È stato completato a Roma il restauro del soffitto ligneo della Basilica di Santa Francesca Romana. L’ intervento è stato possibile grazie al Fondo Edifici per il Culto e al Parco archeologico del Colosseo con la Comunità Benedettina Olivetana.
La Basilica di Santa Francesca Romana è situata nel centro storico della città, nel rione Campitelli.
Conosciuta anche come Santa Maria Nova, è una chiesa edificata nel IX secolo e dedicata alla memoria all’omonima santa (le cui reliquie sono conservate nella catacomba). Dopo la canonizzazione di Francesca de Ponziani, nobildonna romana, la chiesa prese il suo nome nel 1608.
Fu una donna dall’animo buono: aiutò e confortò il popolo romano durante la peste del 1413. Francesca, chiamata dai romani Ceccolella, a dodici anni sposò, per fare gli interessi della sua famiglia, il nobile Renzo de’ Ponziani, ma il suo unico pensiero fu sempre quello di compiere opere di bene.
La Basilica di Santa Francesca Romana: la storia
La leggenda vuole che la chiesa fu costruita sul luogo dove Simon Mago sfidò san Pietro con i suoi poteri magici. Simon Mago, infatti, voleva dimostrare di avere poteri soprannaturali rispetto san Pietro apostolo e di Paolo di Tarso.
La storia narra che avrebbe levitato davanti ai due santi, i quali sarebbero caduti in ginocchio a pregare vanificando la sua magia, portando alla caduta e alla morte di Simone. Sulla parete sud della chiesa è racchiusa una lastra di marmo con le impronte delle ginocchia dei due apostoli. Papa Paolo I – per ricordare questo evento miracoloso – fece costruire nel 760 un oratorio dedicato ai due santi.
Il soffitto a cassettoni lignei del XVII secolo della Basilica di Santa Francesca Romana è uno dei più interessanti del centro storico di Roma. Il progetto fu redatto da Carlo Lambardi, secondo l’iconografia del cardinale Paolo Emilio Sfrondati.
L’interno, a navata unica con cappelle laterali, presenta un pavimento rifatto nel 1952, ma che conserva frammenti di opera cosmatesca nell’area corrispondente all’antica schola cantorum e nel transetto, e un soffitto a cassettoni, realizzato nel 1612 su disegno di Carlo Lambardi.
Non appena entrati spiccano tre importati gruppi scultorei lignei: quello verso l’altare rappresenta santa Francesca Romana con l’angelo, quello centrale la Vergine con le sante Agnese e Cecilia, quello in prossimità dell’altare san Benedetto.
Sull’altare maggiore ritroviamo una Madonna col Bambino del XII secolo; nell’abside un mosaico con Madonna e il Bambino tra i SS. Giacomo, Giovanni, Pietro e Andrea, datato 1161. Nella prima cappella della navata sinistra la Natività realizzata da Carlo Maratta.
A metà del XII secolo la Basilica di Santa Francesca Romana fu ricostruita nell’aspetto attuale, con l’annesso convento di Monaci Olivetani che oggi vi risiedono. Oggi l’antico convento ospita l’Antiquarium, dove sono esposti, in alcune aree del primo e del secondo piano, i ritrovamenti più importanti del Foro Romano.
La Basilica di Santa Francesca Romana: il restauro
Gli interventi di restauro del soffitto sono iniziati nell’estate del 2020, dopo la caduta di alcuni frammenti pittorici. Le continue infiltrazioni d’acqua degli ultimi anni avevano impregnato la struttura in legno e danneggiato gli elementi decorativi e i sistemi di impermeabilizzazione.
Solo dopo aver messo in sicurezza la struttura e ripristinata la coesione dell’orditura, il restauratore può eseguirne la riparazione. Ciò gli consente, quindi, di provvedere all’adesione della pellicola pittorica e della doratura in foglia d’oro. Tutto questo serve a garantire una riparazione moderna che dia autenticità anche con un minimo intervento.
Il restauro del soffitto ligneo è uno straordinario esempio di condivisione e collaborazione tra Enti. E siamo orgogliosi, grazie alla collaborazione del Fondo Edifici per il Culto e della Comunità Benedettina Olivetana, di essere riusciti a concluderlo in tempo per il giorno intitolato alla Santa – dichiara Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo.
Ancora una volta è la cultura nelle sue declinazioni a restituire la speranza di una ripartenza e rinascita per tutti.