Nei pressi de piccolo borgo di Monticiano, nell’entroterra toscano, dal 1995, in un parco privato, hanno trovato collocazione nel tempo circa 50 installazioni dell’artista svizzero Kurt Laurenz Metzler , poiché egli stesso ha deciso di trasferire la sua residenza abituale tra le colline senesi, per cercare senz’altro ispirazione e quiete.
Una storia semplice quella che ha portato l’artista svizzero Kurt Laurenz Metzler a trasferirsi da New York, ultimo luogo che lo ha visto tra i suoi abitanti, a Monticiano, creando anche qui un atelier.
E’ la moglie dell’artista che in più di qualche intervista, con il sorriso di chi ogni volta si sorprende ad esserne divertita, racconta di come andò quella volta che sua madre, dopo un soggiorno nel vicino complesso termale di Petriolo, ne rimase così affascinata da proporre in famiglia quei luoghi come sistemazione permanente futura poiché era dell’idea che la compagna collinare Toscana sarebbe stata fonte di ispirazione per il giovane genero e artista più che promettente Kurt.
Così di li a poco, con un passaparola che solo nei piccoli centri ha la sua efficacia, trovarono dapprima sistemazione provvisoria in affitto ed in un secondo tempo, Metzler e sua moglie, decisero di acquistare una tipica abitazione circondata da un lussureggiante giardino e proprio in quel parco verde che circondava la sua nuova casa che Metzler decise che forse poteva essere il luogo più adatto per dare una dimora permanente ad alcune delle sue opere.
Metzler e la nascita del parco artistico
Da un’idea nata forse dal contatto giorno per giorno con la vegetazione lussureggiante che circondava la sua dimora, ben presto Metzler cominciò a guardare gli spazi verdi di casa sua non solamente come proprietario ma anche e soprattutto come artista; decidendo così nel 1995 che quel luogo, nel quale quasi per caso erano arrivati lui e sua moglie, poteva essere ideale per custodire le sue installazioni inanimate.
Prese così vita il Giardino di Metzler, visitabile sempre, previa prenotazione con qualche giorno d’anticipo chiamando il numero di telefono 0577 758130, organizzazione in questo senso necessaria poiché di fatto si va a casa dello stesso Metzler.
La matrice della produzione artistica di Kurt Laurenz Metzler affonda pienamente la sua essenza nella Pop Art e nell’Astrattismo che ben si colloca nei contorni Newyorkesi ma che è difficile immaginare calata in un paesaggio bucolico decisamente di gusto classico.
Kurt Laurenz Metzler e la ricerca dei materiali
E forse la magia sta proprio in questo. Installazioni di materiali che variano dal marmo al bronzo, dall’ alluminio al polistirolo fino all’utilizzo di resine in una commistione armonica che ulteriormente in questo caso, si fonde con la natura circostante in netto contrasto con i materiali che costituiscono le installazioni che però trovano, quasi senza ricerca, il modo di convivere in una sorta di universo unico che rende omogenea la visione di chi, da visitatore, fa ingresso per la prima volta in questo giardino.
In effetti la ricerca dei materiali per un artista come Metzler è una sfida continua, resa verosimile se tale ricerca nasce da un’esigenza reale. Nel caso dell’artista svizzero è egli stesso a sottolineare come gli inizi della sua carriera artistica fossero essenzialmente legati alla lavorazione e trasformazione della pietra, soprattutto marmo e granito ma che per esigenze legate alle disponibilità economiche fu costretto, per continuare la sua esperienza artistica, a sperimentare anche altri materiali con costi inferiori ma che garantissero ugualmente l’espressione della sua arte.
Arrivò così a produrre le sue opere con il polistirolo adeguatamente trattato, vantandosi poi negli anni di essere stato il primo ad aver introdotto nel panorama artistico svizzero l’idea per l’utilizzo di questo materiale al quale ancora oggi dice di essere in qualche modo legato pur essendo tornato sia ai marmi che alla scelta dell’allumino.
Un’esperienza nell’esperienza dunque per chi deciderà di fare una piccola deviazione sulla superstrada che da Grosseto conduce a Siena; con un colpo di telefono in anticipo, come si fa con gli amici più stretti, si avrà la possibilità di farsi aprire il cancello di casa del grande Kurt Laurenz Metzler.
E la visione della passeggiata nel parco di casa Metzler sarà un contrasto di colori vivaci sovrapposti a quelli stagionali della natura circostante, paesaggio in cui le installazioni sembrano aver trovato il loro ambiente più consono che altrove, in una sorta di mondo parallelo dove gli opposti non si attraggono ma vanno a braccetto insieme e in qualche caso leggono il giornale su una panchina come una delle installazioni presenti.
Molti sono i parchi artistici che il territorio toscano ha visto nascere tra le sue colline, richiamo in primis per gli artisti che in questi luoghi trovano sempre in di più, l’ispirazione per inventare nuove idee per la loro arte ed anche richiamo per un turismo più attento a queste forme d’arte a volte non di facile interpretazione ma certamente dal fascino irrinunciabile.
E per ognuno di questi parchi artistici sempre, programmare una visita, vale la deviazione così come spesso suggerisce una famosa guida gastronomica stellata.