Notorius B.I.G. torna e lo fa dalla casa d’aste più famosa al mondo Sotheby’s che sorprendendo tutti, nella sede di New York ha aperto le sue porte all’Hip-Hop.
I cimeli dell’Hip Hop per la prima volta all’asta. Dopo anni di consensi e in alcuni casi veri e propri grandi successi per la vendita all’asta di oggetti appartenuti al mondo del rock, considerato che l’Hip-Hop è nato a New York, da Sotheby’s hanno voluto tentare ciò che nessuno prima aveva mai avuto l’idea di fare.
Un’asta senza precedenti dunque ma a fare da richiamo è stato scelto, tra gli altri, il rapper più grande e famoso di tutta la East Coast americana: Notorius B.I.G.
La corona che il rapper Notorius B.I.G. indossò per un servizio fotografico appena qualche giorno prima di morire in circostanze ancora non del tutto accertate, è stata messa all’asta dal fotografo Barron Claiborne che fu autore di quel servizio ed è arrivata ad essere battuta alla cifra ragguardevole di 500mila dollari.
Una corona di plastica all’epoca costata circa 6 dollari ma diventata il simbolo della leggenda del rap Notorius B.I.G.
Da quello stesso servizio fotografico venne poi presa la foto che diventerà l’emblema di Notorius B.I.G. e successivamente riportata in un murale, tutt’oggi visibile a Brooklyn, nella città di New York e proprio nel quartiere di in cui Biggie, al secolo Christopher Wallace nacque il 21 maggio 1972.
La corona di Notorius B.I.G. all’asta da Sotheby’s
Tutto è accaduto in questi giorni da Sotheby’s a New York, in un clima d’attesa come riporta Cassandra Hatton, responsabile della casa d’aste per la sezione libri e manoscritti, la quale ha riferito in più di qualche intervista che il clima d’attesa particolarmente emozionante era dovuto al fatto che mai prima d’ora erano stati proposti oggetti appartenuti al mondo del Rap, sebbene sia ormai collaudata invece la proposta riguardante l’area del Rock che da anni dimostra di suscitare un sempre più vivo interesse su scala mondiale da parte dei compratori, siano essi privati o associazioni.
Oltre alla corona di Nortorius B.I.G. sono state battute all’asta una serie di lettere originali che un’altro rapper, Tupac Shakur, scrisse alla sua fidanzatina nel periodo dell’adolescenza.
Notorius B.I.G. a più di vent’anni dalla sua morte continua a sorprendere
Una morte violenta quella di Notorius B.I.G., nato a Brooklyn nel 1972, che ha visto finire i suoi giorni di rapper in una sparatoria, dai contorni ancora poco chiari sebbene siano trascorsi più di vent’anni, a Los Angeles il 9 marzo 1997, all’apice di una carriera che in breve tempo lo aveva visto diventare uno dei più famosi rapper in circolazione.
Ed ora, dalla sede di New York di Sotheby’s, il tributo a Notorius B.I.G. arriva direttamente dai suoi fans che, alla notizia dell’asta, si sono mobilitati da tutto il mondo, segno che il ricordo del rapper è ancora vivo nel ricordo di tutti.
Una corona di appena sei dollari come testimonianza nel tempo di un sogno finito sull’asfalto per quello che il mondo del rap ha consacrato come il Re di New York e che nel suo slogan «You think Big, You get Big» aveva racchiuso l’essenza della sua storia, della sua musica dei suoi sogni, affidati ora ad una corona di plastica che ha dimostrato nel tempo di riuscire a sostenere l’essenza di un mito per i fans del rap, traghettando il suo ricordo da qui a per sempre tra le luci e le ombre della storia di un personaggio che ora fluttua tra mito e realtà.
Un tributo che lo stesso Notorius B.I.G. certamente non si sarebbe certo aspettato ma in qualche modo, l’evento proposto da Sotheby’s, è servito per parlare alle giovani generazioni che non lo hanno visto e vissuto dal vivo, del grande Biggie simbolo di un’epoca e di un modo di fare musica.