Per festeggiare il giorno della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, vi parlo degli artisti che da sempre la vedono protagonista nelle loro opere, i Madonnari.
Questo giorno è molto importante per la Chiesa Cattolica perché Maria è l’unica preservata senza peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, poiché destinata ad essere la dimora senza peccato del futuro Messia.
I Madonnari, protagonisti dell’arte di strada italiana fin dal 1500, creano capolavori usando gessetti colorati
Artisti di strada in grado di creare capolavori sulle nostre piazze e strade, i Madonnari utilizzano null’altro che dei gessetti colorati per realizzare le loro opere.
Questa forma artistica nasce intorno al 1500, periodo in cui i Madonnari viaggiano per tutta Italia, dipingendo sulle facciate dei monumenti rinascimentali e disegnando incisioni a terra e sui muri, contribuendo notevolmente ai progetti degli architetti.
I Madonnari come noi li conosciamo riproducevano sui marciapiedi i dipinti delle chiese, spostandosi di città in città basandosi sui calendari delle festività religiose.
Il loro soggetto preferito è uno di quelli più amati dell’epoca, la Madonna, che è anche il motivo per cui vengono chiamati Madonnari. Questa arte di strada italiana si autofinanzia, infatti gli artisti del tempo vivono della loro arte grazie alle offerte di coloro i quali si soffermano ad ammirare le loro creazioni.
All’epoca il principale strumento utilizzato è il gessetto colorato con il quale si tracciano le linee principali, poi lavorandole e sfumandole con le mani per fissare bene i pigmenti sulle pietre e sull’asfalto.
Ai giorni nostri i Madonnari utilizzano anche la tecnica del pastello unitamente a quella del gessetto perché permette loro di sostituirla nelle sfumature. Essendo più morbido, il pastello aderisce meglio al terreno ed il risultato è più duraturo, oltre che di più semplice realizzazione.
Oltre alla tecnica utilizzata, oggi si trovano anche soggetti diversi da quelli religiosi: i Madonnari moderni amano dimostrare la loro bravura cimentandosi in immagini molto complesse, confrontandosi con grandi maestri come Mantegna e Michelangelo, oppure realizzando disegni in 3d.
Questi artisti vivono un triste calo dopo la Seconda guerra mondiale, rischiando di scomparire. Per evitare che succeda, gli ultimi Madonnari rimasti, decidono di riunirsi negli anni Sessanta presso Mantova, a Grazie di Curtatone, presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, come parte della festa dell’Assunzione della Vergine.
Da allora, ogni 14 agosto per 4 giorni, in occasione della Fiera delle Grazie, si rinnova il meeting dei Madonnari, ormai diventato una competizione internazionale di pittura su strada che vede protagonisti artisti da tutto il mondo.
Negli anni Ottanta, sempre a Curtatone, viene allestito il primo Museo dei Madonnari, luogo nato per conservare e trasmettere questa particolare arte di strada. Il museo conserva ed espone un grande numero di capolavori unici ed originali insieme a pannelli e cartonati di opere precedentemente realizzate sulle piazze.
Oggi la figura dei Madonnari, come tutti gli artisti di strada, è riconosciuta in Italia grazie ad una legge apposita che ne regolamenta le attività artistiche poiché, oltre a realizzare opere d’arte, contribuiscono a valorizzare le nostre città.
Anche Dolce&Gabbana, sartoria italiana e brand di moda famoso in tutto il mondo, nell’anno 2016 invita questi artisti a dipingere fuori dalle sue boutique per sostenere gli eventi #italiaislove, la loro collezione estiva ispirata ai disegni dei Madonnari ed all’arte di strada.
In questa gioiosa giornata di festa ringraziamo i Madonnari, gli artisti di strada che hanno fatto conoscere per primi nel nostro Paese, grazie ai loro disegni, la figura religiosa da sempre più amata, la Vergine Maria in tutta la sua bellezza e purezza, la madre amorevole per eccellenza.