Il Museo della Musica di Bologna, Città Creativa della Musica UNESCO, grazie a varie rassegne musicali da esso organizzate ha accolto, nel corso del tempo, tantissimi musicisti e melodie provenienti da tutto il mondo.
È proprio per il grande successo che questi hanno riscontrato, che lo studio di comunicazione italo-giapponese Veronesi Namioka ha deciso di mettere le varie sale del museo sul web, creando il percorso virtuale immersivo VN 360° .
Così facendo ha permesso a chiunque voglia di poter conoscere la vasta raccolta di antichi strumenti musicali e di ritratti di personaggi illustri della musica conservati presso il museo.
Il sito web è strutturato come se si stesse entrando davvero fisicamente nel museo: si parte con la sala della biglietteria/bookshop che si trova prima delle sale espositive, si continua visitando le varie sale e si finisce con un ultimo sguardo sull’affaccio del secondo cortile interno, conosciuto per un celebre affresco che si trova sulla parate di fondo realizzato dall’artista Luigi Busatti, nell’Ottocento.
Il Museo è stato aperto nel 2004 nell’edificio storico cinquecentesco che prende il nome di Palazzo Sanguinetti, ed è per questo motivo che ha un allestimento molto contemporaneo e fresco.
Proprio per la sua natura così giovane e giovanile è anche il primo dei Musei Civici di Bologna ad essere fruibile sul web, cosa che rende più facilmente conoscibile ed esperibile il patrimonio musicale del nostro paese.
Il progetto virtuale a Museo della Musica
L’idea di VN 360° è vincente in quanto avvicina qualsiasi target di pubblico al mondo dei musei musicali, e dei musei in generale, soprattutto in un periodo in cui è un po’ difficile muoversi e poter viaggiare liberamente.
Il mezzo digitale, in questo contesto, vuole integrare e non sostituire l’esperienza della visita dal vivo di un museo.
L’approccio fisico ad un luogo culturale resta quindi il punto cardine della fruizione dei beni culturali ma, al contempo, l’esperienza virtuale diventa una nuova forma di racconto atta a rendere il pubblico più consapevole di ciò che sarà poi la visita dal vivo.
Un altro aspetto importantissimo da sottolineare è la collaborazione tra professionisti di ambito artistico-culturale e professionisti di ambito informatico-digitale.
Solo grazie all’incontro tra questi due mondi e queste due categorie di persone è potuto scaturire un progetto del genere che vede come protagonisti i proprietari dello studio Veronesi Namioka (Fuyumi Namioka e Silvia Veronesi), tutto il loro staff composto da antropologi, comunicatori ed esperti d’arte e, ovviamente, tutti i dipendenti del Museo della Musica che hanno curato i contenuti informativi del progetto.
È stata utilizzata un tipo di tecnologia che permette di creare foto panoramiche interattive da esplorare a 360°.
Lo scopo è quello di far sì che lo spettatore possa scegliere il o i punti di vista dai quali visualizzare le immagini e che quindi, così facendo, possa avere un’esperienza assolutamente originale e personalizzata della visita virtuale.
Grazie al progetto VN 360° si può cliccare sugli strumenti e ascoltare una melodia, oppure si possono visitare spazi purtroppo non accessibili durante la visita fisica.
Si potrà effettuare un viaggio tra le varie sale, in cui si potranno ammirare strumenti musicali di varie tipologie e provenienti da varie epoche storiche, spesso custoditi all’interno di alcune teche di vetro per preservarne la loro natura storico-artistica.
Tra le opere più pregiate esposte al museo, che si potranno conoscere anche virtualmente, vi sono il manoscritto Quaerite primum regnum dei che Wolfgang Amadeus Mozart presentò per l’esame di ammissione all’Accademia Filarmonica a Bologna nel 1770 e la vestaglia da camera appartenuta a Gioacchino Rossini.
Un’esperienza di visita assolutamente da non perdere!
Per visitare il sito cliccare il seguente link: http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/Virtual-Tour-Museo-della-Musica/ .