l’attacco del 1975, è stata vittima di un altro spiacevole inconveniente. Nel 1990, un uomo vi spruzzò dell’acido che, per fortuna, non riuscì a superare lo strato superficiale della pittura.
Il progetto Night Watch è un restauro pubblico impegnativo e si svolgerà in una camera di vetro di sette metri quadrati, appositamente costruita. Saranno 12 gli esperti che lavoreranno per riportare all’antico splendore uno dei dipinti più spettacolari e conosciuti al mondo. E spettatori da tutto il mondo potranno seguire lo svolgimento dei lavori, che saranno trasmessi in diretta streaming.
Per rendere il più reale possibile la visualizzazione online della Ronda di Notte, sono state scattate 528 foto al quadro. Successivamente è stato possibile comporre le parti come piccoli tasselli di un puzzle in 24 file di 22 immagini. Le immagini sono state unite distanziando ciascun pixel di 20 micrometri, ciò significa che ogni pixel ha uno spessore di 0,02 mm, un sorprendente livello di dettaglio, considerando le dimensioni effettive del quadro. Il risultato finale conta 44.804.687.500 pixel, accessibili ai visitatori virtuali e agli studiosi.
L’obiettivo del progetto, non è solo quello di conservare il dipinto per le generazioni future, ma è quello di fornire nuove informazioni sulla realizzazione dell’opera, sui ripensamenti e sulle correzioni, oltre che sulla tecnica peculiare di Rembrandt e sui materiali utilizzati, da sempre un affascinante mistero per gli storici dell’arte.
Descrizione de la “Ronda di notte” di Rembrandt
L’opera di Rembrandt è nata come opera su commissione nel 1640, richiesta dallo scabino Frans Banning Cocq (nei paesi del nord dell’Europa lo scabino era un ufficiale destinato a vigilare sul buon ordine della città). Il dipinto faceva parte di un ciclo di sei grandi tele commissionate a vari artisti di Amsterdam, per celebrare in chiave pittorica l’ingresso di Maria de’ Medici ad Amsterdam nel 1639.
La Ronda di notte, opera dalla grandezza maestosa (363×437 cm), ritrae il capitano Frans Banning Cocq che, con un gesto della mano sinistra, ordina alla compagnia di avanzare, ed il luogotenente Willem van Ruytenburch circondato dagli archibugieri. Per rappresentarli, Rembrandt preferì dipingere una scena movimentata.
La tela nasconde diversi particolari, che solo un attento osservatore può cogliere. Anzitutto, possiamo notare, tra i componenti della gilda di Cocq, un uomo sullo sfondo, nel quale si è voluto riconoscere l’autoritratto di Rembrandt.
In primo piano, si nota una bambina in abito giallo, alla quale è stato attribuito lo scopo di bilanciare cromaticamente il quadro. Ma si può ritrovare in questa figura un chiaro messaggio allegorico: la fanciulla, infatti, è la mascotte stessa degli Archibugieri. Tale interpretazione in chiave simbolica è avallata da alcuni elementi formali. Guardando da vicino la cinta della bambina, ci sono due dettagli molto interessanti: ha un pollo morto appeso solo con le zampe, si vede l’impugnatura di una pistola e tra le mani stringe uno strano calice.
Gli artigli del pollo morto attaccati alla sua cintola alludono sia ai clauweniers (gli archibugieri) che alla sconfitta degli avversari. La pistola allude ad un altro simbolo di questo gruppo, e lo stesso discorso vale anche per il calice che ha tra le mani: è quello della milizia.
L’opera era destinata alla Sala principale della sede della Gilda degli archibugieri. Per rappresentare il capitano e gli aderenti alla Gilda, Rembrandt scelse una scena movimentata. Durante un momento di riposo i partecipanti controllano le armi e dialogano fra loro. Il comandante Cocq intanto ordina nuovamente di riprendere le posizioni per un giro di ispezione.
Tecnica ed esecuzione dell’opera
Rembrandt Harmenszoon van Rijn, più grande esponente del Secolo d’oro olandese, si lascia influenzare dai giochi di luci ed ombre e dai chiaroscuri di Caravaggio. Nell’opera La Ronda di Notte, la luce illumina il luogotenente Willem van Ruytenburch e la misteriosa ragazza sulla sinistra. Una delle caratteristiche distintive dell’uso della luce di Rembrandt è infatti quella di creare un forte contrasto tra azione e zone scure.
Ne la Ronda di notte l’illuminazione proviene da sinistra ed inonda la scena, descrivendo con cura analitica i volti e le figure, esaltando la lucentezza delle armi dei militari, in una successione di sprazzi di luce e voragini di buio. I tocchi di luce raccontano l’evento mettendo in evidenza, tra la folla degli archibugieri, alcuni volti come se fossero ritratti.
L’innovazione più importante che subito colpisce l’osservatore, è la rappresentazione di una scena di gruppo in movimento, contrariamente a quello che si usava fare. Inoltre, il movimento è diretto allo spettatore: i componenti della gilda sono in movimento, essendo colti nell’istante in cui il capitano Cocq ordina loro di schierarsi; di conseguenza, ciascun effigiato compie un’azione diversa rispetto ai suoi compagni, restituendo una composizione ricca di vitalità, energia, movimento.
Allora, caro Icrewer, cosa stai aspettando? Immergiti nel tour virtuale per scoprire i personaggi e i nuovi dettagli che Rembrandt ci ha lasciato.