La baguette francese sarà candidata a patrimonio immateriale dell’ UNESCO. Chiunque, passeggiando per le strade della Francia, ha potuto sentire il buon odore di una baguette appena sfornata, proveniente da una panetteria, la classica boulangérie. La traduzione è “bacchetta”, per la sua tipica forma allungata.
Parte delle tradizione del Paese, ogni anno a Parigi si svolge il campionato per scegliere la migliore insieme al fornitore ufficiale dell’Eliseo, il palazzo del Presidente della Repubblica Francese.
Per la candidatura si è deciso di sostenere questo prodotto, piuttosto che, i caratteristici tetti in zinco della capitale francese o al Bou d’Arbois, una festa religiosa di origini medievali del Jura. La presentazione formale sarà fatta entro il 31 marzo all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, con sede a Parigi e la decisione finale spetta all‘Unesco che non lo stabilirà prima dell’autunno 2022.
La baguette francese, l’allarme delle boulangérie
La ragione di questa decisione da parte della ministra Roselyne Bachelot, oltre che per la storia della baguette, può esser dovuta al riscontro degli ultimi anni da parte delle statistiche, della costante diminuzione della produzione da parte delle antiche boulangérie che le sfornano, problema, specialmente, dei comuni rurali.
L’arte del pane richiede grande esperienza, ingredienti semplici ma di prima qualità, una tradizione che conta secoli; potrebbe essere paragonata all’arte della pizza in Italia.
Purtroppo la produzione industriale e il suo sopravvento hanno penalizzato i panettieri. Per accogliere la richiesta della candidatura ci sono vari iter prima che venga presentato all’UNESCO ed avere il supporto di una federazione, in questo caso non poteva che essere quella dei fornai che sostengono questa scelta.
Come viene prodotta la baguette?
La baguette della tradizione francese deve rispettare delle regole decretate dal Governo Francese del 1993, che ne esplicita gli ingredienti ammessi nella produzione. Sono quattro: farina di frumento, acqua, lievito madre (non di birra) e sale (18 grammi di sale ogni chilo di farina). Sono concessi degli altri ingredienti, tra cui farina di semi per una percentuale massima del 2%, farina di soia per un massimo di 0,5% o farina di frumento malto consentita per uno 0,3%. La lievitazione varia dalle 15 alle 20 ore.
Può essere farcita in base ai propri gusti, con la marmellata, salumi, formaggi, c’è da decidere solo come la si vuole, va bene con tutto!
Storia e origini della baguette
Partiamo da fine Ottocento, quando il pane viennese era considerato un alimento che solo i ricchi e la gente nobile poteva permettersi, in quanto veniva cotto in forno a vapore, metodo che regalava al pane la crosta esterna ma riusciva ad ottenere la soffice mollica all’interno.
Nel periodo successivo, vennero abolite le tasse sul pane e questo cibo di forma allungata diventò accessibile a tutti, venne chiamato “pane dei lavoratori”, raggiunse una forma sempre più stretta e diede origine alla baguette vera e propria che oggi, noi tutti conosciamo.
L’apice del suo successo risale agli anni Trenta, consolidato fino ad oggi, nonchè futuro candidato ad riconoscimento importante come quello dell’UNESCO.
“La baguette è un prodotto nobile, erroneamente considerato semplice, ma ci vogliono anni, a cominciare dai pochi ingredienti, prima di crearla con successo. E’ un prodotto che ci riunisce, motivo per cui l’ho scelto. Si potrà prendere coscienza che una pratica alimentare facente parte della quotidianità e condivisa dai più in modo spontaneo rappresenta un patrimonio in tutto e per tutto”. (ministra della Cultura, Roselyne Bachelot)
Qualche piccola curiosità
Lo stereotipo vuole che i francesi percorrano il tragitto dalla boulangérie a casa con una baguette fresca sotto il braccio, senza nessun sacchetto o foglio di carta come protezione. Lo stesso nome lo ha uno specifico taglio dei diamanti, il più economico che si può trovare.
Per gli appassionati di moda “baguette”significa Fendi. Il famossimo modello di borsa che può davvero essere portato sottobraccio, proprio come una baguette. In più, nonostante le apparenze, è una borsa capiente.
La lunghezza di una baguette varia dai 55 ai 65 centimetri, pesa 250 o 300 grammi e per ogni chilo di farina contiene 18 grammi di sale.
Solo se la vostra baguette avrà gli stessi numeri potrete dire di aver fatto una vera baguette alla francese.
Ultimo dettaglio, la reazione Maillard. Sì tratta della reazione chimica che avviene in forno e che rende differenti l’esterno e l’interno della baguette. (fonte baguette)
Se riuscite ad averla quando provate a farla in casa, avete realizzato una baguette ad “hoc!”