Eccezionale scoperta nell’ufficio dell’assessore all’urbanistica di Saint-Gilles, cittadina belga alle porte di Bruxelles.
Si tratta di un’opera inedita di Jacob Jordaens, uno dei grandi maestri dell’arte fiamminga del Seicento.
Ritenuta una copia per oltre 60 anni, l’opera inedita di Jacob Jordaens si trova nel municipio di Saint-Gilles, cittadina alla periferia di Bruxelles
Immagina lo stupore nello scoprire che l’opera di Jacob Jordaens è un originale e non la copia che i cittadini di Saint-Gilles hanno sempre vista appesa al muro dell’ufficio dell’assessore all’urbanistica, in municipio.
In origine l’opera, intitolata Sacra Famiglia, faceva parte della collezione di un pittore di Bruxelles il quale, alla sua morte, dona la sua collezione al comune di Saint-Gilles che allestisce un museo. Dal 1917 al 1965 l’opera viene esposta insieme ad altri dipinti fiamminghi fino a che, viste le poche risorse economiche del Comune, il museo viene chiuso, l’edificio venduto e le opere accorpate a quelle del municipio.
L’eccezionale scoperta è avvenuta durante un inventario, promosso dalla regione di Bruxelles e condotta da IRPA, con lo scopo di catalogare tutti i beni del municipio.
Lo storico dell’arte dell’IRPA (Institut Royal du Patrimoine Artistique), Pion Constantin, togliendo il quadro dalla parete, si rende conto dell’esistenza di alcuni particolari mai notati, come alcuni marchi di fabbrica della tavola ed il monogramma punzonato di Guilliam Aertsen, sulle cui tavole Jacob Jordaens ha spesso dipinto.
Dopo questa scoperta, la tavola viene sottoposta ad uno studio dendrocronologico, che permette di datare il legno di quercia utilizzato per realizzarla, permettendo di iniziare le indagini e le ricerche sul capolavoro.
Terminate le ricerche, viene identificata come originale di Jacob Jordaens, la Sacra Famiglia, opera che il maestro ripropone nei capolavori oggi conservati all’Hermitage di San Pietroburgo, al Metropolitan di New York e all’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera.
Vediamo insieme quali sono gli esami a cui è stata sottoposta l’opera per verificarne l’autenticità:
- Lo studio dendrocronologico stabilisce che la tavola è datata al 1613 e che si tratta dello stesso albero utilizzato per realizzare tavole sulle quali ha dipinto Van Dyck. Questo studio conferma la teoria che vede Van Dick e Jordaens insieme nell’atelier di Rubens.
- La radiografia permette di vedere la tecnica utilizzata, in questo caso tocchi di colore rapidi e spontanei, tipici del maestro fiammingo. Sono rivelati anche dei restauri avvenuti nel XIX secolo, che verranno rimossi dagli attuali restauratori per mettere il luce il dipinto originale.
A ricerche concluse si accerta che si tratta senza alcun dubbio di un dipinto eseguito da Jacob Jordaens nel 1615, il più antico tra tutti gli omonimi conservati nei grandi musei sopra citati.
Questa scoperta è molto importante poiché vi è un progetto in corso, il Jordaens Van Dick Panel Project, che ha come obiettivo l’analisi di tutte le opere su tavola dei due artisti in tutto il mondo, fino ad oggi ne sono state studiate 157.
Il sindaco di Saint-Gilles, Charles Piqué, dichiara in una intervista: “Fa molto piacere sia a me sia a tutta la città di Saint-Gilles, sapere che in una collezione privata donata al Comune c’era un tesoro di questa importanza. Il nostro municipio è un gioiello straordinario, realizzato grazie al contributo di grandi artisti come Lambeaux, Dillens, Khnopff, Rops: è pieno di opere di grandi artisti che hanno lavorato alla struttura, ma questo evidentemente sarà un elemento eccezionale della nostra raccolta”.
Una scoperta eccezionale dovuta ad una indagine di routine, un capolavoro nascosto tra le mura di un municipio, la bellezza si nasconde in ogni luogo e la sua riscoperta ci regala un’altra opera d’arte di un grande maestro.