La giunta comunale di Ravenna ha approvato la revisione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il nuovo allestimento della Casa di Dante Alighieri, ridefinendone gli spazi.
La Galleria degli Uffizi di Firenze concede in prestito, per 5 anni, una selezione di opere a tema dantesco, oltre ad una ulteriore opera in esposizione temporanea che viene rinnovata ogni anno.
4 nuove aree per il rinnovo della Casa di Dante Alighieri da inaugurare nella primavera del 2021 per il 700esimo anniversario della morte del Poeta
Gli spazi al piano terra sono ridistribuiti in 4 aree: un’area espositiva, un’area destinata alla didattica ed al deposito, una commerciale ed una meditativa.
I diversi spazi della Casa di Dante Alighieri sono così organizzati:
- Area espositiva in cui si trova il nucleo di opere concesse in prestito dalla Galleria degli Uffizi più quella temporanea.
- Aree didattica e deposito, rispettivamente utilizzate per organizzare i laboratori didattici, da sempre tratto distintivo del museo che lo rende particolarmente indicato per gli studenti e la conservazione ed esposizione di opere che non si trovano nell’area espositiva della Casa di Dante Alighieri.
- Area commerciale divisa in due sezioni, una dedicata alla libreria specializzata su Dante Alighieri ed una creata per favorire la comunicazione tra il design industriale e la comunicazione visiva, la ‘Dante design gallery’.
- Area meditazione per favorire la sosta, la lettura e la riflessione, collegata alla corte ed al giardino interni, la ‘Zona del Silenzio’.
La Casa di Dante Alighieri è stata costruita nel Novecento nel luogo in cui, secondo la tradizione storica della famiglia Alighieri (in quel quartiere si trovavano le loro abitazioni), nacque il Sommo Poeta e che oggi ospita il museo a lui dedicato, luogo della memoria della Firenze medievale, nato con lo scopo di divulgare la vita e le opere di Dante Alighieri.
La Casa di Dante Alighieri è organizzata su 3 piani: il primo piano attualmente in opera, il secondo piano che ripercorre le tappe dell’esilio del Sommo Poeta in cui è esposta la riproduzione del Chiodo in cui è scritta la pena inflitta a Dante, inoltre si può ammirare una fedele riproduzione di una camera da letto del Medioevo.
Infine il terzo piano in cui sono esposti alcuni splendidi abiti trecenteschi e diverse edizioni della Divina Commedia oltre ad altre opere del maestro.
L’ambizioso progetto per il rinnovo della Casa di Dante Alighieri è realizzabile grazie ad investimenti privati e pubblici: il Comune di Ravenna e la Regione Emilia Romagna investono un patrimonio di circa 325mila euro, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna mette a disposizione 200mila euro.
I lavori alla Casa di Dante Alighieri sono iniziati nel mese di giugno di quest’anno e termineranno a fine 2020, dopodiché prenderanno il via quelli dell’amministrazione comunale, il cui termine è previsto per la primavera del 2021.
Ti chiederai il perché di questo ingente investimento di capitali per il rinnovo della Casa di Dante Alighieri, la risposta è semplice ma non è per nulla scontata. Dante Alighieri, come altri personaggi illustri del panorama fiorentino, sono i promulgatori della nostra lingua perché hanno gettato le basi dell’italiano moderno a partire dal Trecento. Per questo motivo abbiamo il dovere culturale di continuo rinnovamento della loro memoria, integrandolo al panorama delle nostre generazioni.
Questo è l’intento del rinnovo della Casa di Dante Alighieri, unendo la storia e la letteratura alla didattica, alla comunicazione ed al design, favorendo la meditazione e la lettura delle sue opere, tuttora utilizzate per stimolare le menti di milioni di ragazzi in età scolare e non solo.