Giovanni Battista Crema è un artista a cui è stata dedicata una mostra personale a Ferrara, sua città natale. La mostra è stata allestita nel bellissimo Castello Estense della città e sarà visitabile fino al 26 Dicembre 2021.
Giovanni Battista Crema (1883 – 1964) è uno dei più grandi esponenti del divisionismo italiano. La sua prima importante mostra ci fu nel 1905, a Roma, alla quale ne seguirono tante altre in tutta Italia e in luoghi esteri come Argentina e Spagna. Dopo aver partecipato come soldato alla prima guerra mondiale ed essere rimasto invalido, l’artista, fortemente influenzato dal conflitto, dedicò tutta la produzione della seconda parte della sua carriera al tema bellico. Egli ha lavorato per oltre sessant’anni, interpretando con la sua arte tutti gli aspetti del secolo Novecento.
Giovanni Battista Crema: il focus sulla mostra
L’esposizione è intitolata “Giovanni Battista Crema. Oltre il divisionismo” ed è curata da Manuel Carrera e Lucio Scardino. Colui che ha premuto tanto per la sua realizzazione è però stato il grande critico d’arte Vittorio Sgarbi. La mostra è stata realizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.
Questa è un insieme di opere d’arte prese in prestito dalle collezioni civiche della città che sono state messe a confronto, per l’occasione, con opere prestate da vari musei e collezioni private.
Inoltre, sono presenti anche documenti mai esposti prima che sono conservati nell’archivio di proprietà dei discendenti del Crema. Tra questi vi è un bellissimo manoscritto autobiografico intitolato Memorie inutili di un sopravvissuto.
L’esposizione è volta a raccontare tutto il percorso artistico dell’artista, dall’epoca del suo esordio fino alla maturità. Tutto l’itinerario della mostra è intriso di una forte vocazione narrativa che lui incanalava nella realizzazione di trittici e di dipinti di grandi dimensioni, oltre che in opere da cavalletto e disegni realizzati a matita.
La mostra si divide in sette sezioni tematiche. Prima di accedere a queste, vi è una sala in cui viene introdotto l’artista al pubblico. Infatti, la sua immagine viene presentata attraverso l’utilizzo di due autoritratti appartenenti ad epoche diverse e di un ritratto scultoreo eseguito dall’artista Silverio Montaguti.
Le sezioni presentano importanti temi affrontati dall’artista tra i quali vi sono i ritratti, le scene di vita domestica e i nudi femminili. Ma, la sezione più interessante, e forse quella in cui si comprende davvero l’animo dell’artista, è quella dedicata all’esperienza fatta al fronte. Egli stesso scriveva che la guerra è soltanto sofferenza, stanchezza, malattie e morte. Per questo motivo le sue scene di vita militare sono state tutte eseguite con estremo realismo. Durante la seconda guerra mondiale, al Crema fu chiesto di partecipare come pittore di guerra per documentare la vita a bordo delle navi militari. Questo ci offre un importante punto di vista dell’artista anche sul secondo conflitto mondiale.
L’ultima sezione è invece dedicata ai temi dell’ingegno e del progresso. È infatti stato esposto il dipinto intitolato Secolo XX. Questo, datato 1935 e prestato dalla Fondazione Lucio Dalla, è la rappresentazione in chiave tragica del secolo in cui viveva il Crema, un secolo sconvolto dall’atrocità delle guerre mondiali e dalla crudeltà dell’uomo.
Quest’ultima sezione è un po’ il riassunto di ciò che pensava l’artista alla fine della sua vita, dopo aver vissuto dei momenti tragici a causa dei due conflitti mondiali e dopo aver capito quanto il mondo fosse cambiato e come non si sarebbe mai più tornati indietro.
Una mostra sicuramente molto ispirata, una dedica ad un personaggio nato nella città di Ferrara che ha rappresentato in pittura il mondo così come lo vedeva con i propri occhi. Un evento da non perdere.
Per ulteriori informazioni consultare il seguente link: https://www.ferraraterraeacqua.it/it/ferrara/eventi/manifestazioni-e-iniziative/mostre/giovanni-battista-crema-oltre-il-divisionismo .