Nel corso del Forum Ansa il Direttore degli Uffizi Eike Schmidt ha dichiarato che il Corridoio vasariano riaprirà a luglio 2022. Questo famoso corridoio era stato aperto solo in occasioni speciali dal 1973. Poi è stato chiuso nel 2016 per motivi di sicurezza, poichè non era accessibile a tutti e mancavano le uscite di sicurezza.
Il restauro punta al ripristino dei caratteri originali, in particolar modo alle riaperture di finestre che erano state murate e la sostituzione degli infissi e a dare una diversa collocazione ai quadri presenti.
Un anno fa era stato avviato un bando di gara e la ditta che ha vinto l’appalto ha cercato di accorciare i tempi. Due saranno i cantieri attivi. La fine dei lavori è prevista per luglio 2022 e dopo altri tre mesi verranno messi a punto il sistema di controllo e l’allestimento delle opere. “Nell’autunno dell’anno prossimo sarà aperto” afferma Schmidt e l’ingresso previsto sarà sotto il loggiato degli Uffizi.
Il biglietto costerà 45 euro, “meno della metà del passato”- continua il Direttore, tuttavia, “saranno previste delle giornate free”. Nel nuovo allestimento sarà inoltre dedicato un nuovo spazio a due tragici eventi storici: la bomba messa dai nazisti che poi si ritirarono il 4 agosto 1944 e la bomba dei Georgofili il 27 maggio del 1993.
Un corridoio che rappresenta lo spirito del Rinascimento, ma che è stato colpito da questi due tragici eventi del 900. L’arte come un’araba fenice rinasce sempre dalle ceneri per proteggere quegli ideali eterni ed universali di bellezza.
Corridoio vasariano: la storia
Il Corridoio vasariano è lungo 1 Km e collega la Galleria degli Uffizi a Palazzo Pitti. Fu realizzato nel 1565 su commissione di Cosimo De Medici, in occasione del matrimonio tra Francesco I De Medici con Giovanna d’ Austria. Il Vasari riuscì a completarlo in 6 mesi.
In questo modo i Medici potevano spostarsi liberamente tra la sede del Governo a Palazzo Vecchio di Firenze e la residenza di Palazzo Pitti. Il progetto originale del Vasari prevedeva degli splendidi affacci sul panorama di Firenze e sull’Arno. Vennero quindi spostate le botteghe dei macellai e al loro posto vennero messe quelle degli orafi.
ll Vasari si ispirò ai suoi soggiorni romani, poichè il tratto del Lungarno degli Archibusieri, con le arcate a tutto sesto si ispira agli acquedotti romani. Il corridoio parte negli appartamenti di Eleonora di Toledo, prima moglie di Cosimo De Medici, vicino alla cappella del Bronzino, al secondo piano di palazzo Vecchio, passa sopra il tetto della chiesa di San Pier Scheraggio e si immette all’ultimo piano della galleria degli Uffizi.
Si passa quindi all’interno del museo fino al corridoio di ponente, dove una scalinata scende fino al livello del cavalcavia sul lungarno degli Archibusieri. Prosegue così lungo l’Arno, con un porticato ad archi costituito da robusti pilastri in muratura.
Il corridoio attraversa l’Arno sopra le botteghe di Ponte Vecchio. Delle grandi finestre panoramiche affacciano sull’Arno, verso in direzione del Ponte Santa Trinità. Questi affacci sono stati creati nel 1938 in occasione della visita di Hitler a Firenze.
Il corridoio scavalca con un arco via de’ Bardi e passa sopra il loggiato della facciata di Santa Felicita e con un balcone si affaccia direttamente dentro la chiesa, per permettere ai componenti della famiglia granducale di presenziare alla messa senza scendere tra il popolo. Infine il corridoio prosegue lungo via Guicciardini passando dietro ai palazzi e lungo l’orto dei Guicciardini, e approda nel Giardino di Boboli presso la Grotta del Buontalenti dove entra a palazzo Pitti.
“Se Giorgio Vasari avesse avuto a disposizione più tempo per costruire il Corridoio lo avrebbe sicuramente allestito con opere antiche ed epigrafi, è quello che stiamo facendo oggi seppure con 500 anni di ritardo”
Questo è quanto afferma Eike Schmidt, il cui intento è quello di ritornare all’originale progetto vasariano e rendere il corridoio più luminoso. La Galleria degli autoritratti iniziata nel 600 dal Cardinale Leopoldo De Medici, verrà riallestita in 14 sale e al posto dei ritratti, verranno messe opere antiche ed epigrafi.
La Galleria degli Uffizi è così pronta a ripartire con questa novità. Nell’attesa di questa nuova riapertura ti lascio un frammento di Paisà di Rossellini, dove è visibile una Firenze ridotta in macerie e il corridoio vasariano. Se vuoi approfondire quelli che sono i tesori degli Uffizi, vai sul sito https://www.uffizi.it/