L’Istituzione Bologna Musei e il Museo internazionale e la biblioteca della musica in The Sound Routes – World Refugee Day 2021, sabato 19 giugno 2021 in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato e in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
The Sound Routes – World Refugee Day 2021
Per la Giornata Mondiale del Rifugiato (appuntamento annuale fortemente voluto dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo), sabato 19 giugno 2021 il Museo internazionale e la biblioteca della musica di Bologna aderiscono all’iniziativa The Sound Routes.
Il progetto The Sound Routes è interamente volto all’integrazione sociale e professionale di musicisti migranti e rifugiati. L’iniziativa è finanziato dal programma Creative Europe e co-finanziato anche dall’8×1000 destinato alla Chiesa Valdese.
The Sound Routes in collaborazione con Bologna Jazz Festival
La giornata prevede un doppio incontro, in collaborazione con Bologna Jazz Festival: dalle h 10.30 alle 12.30 Geografia strumentale dell’Africa subsahariana – un laboratorio curato dal musicista e mediatore interculturale Dudù Kouate; nel pomeriggio, invece, dalle h 17.00, Blind Date Concert, un’improvvisazione sonora al buio con la presenza dello stesso Dudù Kouate alle percussioni e Luca Bernard al contrabbasso.
The Sound Routes – coordinato dall’Agenzia Musicale Spagnola Marmaduke – vede la partecipazione di un gran numero di partner costituito da istituzioni internazionali provenienti da Italia, Spagna, Belgio e Germania.
Il partner di Bologna è l’Associazione Bologna in Musica, che organizza il Bologna Jazz Festival da oltre un decennio.
Il progetto mira a rinforzare il potenziale creativo di musicisti migranti e rifugiati che negli ultimi anni hanno arricchito il panorama artistico europeo, grazie ad interventi di integrazione con i musicisti europei.
The Sound Routes nasce dal desiderio di affermare la capacità della musica di oltrepassare quelle che sono le barriere linguistiche, tramite la produzione di raccolte originali eseguiti da ensemble musicali formati unendo musicisti professionisti europei e migranti.
Nei primi anni di attività e di ricerca di artisti residenti in Spagna, Italia, Belgio, Germania il progetto ha interessato centinaia di musicisti rifugiati migranti ed europei in oltre 120 concerti nei quattro paesi.
Sperimentazioni e contaminazioni musicali hanno dato vita nuove armonie, che legano insieme i suoni delle tradizioni culturali, dimostrando durante la performance l’incontro culturale tra le comunità di riferimento.
Gli obiettivi raggiunti dal progetto sono in primo luogo volti ad agevolare l’integrazione dei rifugiati e supportare i migranti nelle fase di socializzazione mediante la musica, nonché promuovere le produzioni musicali degli artisti coinvolti nel progetto attraverso la creazione di una piattaforma web che si occupa di promuovere jam session, house concert, workshop e masterclass, dirette streaming ed eventi musicali nei diversi paesi.
Già dal 2020 il Museo della Musica ha ospitato The Sound Routes, in collaborazione con l’Associazione Bologna in Musica, accogliendo uno degli eventi della maratona speciale di radio e web streaming con artisti rifugiati provenienti da quattro diversi paesi in Europa.
A causa dell’emergenza sanitaria, il concerto con Reda Zine e Danilo Mineo non si è svolto in presenza, ma trasmesso in diretta streaming in tutto il mondo.
Workshop Geografia strumentale dell’Africa subsahariana di Dudù Kouate
Il workshop Geografia strumentale dell’Africa subsahariana si basa sugli strumenti musicali dell’area sub sahariana, dove nel corso dei secoli molti elementi ne hanno caratterizzato la nascita, l’utilizzo e le cui sonorità sono da considerarsi in stretta relazione con la vita delle popolazioni che li hanno prodotti.
Sono molteplici i fattori che hanno influenzato le tradizioni musicali e strumentali: a cominciare dalle dimensioni del continente africano, le condizioni climatiche e ambientali. E ancora: espansioni territoriali con la conseguente nascita di popolazioni miste; fattori storico-culturali quali il commercio di schiavi e la colonizzazione hanno influenzato la cultura musicale.
Dudù Koaute – biografia e carriera artistica
Dudù Koaute nasce in Senegal nel 1963 da una famiglia di griot (noti per essere conservatori della tradizione musicale africana). Parte per l’Europa dopo aver concluso gli studi nel suo paese.
A Bergamo – dove vive – insegna le percussioni africane. Dal 2017 collabora con l’Art Ensemble di Chicago di Roscoe Mitchell e Don Moye.
Si occupa degli strumenti tradizionali africani e di divulgare la tradizione culturale africana attraverso racconti di fiabe musicate.
Suona afro-jazz, moderna, tradizionale e musica contemporanea ed è riuscito a trovare alle percussioni un posto all’interno degli contesti musicali diversificati.
Nel 2018 esce l’album Africation in cui Dudù Koaute reinterpreta in chiave moderna e multiculturale i brani della tradizione che sono cantati nella sua lingua madre, il Wolof, con qualche richiamo al Bambarà, al francese e all’italiano.
Luca Bernard – biografia e carriera artistica
Luca Bernard, contrabbassista con una grande passione per l’old school blues, si è interessato all’improvvisazione dopo aver compiuto gli studi jazzistici.
Complice anche l’incontro con personalità del calibro di William Parker, Barre Phillips, Anthony Braxton, Tristan Honsinger.
Ha studiato voce con Francesca Valente, Germana Giannini e Beatrice Sarti. Co-fondatore del jazz combo Comanda Barabba, ha suonato con i Jacknives (e Marco Pandolfi), con i Tell No Lies, coniugando libera improvvisazione e ispirazione melodica.
Luca Bernard esplora da diversi ambiti espressivi, lavorando a musiche di scena e esplorando la voce con Luca Serrapiglio in Boduàr, come performer con Francesca Grilli, con Tranepainting, una performance per impro trio + pennelli con Christian Ferlaino, Giovanni Falvo e il fumettista Paolo Parisi.
All’attività di musicista accompagna anche la didattica musicale. Collabora con la Scuola Popolare di Musica Ivan Illich.
Dal 2008 presso il Dipartimento educativo del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, si interessa di attività educative per le scuole e per le famiglie.
Fa inoltre parte del Mamamusica Ensemble, nato da un progetto del Museo della Musica dedicato alle attività didattico-musicali per la fascia di età 0-3 anni.
INFORMAZIONI UTILI
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti disponibili, con prenotazione obbligatoria via email scrivendo a info@bolognajazzfestival.com e specificando a quale evento si desidera partecipare (workshop, concerto o entrambi). h 10.30 | workshop Geografia strumentale dell’Africa subsahariana con Dudù Kouate
h 17.00 | set di improvvisazione sonora Blind Date Concert con Dudù Kouate e Luca Bernard