Alla fine di oltre due anni di ricerche, il LaM (Lille Métropole Musée d’arte moderne, d’arte contemporanea et d’arte brut) ci regala una anteprima sulle scoperte emerse dalle analisi delle sculture e dei dipinti di Amedeo Modigliani.
Dal 19 febbraio al 19 settembre 2021 verrà dedicata una mostra per rivelare.
La Francia festeggia le straordinarie scoperte sui lavori di Amedeo Modigliani dedicandogli una mostra nel 2021
Si tratta del culmine di un complesso progetto di ricerca intitolato I segreti di Modigliani che il LaM porta avanti da più di due anni, in collaborazione con il C2RMF (Centro di ricerca e restauro dei musei di Francia), Chimie Paris Tech e MSAP, CNRSM/Lille1 (Laboratorio di miniaturizzazione per sintesi, analisi e proteomica).
Il progetto è sostenuto dal MEL e dallo Stato francese, con il patrocinio del CIC Nord-Ouest.
L’analisi è avvenuta sui dipinti e sulle sculture di Modigliani custodite dalle collezioni pubbliche francesi, con lo scopo di comprendere approfonditamente la tecnica dell’artista grazie ad un approccio scientifico.
Sono state le analisi quali la radiografia e la fluorescenza a raggi x a svelare i segreti dei venticinque dipinti e delle tre sculture coinvolte nel progetto, sei tra i dipinti ed una scultura appartenenti al museo stesso (LaM).
L’anteprima sui risultati delle ricerche riguarda sorprendenti novità, come dipinti celati sotto quelli esposti e composizioni sottostanti, tutti invisibili ad occhio nudo.
Di più non si può sapere fino all’inaugurazione della mostra in Francia dedicata alle scoperte sulle opere di Modigliani, che avverrà il 19 febbraio 2021 a coronamento del complesso progetto di ricerca.
L’esposizione al LaM durerà fino al 19 settembre e prevede un simposio internazionale in data 17 e 18 marzo 2021, oltre a numerosi incontri durante i quali saranno svelati al pubblico nel dettaglio i segreti di Modì.
Amedeo Clemente Modigliani, conosciuto anche come Modì e Dedo, nasce a Livorno nel 1884 e muore a Parigi nel 1920, pittore e scultore italiano, si distingue per i suoi inconfondibili ritratti dai volti stilizzati, colli affusolati e sguardi assenti.
La sua formazione artistica inizia in Italia ma è a Parigi, dove si trasferisce nel 1906, che si confronta con grandi maestri quali Picasso, Jacob, Utrillo, Soutine e Lipchitz.
Sempre in Francia Modigliani frequenta grandi poeti e scrittori come Ungaretti e conosce la pittrice Jeanne Hébuterne, che diventa la sua musa e compagna.
Nell’anno 1909 si avvicina alla scultura, passione che abbandona dopo poco tempo a causa della sua salute precaria, dedicandosi totalmente alla pittura.
Proprio nel 1909 Modigliani torna temporaneamente a Livorno e mostra alcune sue sculture ad amici artisti in un bar, che lo deridono e gli consigliano di disfarsene.
In tempi recenti, dragando il Fiume di fronte al bar, si ritrovano 3 teste scolpite che vengono attribuite a Modigliani, suscitando dubbi e scalpore nelle comunità artistiche.
A 2 mesi dal ritrovamento i reali autori delle sculture si costituiscono, spiegando il gesto come un atto provocatorio verso i critici, i mass-media e la gente comune che crea miti senza alcuna conoscenza in materia.
La sua salute minata dalla tubercolosi subisce un tracollo anche a causa dell’uso di sostanze nocive e alcool, portandolo ad una morte prematura all’età di 35 anni, quando il suo successo arriva al culmine. Hébuterne, la sua compagna incinta del loro secondo figlio, distrutta dal dolore, si suicida due giorni dopo la sua scomparsa.
Durante la sua breve vita Amedeo Modigliani riesce a regalare alle generazioni future opere indimenticabili, che riescono a rivelarci sorprendenti novità a distanza di un secolo, suscitando curiosità in tutti noi.
Tutte le domande troveranno risposta nella mostra al LaM in programma nel 2021, dal 19 febbraio al 19 settembre.