Può un rock energico diventare così empatico da saper raccontare la solitudine? La risposta è sì! E non sono vecchie e conosciutissime rock band a mettere insieme questa contrapposizione tra rock e solitudine, ma una giovanissima band lucchese, i B.K con il loro nuovo singolo Freddo.
I B.K e il loro rock forte ed introspettivo
Con il rock si può esprimere qualunque sentimento, dalla rabbia all’amore, dalla felicità alla tristezza, ed è su questo che si basano i B.K, che riescono a cantare la solitudine, nel loro nuovo singolo Freddo. Le nuove generazioni sono molto vicine al tema della solitudine e della paura di non riuscire ad abbattere le pareti che li opprimono.
I B.K sono un gruppo rock nato a Lucca nel 2014, composta da Leonardo Batini (voce e chitarra ritmica), Michele Martinelli (chitarra solista), Luca Scungio (batteria) e Matteo Bianchini (basso).
Dopo una gavetta costellata di live sul territorio toscano, la band inizia a scrivere brani inediti, che spaziano dal rock anni ’70 ad uno stoner più cupo. Il 1° Maggio 2018, vincono il contest Artemica, contest rivolto alle band emergenti della Toscana promosso dal Comune di Capannori e da Final Crew, e suonano come opening act al concerto di Bobo Rondelli e Giusy Ferreri.
Il 25 Maggio dell’anno successivo, pubblicano Migliorare in Peggio, EP di debutto composto da 7 tracce, presentato in anteprima a Capannori (LU), al Prodotto Non Conforme. Il disco riscuote un notevole successo, ottenendo feedback positivi di pubblico e critica ed un estratto, il singolo Rumore di Fondo, diventa la colonna sonora dello spot La casa di Skoda di un concessionario monomarca di Prato.
Nel 2020, in occasione del centenario della morte del compositore lucchese Giacomo Puccini, il gruppo si cimenta nell’arrangiamento e nella registrazione di una loro rivisitazione della celebre Aria d’Opera Nessun Dorma, tratta dalla Turandot. Il progetto, patrocinato dall’Associazione “Sui passi di Puccini”, viene presentato sul territorio in remoto, a causa della pandemia da COVID-19.
Ad Aprile 2021 la band pubblica Freddo, un brano intenso che punta il focus sulla tematica della solitudine. Release dopo release, i B.K continuano a conquistare riscontri positivi da pubblico e critica, costruendo un percorso artistico che fonde sonorità differenti ed innovative al passato, a cui si aggiungono composizioni autorali ricche di significato, che arrivano al cuore e svegliano le coscienze.
Il pezzo analizza in musica la solitudine, in particolare, quella che ci può sorprendere pur essendo circondati dal caos quotidiano: un isolamento a cui si attinge quando, il contatto umano, invece di infondere calore e sicurezza, si trasforma in oppressione ed angustia, portandoci a percepire stati d’ansia, panico e smarrimento – «Muri di persone che stringono sopra di me» -.
La reazione a questa condizione soffocante, viene poi espressa nel ritornello, attraverso un distacco emotivo e fisico da chi ci circonda. Un distacco che però, in fin dei conti, ha come conseguenza ultima l’allontanamento dalla concezione di vita stessa – «Non senti più la vita che ti scorre intorno», guidando l’individuo, animale sociale per natura e per definizione aristotelica, a rifugiarsi in una pace fittizia, individuata nell’insensibilità in cui si rinchiude.
Insensibilità che ci discosta dall’imprescindibile rapporto con chi ci sta attorno, trasformandoci in corpi amorfi, espropriati di anima e cuore e derubati nel profondo di tutti quei valori e quelle attitudini che ci rendono umani – «rimane un guscio vuoto e freddo» -, facendoci dimenticare la meraviglia della vita, insita, soprattutto, nei rapporti interpersonali.
Sonorità puramente rock, intrecciate al punk rock ed al grunge anni ‘80/’90, sono il contesto perfetto in cui si inserisce un testo dall’inestimabile valore emozionale, che porta l’ascoltatore ad immergersi completamente in una dimensione riflessiva, che lo conduce a chiedersi quanto, la società contemporanea, induca ciascuno di noi ad essere anestetizzato, non facendoci sentire «i pugni, ma neanche le carezze».