Marina Abramović sarà ospite al MAXXI di Roma per un talk speciale, nell’ambito della mostra in corso al museo venerdì 16 luglio alle ore 21. La Abramović, tra le protagoniste indiscusse e più chiacchierate della scena contemporanea dell’arte e delle performance, incontrerà per la prima volta il suo pubblico al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Marina Abramović al MAXXI di Roma
All’interno del percorso espositivo Più grande di me. Voci eroiche dalla ex-Jugoslavia, l’artista terrà un talk in cui ripercorrerà la sua carriera, svelando alcuni dei retroscena e dei temi principali della sua opera Rhythm 0, 1974. Il talk (già sold out) con la presenza del direttore artistico Hou Hanru sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del MAXXI al prezzo simbolico di 4,49 Euro (per acquistare clicca qui!). Partner dell’evento è l’Hotel Rome Cavalieri.
MAXXI – Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia
Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia, curata da Zdenka Badovinac, sarà visitabile fino al 12 settembre 2021 e presenta 54 artisti. Tra questi, oltre alla Abramović, tutte personalità il cui scopo è esplorare il fervore artistico dei paesi dell’ex Jugoslavia servendosi di una chiave di lettura particolare.
La realtà storica e culturale del paese, infatti, viene letta mediante gesti di eroi contemporanei, fermandosi a riflettere specialmente sui temi dell’accoglienza e della convivenza. Il percorso espositivo è suddiviso in più sezioni dai titoli molto indicativi, tra cui libertà, uguaglianza, fratellanza, speranza, alterità, metamorfosi.
Marina Abramović in Rhythm 0, 1974
La performance è avvenuta nel 1974 nello Studio Morra a Napoli mise a dura prova non solo le capacità di resistenza fisica e mentale di Marina Abramović, ma anche il suo pubblico. Tra i protagonisti della performance, 72 oggetti disposti su un tavolo che potevano essere adoperati dai presenti per interagire con l’artista, specialmente con il suo corpo.
Marina Abramović è rimasta in piedi per ben sei ore a disposizione degli spettatori che erano autorizzati a farle ciò che volevano dal ferirla al denudarla. Si era imposta tale prova in un tempo prefissato secondo una strategia di John Cage, adottata da molti altri artisti performativi allo scopo di dare un inizio e una fine a un evento non lineare.
Marina Abramović – carriera artistica
È un’artista naturalizzata statunitense. L’inizio della carriera è avvenuta a Belgrado nei primi anni Settanta, aprendo la strada alla performance art e dando vita ad opere di rilievo in questo ambito. La sua ricerca indaga ed esplora i suoi limiti fisici e mentali, resistendo al dolore, all’esaurimento e al pericolo negli studi di trasformazione emotiva e spirituale. Quello della Abramović è un costante impegno nella relazioni tra l’artista e il pubblico.
In occasione della Biennale di Venezia del 1997 è stata insignita del Leone d’Oro come miglior artista. Al 2010 risale la prima grande retrospettiva negli Stati Uniti e al Museum of Modern Art di New York, dove si è esibita per oltre 700 ore nella performance The Artist is Present.
Inoltre, ha fondato l’Istituto Marina Abramović (MAI), una piattaforma per il lavoro immateriale e di lunga durata per creare nuove possibilità di collaborazione tra pensatori di tutti i campi. Tra i suoi lavori più recenti Walk Through Walls: A Memoir, pubblicata da Crown Archetype il 25 ottobre 2016.
La sua retrospettiva The Cleaner è stata inaugurata al Moderna Museet di Stoccolma nel febbraio 2017 ed è stata in tournée in altre sette sedi europee, terminando al Museum of Contemporary Arte, Belgrado, Serbia nel 2019. Nel settembre 2020 la Bayerische Staats Oper ha presentato la prima mondiale di 7 Deaths of Maria Callas. Nel 2023, infine, presenterà la mostra personale After Life alla Royal Academy che le consentirà di diventare la prima artista donna nei 250 anni di storia dell’istituzione ad occupare l’intero spazio della galleria con il suo lavoro.