Siamo in Valsassina terra dalla ricca ed interessante geologia storica, qui tra il quattrocento e il cinquecento Leonardo Da Vinci percorse questi sentieri rendendoli oggi ancora più interessanti da scoprire.
A cinquecento anni dalla sua scomparsa puoi riscoprire nello splendore della Valsassina le bellezze naturali descritte nel Codice Atlantico di Leonardo, tra cui le Grotte dell’Acqua Bianca.
Un percorso che si dirama tra Geologia e Botanica cercando di cogliere la natura di questo territorio con lo stesso sguardo di Leonardo Da Vinci.
Riscopri la Valsassina e Leonardo: un percorso annotato sui fogli del “codice Atlantico”
Il Codice Atlantico di Leonardo è la più ampia raccolta al mondo dei suoi disegni e scritti, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, in realtà arrivò solo decenni dopo la sua morte e dopo diverse revisioni.
Considerato primo moderno ecologista, Leonardo fu un accurato osservatore della Valsassina, all’epoca un importante centro minerario.
Le sue idee sulla geologia difatti si svilupparono prima ancora che esistesse la geologia, aprirono un nuovo pensiero e furono essenziali per realizzare celebri dipinti come la Vergine delle Rocce e San Gerolamo, i quali, hanno uno sfondo roccioso rappresentato all’apice del realismo.
La Grotta dell’Acqua Bianca detta anche “La Ferriera” o Grotta del Rame, prende nome dalla fonte che si trova al suo imbocco, caverna dalle ampie dimensioni, formata da un unico ambiente si trova a 590 metri di quota.
La Grotta si apre nel Calcare di Esino (è una formazione carbonatica, ossia tutto ciò che rimane di un’antica scogliera marina edificatasi durante il triassico medio, una potente successione che costituisce la maggior parte dei rilievi Dolomitici delle Prealpi).
Si tratta di una cavità di crollo, ovvero si pensa che il vuoto sia dovuto da un insieme di gallerie che si intersecavano, che hanno creato dei crolli generalizzati sino a che la volta della roccia non ha trovato una posizione di equilibrio stabile in grado di sopportare il peso sovrastante.
” ma la maggior è quella di Mandello, la quale è nella sua basa una busa di verso il lago, la quale va sotto duecento scalini e qui d’ogni tempo è diaccio e vento”
Leonardo descrive con queste parole il fascino delle Grotte dell’Acqua Bianca, grotte naturali dove è ancora possibile osservare al suo interno gli scavi eseguiti nell’attività di estrazione di idrossidi di ferro.
L’ingresso attuale è stato riaperto dopo la penultima glaciazione, sotto la Grotta dell’Acqua Bianca e nei cunicoli laterali vi sono corsi d’acqua (per ora inesplorabili) che originano da alcune grosse sorgenti.
Scorrendo al di sotto della grotta, questi corsi d’acqua hanno generato dei crolli a livello di gallerie dando origine alla Ferrera o Grotta dell’Acqua Bianca.
Se vuoi scoprire la geologia della Valsassina attraverso il percorso e i pensieri di Leonardo Da Vinci è possibile farlo con una visita guidata, una passeggiata condotta da una Guida Naturalistica laureata in scienze ambientali.
Un’occasione per riscoprire nella natura la storia di un tempo vista con gli occhi di Leonardo, e paragonarla alla storia di oggi di questi territori, riscontrando anche i cambiamenti geologici della Valsassina annotati allora da Leonardo nel Codice Atlantico.
Oltre al contributo artistico si ricorda Leonardo da Vinci anche per il contributo all’ingegneria, all’architettura, all’idraulica, alla meccanica, all’urbanistica e alla cultura scientifico – tecnologica.
La visita dura circa 3 ore, il prezzo di 19 euro.
Il ritrovo è a : Mandello del Lario (LC) 15 minuti prima del’orario concordato.
Frazione Rongio, Bar Simone, piazza S. Antonio da Padova (arrivare a Rongio e proseguire in alto fino all’arrivo nella piazzetta)
Si consiglia abbigliamento idoneo, bottiglietta d’acqua e torcia frontale, il percorso si svolge su mulattiera turistica su 180 metri di dislivello.
Per Info e prenotazioni: 02 3598 1535
info@milanoguida.com