L’Egitto si rende protagonista di un’altra importante trasferimento: lo spostamento della Barca Solare del faraone Cheope da un museo ad essa dedicato (chiuso dallo scorso agosto) verso il nuovo Grande Museo Egizio (Gem) adiacente alle piramidi di Giza che verrà inaugurato prossimamente nella periferia ovest del Cairo.
La Barca Solare di Cheope – trasferimento da Giza al Cairo
Il trasferimento della barca si è reso necessario in quanto il museo che proteggeva l’imbarcazione non era sufficientemente attrezzato con le più moderne tecnologie per consentire di conservarla in modo adeguato.
Spostare di 7,5 km, senza smontarla, la delicatissima nave lunga 42 metri e del peso di 20 tonnellate è stato uno dei più importanti, impegnativi e rari progetti di archeologia e ingegneria mai realizzati, ha sostenuto il Sovrintendente capo dell’allestimento del Gem, il general maggiore Atef Motfah.
Il veicolo è stato illuminato con la stilizzazione di una nave egizia e con una serie di decorazioni piramidali. È stato, inoltre, pilotato da remoto per evitare che la nave subisse qualsiasi vibrazione, anche grazie al particolare uso di schiume speciali e di un continuo monitoraggio non solo della temperatura, ma soprattutto delle percentuali di umidità.
La Barca Solare di Cheope
Le barche solari erano delle grandi navi fatte di legno di cedro (importato dal Libano) costruite circa 5.000 anni fa intorno al 2800 a.C. Archeologi e storici hanno lungamente dibattuto sull’esatto nome storico e sulla funzione di queste barche. Presumibilmente furono edificate per essere utilizzate durante i rituali funerari del faraone e della sua famiglia.
La Barca Solare di Cheope è una delle imbarcazioni più antiche del mondo costruita per il re Faraone Khufu dalla IV dinastia intorno al 2500 a.C. Il suo ritrovamento – attribuito a Kamal El Mallakh – risale al 1954 nella piana di Giza, in una fossa sul lato sud della Grande piramide.
La nave è stata scoperta durante gli scavi archeologici effettuati nell’area di Giza nel bel mezzo del processo di pulizia delle Grandi Piramidi. Contenuta in una camera sigillata in modo ermetico, era smontata in 1224 pezzi, il cui legno si è conservato inalterato per oltre 4600 anni.
Sono stati impiegati circa 13 anni per ricostruirla; lunga circa 43 metri, ha cinque remi per lato più due a poppa, con funzione di timoni. Dal 1982 al 2021 è stata esposta nel museo creato appositamente a fianco della piramide e progettato dall’architetto italiano Franco Minissi.
La Barca Solare di Cheope: la sua funzione
Per quanto riguarda la funzione, aleggia ancora un grande punto interrogativo. Nei rilievi dell’antico Egitto sono state frequentemente raffigurate barche simili: in una tomba di Deir el-Bersha è stato trovato un modello di barca che porta la riproduzione di una mummia in viaggio verso la sepoltura. A tal proposito, gli egittologi sono inclini a sostenere che anche il sovrano Cheope sia stato trasportato verso la tomba su un’imbarcazione funeraria simile.
Provando a riconoscere un significato religioso e simbolico alla tumulazione della barca, scaturiscono alcuni dubbi. I Testi delle piramidi (scritti a partire dalla fine della V dinastia) si narrano di due visioni dell’oltretomba: la prima derivante dalla I dinastia, che descrive una rinascita stellare del sovrano e del fatto che il suo ka sarebbe diventato un Luminoso della Duat, come una stella della costellazione di Orione.
La seconda lettura mette in luce il nuovo credo religioso, che indicava l’oltretomba ad occidente, dove ogni giorno il Sole (incarnato nella figura nel Dio Atum) tramonta. Ciò che è palese è che i testi delle piramidi sortiscono gli effetti della teologia di Ra e del credo che il sovrano, dopo la sua rinascita, avrebbe seguito l’orbita del Sole in processione dietro le barche sacre degli dèi.