Sputafuoco o Mangiafuoco, come preferite, sono gli artisti di strada e dei circhi che più incantano il pubblico, dai più piccoli ai più grandi. Sarà il colore rosso della fiamma viva o la possibilità di giocare con il fuoco, ma sicuramente tutti ci fermiamo ad ammirare uno spettacolo del genere.
L’arte centenaria del mangiafuoco
L’arte dello sputafuoco trova le sue radici nel lontano Medioevo. In questo i giullari di corte, per divertire i cortigiani e la corte, usavano riempirsi un quarto della bocca con un liquido infiammabile per poi sputarne il contenuto sulla torcia posta a circa dieci centimetri dalle labbra. In questo modo dava, ai presenti al cospetto del sovrano, l’illusione di aver ingerito e poi ruggito delle lunghe lingue infuocate.
Il fascino e il mistero aumentano, quando allo spettacolo pirico sono associati musiche e danze particolari ed evocative. Possiamo vedere gli spettacoli di sera all’aperto, o sotto i tendoni di un circo o in un teatro, ma sempre avvolti dall’oscurità che mette ancora di più in risalto le fiamme e l’abilità del mangiafuoco.
Il mangiafuoco è forse l’arte più rischiosa tra tutte le manipolazioni della fiamma. Lo sputafuoco racchiude dentro la sua immagine un insieme di storia, abilità ed intrattenimento. E non solo questo, ma porta dentro il richiamo ancestrale dell’uomo verso il fuoco, l’elemento più misterioso e attrattivo.
Sono diverse le discipline legate all’arte del fuoco. Abbiamo:
- Giocolieri del fuoco: sono artisti specializzati nella giocoleria e nel lancio di torce, catene e altri oggetti.
- Spettacoli di fuoco: si tratta di articolate coreografie all’aperto con artisti capaci di infuocare, in senso figurato e letterale, intere piazze.
- Compagnie del fuoco: sono professionisti che lavorano in gruppo e che comprendono diversi artisti, spesso accompagnati da percussioni dai suoni tribali per enfatizzare atmosfere particolari come festival medievali o festival di strada.
- Fachiri sputafuoco: sono artisti esperti il cui successo risiede nell’intreccio delle due tecniche d’intrattenimento.
- Danzatrici del fuoco: sono ballerine spesso accompagnate da strumenti tribali con movimenti sottolineati da spettacolari lingue di fuoco.
Liquidi e materiali usati dallo sputafuoco
Ci è chiaro, ormai, che per realizzare uno spettacolo di mangiafuoco è necessario utilizzare un combustibile da sputare su una torcia, per dare l’illusione di sputare il fuoco. Ma oltre a sputare fuoco, abbiamo sicuramente visto spettacoli dove torce incandescenti ed infuocate vengono messe in bocca dagli artisti.
Ma cosa utilizzano per creare questi effetti sorprendenti? Per creare la fiamma si possono usare liquidi o polveri infiammabili. Tra i liquidi più diffusi rientrano la paraffina liquida, il petrolio da lampada, diavolina liquida, pyrofluid o acqua di fuoco. Tra le polveri infiammabili troviamo la farina da cucina, lycopodio ed il cacao.
Usare le polveri è meno pericoloso che usare i liquidi, ma meno spettacolare. Se lo sputafuoco, per errore dovesse ingerire un po’ di liquido potrebbe avere dei seri problemi di salute. Fortunatamente, sono stati creati dei liquidi infiammabili non provenienti dal petrolio.
Nonostante la pericolosità dei liquidi infiammabili, le fiamme che originano sono più spettacolari e più grandi. Questo perché dipende da come viene nebulizzato il liquido.
Come si “mangia” il fuoco? Molti mangiafuoco, non si limitano a sputare i liquidi infiammabili sulle torce, ma lo mangiano. Quando finisce lo spettacolo è pericoloso tenere la torcia accesa, deve pur essere spenta in qualche modo. E come fare se non mangiandolo?
Molti pensano che il mangiafuoco beva dell’acqua prima di spegnere la torcia, ma non è proprio così. In realtà l’artista circense (o di strada) fa affidamento solo sulla propria abilità respiratoria. Ebbene sì, il mangiafuoco è un soffia-fuoco.
Spero di non averti fatto perdere tutto ciò che c’è di magico dietro questi artisti del fuoco.