Il sogno di una notte di mezza estate, una delle opere più famose di Shakespeare, non poteva mancare al Globe Theatre. L’opera, prodotta da Politeama s.r.l, per la regia di Riccardo Cavallo, la traduzione di Simonetta Traversetti, andrà in scena dal 10 al 15 agosto alle ore 21 al Globe Theatre.
Un’opera dove magia, amore, comicità si intrecciano in tre mondi contrapposti che solo il genio di Shakespeare sa comporre, intrecciare e far poi incontrare nell’esilarante quinto atto dove si svolge il gran divertimento del metateatro.
Il sogno di una notte di mezza estate: i comici, i magici, gli innamorati, gli aristocratici e gli scherzi di Puck
Il regista Riccardo Cavallo sottolinea che:
La notte di mezz’estate è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente l’atmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato, la notte in cui si svolge gran parte dell’azione è quella del calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate.
Infatti possiamo verificare quanto affermato dal regista proprio nei commenti di Ippolita e Teseo che scoprono i 4 amanti che si erano addormentati e che si stavano svegliando. I duchi di Atene, parlano del risveglio primaverile degli animali che vanno in cerca dell’amore.
I mondi contrapposti sono quelli dei Magici, formato da Oberon (il bravissimo Carlo Ragone), re degli elfi e Titania, regina delle fate, il dispettoso Folletto Puck che muove, in maniera consapevolmente disastrosa, l’azione e tutto il seguito di Fate e folletti; i comici, ossia degli artigiani incaricati di mettere in scena la tragica (che diventerà poi tragicomica) vicenda di Piramo e Tisbe, in occasione dello sposalizio di Teseo, duca di Atene, con Ippolita. Gli innamorati ossia Lisandro ed Ermia ed Elena e Demetrio, prima vittime delle decisioni del padre di Ermia, poi degli scherzi di Puck.
I mondi contrapposti si differenziano anche nel linguaggio: il mondo delle fate è caratterizzato dal verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli innamorati è aulico e lirico, quello dei comici è goffo e fa il verso al linguaggio aulico.
Il risveglio della natura può rivelarsi nella sua duplice dimensione di sogno e incubo, poichè la natura e il destino compiono percorsi imprevedibili. Il regista in particolar modo sottolinea quella punta di violenza nel dissidio tra Oberon e Titania, il rapporto tra cacciatore e preda nella coppia Teseo-Ippolita, la brutalità degli insulti tra gli amanti, dovuti all’influsso della magia di Puck, la violenza di Egeo che vuole imporre ad Ermia di sposare Demetrio.
I costumi sono di Manola Romagnoli, le scene di Silvia Caringi e Omar Toni, l’Assistente alla regia Elisa Pavolini, la Direzione Tecnica d Stefano Cianfichi, il Light Designer è Umile Vainieri e il Sound Engineer Daniele Patriarca.
Per informazioni e prenotazioni visitare il sito del Globe theatre