La Galleria Nazionale delle Marche di Urbino attraverso il suo nuovo Direttore Luigi Gallo, insediatosi a Palazzo Ducale già da novembre scorso, ha presentato un fitto programma che segna un po’ un cambio di passo per il grande museo urbinate, dove per altro si è appena conclusa un’annata molto intensa che ha visto come momento di punta, le celebrazioni per l’anniversario della morte di Raffaello Sanzio.
La Galleria Nazionale delle Marche nel 2020 ha partecipato omaggiato il grande maestro con la mostra dal titolo Raffaello e gli amici di Urbino, che ha abbracciato un intero anno, precisamente da ottobre 2019 e gennaio 2020.
La rassegna in questione ha di fatto chiuso con un evento di grande riscontro il mandato del direttore precedente, Peter Aufreiter che così ha commentato il suo intero percorso urbinate:
Quando arrivai a Urbino, con i musei che erano appena stati separati dalle soprintendenze e con la riforma del ministero che era appena cominciata, nessuno, tra me e i colleghi che erano stati scelti per dirigere gli altri musei, sapeva bene come agire, e le risorse non erano ancora disponibili: io, per esempio, ho cominciato il mio mandato il 1° dicembre del 2015 (altri anche il 1° di ottobre o il 1° novembre) e ho avuto il primo bilancio nell’aprile dell’anno successivo, motivo per cui abbiamo passato metà anno senza avere fondi da spendere.
Nel frattempo abbiamo provato a lavorare sul personale, che in pratica andava costruito, perché quando siamo arrivati non c’erano, per esempio, un responsabile per il marketing, o per la comunicazione, o per gli eventi. Io però ho avuto la fortuna di vedermi assegnato l’ex ufficio del soprintendente, che aveva sede a Urbino (e dopo la riforma è stato spostato ad Ancona), così quello che era il suo staff è stato a mia disposizione e mi ha offerto il suo aiuto. Abbiamo cominciato subito dalle analisi: una delle prime cose che abbiamo fatto è stata l’avvio di una collaborazione con l’Università di Urbino per condurre indagini sui flussi turistici, in modo da capire la provenienza dei nostri visitatori, il numero di giorni da loro trascorsi a Urbino, se si trattava di visitatori che arrivavano per la prima volta a Urbino o no, e tutto questo ci ha fatto capire in modo molto preciso come agire. Ora, chiaramente io posso parlare solo per il mio caso nella Galleria Nazionale delle Marche, perché bisogna premettere che Urbino è un luogo molto particolare, nel senso che non ci sono treni o autostrade che arrivano fin qua, quindi non ci si passa per caso: a Urbino si deve voler andare. Poi, Urbino ha quattordicimila abitanti e non ha certo il potenziale di città come Milano, Roma o Firenze, ma abbiamo la fortuna di avere vicina la riviera romagnola e città come Rimini, Pesaro, Fano, Riccione e Cattolica a mezz’ora di distanza, il che, soprattutto nei mesi estivi, ci rende più facile il lavoro. Grazie all’indagine preliminare che abbiamo condotto sui flussi, abbiamo capito che due terzi dei turisti che arrivano a Urbino non entrano a Palazzo Ducale e abbiamo capito che l’80% vengono per passaparola, e grazie a queste informazioni di base abbiamo impostato la nostra strategia e le nostre azioni di marketing.
E ancora:
Per il pubblico locale abbiamo lavorato soprattutto sugli eventi: abbiamo organizzato, per esempio, rappresentazioni teatrali, concerti, degustazioni di vino, cene e molto altro. Il pubblico di Palazzo Ducale, in questi anni, ha poi visitato il museo in occasione delle mostre (ne abbiamo organizzate circa venti, incluse quelle di arte contemporanea), del festival del teatro, del presepe vivente che allestiamo ogni anno. Abbiamo anche organizzato feste di laurea e feste di compleanno che includevano la visita a Palazzo Ducale. L’intento è quello di legare un’esperienza alla visita al museo della Galleria Nazionale delle Marche, perché ci siamo resi conto che, qui, il museo, per molti visitatori, doveva essere combinato con qualcosa in più. Queste iniziative, che abbiamo cercato di rendere sempre attraenti per il territorio, hanno funzionato molto bene. È importante (e, aggiungo, non solo per gli abitanti: anche per i turisti) che al museo della Galleria Nazionale delle Marche ci sia sempre qualcosa di nuovo
Nuova interessante stagione per la Galleria Nazionale delle Marche
Ora la Galleria Nazionale delle Marche, attraverso le parole del neo Direttore Luigi Gallo, si dichiara prontissima a ripartire facendo tesoro delle passate esperienze obiettivamente non facili, ancora di più proprio per il comparto cultura e annuncia con orgoglio che la stagione che sta per iniziare proietterà la Galleria Nazionale delle Marche e di conseguenza tutto il territorio verso inesplorati scenari con però il Palazzo Ducale sempre più al centro di ogni evento.
Noi di iCrewPlay saremo in prima fila per darti in tempo reale informazioni sugli eventi che la Galleria Nazionale delle Marche metterà in programma.
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