Il Mondo è a lutto per la perdita di un grande uomo e genio indiscusso della musica d’autore, un compositore più unico che raro, il grande ed ineguagliabile Ennio Morricone. Alla veneranda età di 91 anni ci ha lasciati privi di un grande compositore, ma arricchiti delle sue impareggiabili colonne sonore.
Il premio Oscar Ennio Morricone è morto all’alba di lunedì 6 luglio. I funerali si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza“, come annunciato dalla famiglia del Maestro attraverso l’amico e legale Giorgio Assumma.
Il necrologio che Morricone si è scritto da solo e i funerali privati per non disturbare
Il Maestro delle colonne sonore resta fino alla fine una persona umile e forte, infatti anche prima di trapassare ha avuto la forza di prendere la sua penna e lasciarci il suo personale addio. Nel necrologio traspare la tristezza nel lasciare gli affetti più cari, con particolare riferimento alla moglie Maria Travia: “A Lei il più doloroso addio”. Ha disposto, come ultima richiesta, un funerale in forma privata per non disturbare: “C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata : non voglio disturbare.”
ENNIO MORRICONE è morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta , amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata : non voglio disturbare.
Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca , Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria (ma non ultima) . A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio.
Numerosi e commossi i messaggi d’addio per il compositore premio Oscar: il cordoglio per Morricone dalla politica alla musica
Ennio Morricone ha lasciato un’eredità immensa, e non esiste persona al mondo che non abbia mai ascoltato o sentito una sua colonna sonora. Non sono mancati messaggi e parole per ringraziare il Maestro che ha reso unici dei capolavori cinematografici, come Per un pugno di dollari o Nuovo Cinema Paradiso.
Dal mondo politico a quello della musica e dell’arte è unanime il dolore per la perdita del grande maestro. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ringrazia Morricone per le sue opere musicali e per aver contribuito ad aumentare il prestigio dell’Italia:
Musicista insieme raffinato e popolare, ha lasciato un’impronta profonda nella storia musicale del secondo Novecento. Attraverso le sue colonne sonore ha contribuito grandemente a diffondere e rafforzare il prestigio dell’Italia nel mondo.
Sotto l’hashtag #enniomorricone, su Twitter possiamo leggere i messaggi di cordoglio e i ringraziamenti al Maestro, per aver condiviso con il Mondo intero la sua Arte e le sue capacità nel rendere unici gli spartiti che ha scritto e i film con cui ha collaborato.
Ennio Morricone e il cinema: un legame indissolubile
Ennio Morricone ha scritto oltre cinquecento colonne sonore per il cinema e la televisione, collaborando con i maggiori registi, da Tornatore a Leone, da Tarantino a Malick. I suoi suoni sono diventati parte integrante dell’immaginario della cultura di massa.
Compositore, musicista e direttore d’orchestra con una formazione e diploma da trombettista, a partire dal 1946 ha composto oltre 100 brani classici e ha scritto le musiche di più di 500 tra film e serie tv, oltre che opere di musica contemporanea. Nel 1961, firma la sua prima colonna sonora per il film Il federale di Luciano Salce.
L’apoteosi del suo lavoro di compositore per il grande schermo è da ritrovare nelle collaborazioni con il regista Sergio Leone. La loro non era semplice collaborazione, ma una fusione perfetta fra immagine e suono. Quando si vede un film di Leone è impossibile non sentire in sottofondo Morricone dirigere un’orchestra.
Dopo aver frequentato insieme un anno alla scuola elementare, si rincontrano e si riscoprono nel 1964 per collaborare nella realizzazione del film Per un pugno di dollari. Morricone era un giovane compositore legato alla musica moderna e aveva in mente una musica molto cerebrale. Leone invece pensava a qualcosa di assolutamente popolare all’interno di una nuova rappresentazione del west.
La loro unione era perfetta, infatti i loro non sono semplici lavori, ma grandi capolavori che hanno dato valore ad un nuovo genere cinematografico, quello dei film definiti spaghetti western.
Il maestro delle colonne sonore vanta nella sua carriera innumerevoli premi e riconoscimenti. In settant’anni di carriera, oltre ad aver composto colonne sonore, ha venduto 70 milioni di dischi e vinto due Oscar (uno alla carriera nel 2007 e l’altro per The Hateful Eight di Quentin Tarantino nel 2016), tre Grammy, quattro Golden Globe, un Leone d’Oro alla carriera, cinque Bafta tra il 1979 e il 1992, 10 David di Donatello, 11 Nastro d’Argento, due European Film Awards e un Polar Music Prize.
Ma la sua vita non è costellata di soli premi legati alla musica e al cinema, ma nel suo curriculum ritroviamo anche il conferimento di due Laurea Honoris Causa e una Laurea magistrale Honoris Causa. La prima gli è stata conferita nel 2000, presso l’Università di Cagliari in Lingue e Letterature Straniere. La seconda nel 2002 presso la Seconda Università di Roma; la terza nel 2017, presso l’Università degli Studi di Milano, in Scienze della Musica e dello Spettacolo.
Morricone non ha solo trasmesso l’amore per la musica e per le colonne sonore, ma importanti sono i suoi insegnamenti sulla vita e sull’amore. Fino alla fine non ha abbandonato l’amore per la musica e per la sua famiglia. E’ un triste momento per il cinema, ma difficilmente si potrà dimenticare un uomo che ha saputo trasmettere in ogni sua nota l’amore e la passione.
Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista, sia al pubblico, ma soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devo essere contento prima del regista. Non posso tradire la mia musica.