Frida Kahlo sabato 10 ottobre ha aperto le porte alla prima giornata della mostra interattiva “Il Caos Dentro” alla Fabbrica del Vapore a Milano, un percorso sensoriale organizzato su due piani dove poter ripercorrere la vita dell’artista e entrare nello stile Messicano che tanto la rappresenta.
Molta l’affluenza già dalle prime ore del mattino, l’ingresso con obbligo di mascherina e igienizzante fornito dall’organizzazione non è stato dei più fluidi dato il rispetto delle normative covid anti – assembramento ma, nonostante l’attesa non c’e stato nessun segno di scoraggiamento tra i partecipanti.
Frida Kahlo: una vita travagliata che rappresenta nei suoi autoritratti in modo sconvolgente
La mostra “Il Caos Dentro” è un percorso sensoriale articolato su due livelli dove ci si può immedesimare nelle agonie che hanno maggiormente caratterizzato la sua vita; i suoi dipinti rappresentano senza veli questi tragici momenti che Frida è riuscita ad affrontare attraverso l’arte.
All’ingresso un’anticipazione generica su quello che si andrà poi a vedere lungo il percorso, cenni storici che rappresentano la sua vita, abiti, le tante lettere da lei scritte e il forte legame che l’artista aveva con la sua terra natale, il Messico.
L’allestimento si concentra molto sui caldi colori messicani che si ritrovano poi nelle sue opere, nei suoi sfarzosi vestitiamava e in quei particolari gioielli a cui teneva e dei quali amava ornarsi.
Una mostra diversa da quelle che siamo abituati a vedere, poichè l’impatto iniziale è di “novità” con un pizzico di “amara sorpresa”, un nuovo modo di rappresentanza artistica che procede verso una direzione interattiva e sensoriale.
Al piano superiore è possibile immergersi nella storia Messicana e nel folclore di questa terra tanto sentito da Frida, i suoi vestiti tanto sfarzosi e dai colori sgargianti fanno venire voglia di provare ad indossarli.
Un audio – video riassume la vita di Frida Kahlo. Assolutamente da provare, un simulatore 3d al quale poter accedere con appositi occhialini sanificati, attraverso il quale si può letteralmente viaggiare sul tram e rivivere l’incidente che subì l’artista e che cambiò drasticamente la sua vita.
A Milano Frida con un inedito: “Autoritratto con i capelli sciolti, 1947”
La mostra presenta un autoritratto inedito, l’unico in cui Frida si mostra con i capelli sciolti , dipinto quando aveva 37 anni nella sua casa di Coyoacan. Per la prima volta si mostra eccezionalmente senza la sua solita acconciatura, per rivendicare la sua identità.
La colonna rotta, 1944 è un altro autoritratto di forte impatto che rappresenta “Il Caos Dentro” che l’artista Messicana ha portato dentro di sè per molti anni se non fino alla sua morte. Frida dopo aver subito circa 30 delicatissimi interventi chirurgici era costretta a indossare un corsetto d’acciaio per rimanere in posizione eretta.
In questo dipinto si possono vedere le cinghie del corsetto e i chiodi in tutto il suo corpo sino al cuore che rappresentano il dolore della sua anima e il difficile e tormentoso rapporto con il suo corpo “rotto”, come diceva lei, da intense sofferenze.
Lungo il percorso sensoriale si possono osservare riletture fatte da artisti internazionali del busto in gesso che l’artista ha dovuto portare per tutta la vita, immagini particolari, tutte molto significative e che fanno percepire in modo evidente la sofferenza d’animo di Frida, la quale ebbe tre aborti; uno dei busti rappresenta proprio questo episodio di maternità mancata.
Tra gli autoritratti più suggestivi non possiamo non citare “L’ autoritratto con collana di spine, 1940”, celebre dipinto ricco di elementi che raccontano la vita di Frida Kahlo. Vestita in abiti tradizionali Messicani indossa una corona di spine cristiana come collana in rappresentanza del dolore provato dalla separazione da suo marito Diego Rivera.
Appeso alla collana, un colibrì morto simbolo di buona fortuna, mentre sulla spalla sinistra un gatto nero come simbolo di sfortuna che vuole cacciare il colibrì; sulla spalla destra, una scimmia come simbolo del diavolo che rappresenta Diego suo marito, Frida si dipinge in questo quadro per riappropriarsi della sua identità.
Un percorso quello de “Il Caos Dentro” che volge lo sguardo sull’intimità di Frida, una mostra interattiva tutto sommato da percepire con un occhio e un animo diverso, ma di efficace impatto artistico e morale.