Negli ultimi anni la figura di Umberto Boccioni è stata lungamente studiata. Le innumerevoli mostre organizzate ne hanno indagato la personalità e la carriera artistica specialmente della fase matura. Ancora in fase embrionale le rassegne che ne hanno ripercorso la fase giovanile e formativa. La Galleria Bottegantica di Milano racconta Il giovane Boccioni in mostra dall’ 8 ottobre.
Il giovane Boccioni in mostra presso la Galleria Bottegantica
Il giovane Boccioni curata da Virginia Baradel propone un’attenta scelta di opere eseguite dall’artista tra il 1901 e il 1909, durante i quali Boccioni consolida la sua predisposizione artistica grazie ad una serie esperienze di studio. Roma, Padova, Venezia, Milano e Parigi sono città care all’artista.
In ciascuno di questi luoghi, il giovane Boccioni troverà maestri, innovazioni artistiche, opere d’arte alle quali ispirarsi. Conoscerà Gino Severini, Giacomo Balla e Mario Sironi con i quali stringerà profonde amicizie. Durante gli anni di formazione visita numerosissimi musei e gallerie d’arte, conoscendo direttamente le opere di artisti di ogni tempo, appartenenti alla modernità e all’antichità. Tra questi, in particolare, Michelangelo rimarrà sempre suo modello e ideale.
La necessità e il desiderio di apprendere e perfezionare la tecnica caratterizza l’essere di Boccioni, che trova nel Futurismo e nei suoi ideali il suo naturale sbocco. Nei suoi lavori, infatti, seppe comunicare il movimento delle forme e la concretezza della materia.
Ha un’anima avventurosa e inquieta di lottatore, attratto di volta in volta dall’azione violenta e dal sogno. Tommaso Marinetti
Il giovane Boccioni – il percorso in mostra
Il percorso espositivo dedica particolare interesse agli anni di formazione del giovane artista. I disegni esposti evidenziano un’impronta ancora scolastica e risalente al periodo in cui fu allievo di Giacomo Balla e (frequentò le scuole di disegno pittorico a Roma) opere riconducibili agli anni successivi, nei quali il tratto acquista sicurezza e le figure umane si caratterizzano di una estrema sintesi formale.
Ulteriore focus della mostra sono le tempere commerciali che Boccioni dipinge per ragioni di natura economica, ma che sono comunque da ritenersi uno step fondamentale del suo percorso di maturazione artistica. Il viaggio all’interno de Il giovane Boccioni si conclude con il trasferimento del pittore a Milano, nel settembre del 1907, dove stringe amicizia con Previati e di cui risente qualche influsso nella sua pittura che sembra rivolgersi al simbolismo.
Pur aspirando a Previati, la contemporanea produzione pittorica trova espressione in piccole vedute di paesaggi lombardi che dimostrano tuttavia un superamento della trama impressionista ancora presente nelle tele di periodo veneziano. Di matrice più sperimentale sono gli esiti nel versante del ritratto, dove il pennello ha l’urgenza di restituire sulla tela la singolarità di un volto, di una espressione o di un carattere come accade in Ritratto di scultore e ne Il cavalier Tramello del 1907.
In mostra questi temi sono testimoniati da opere di grande spessore, quali la La madre malata del 1908 e La Madre appartenenti alla collezione Ricci Oddi. Altrettanto interessanti sono i bozzetti per il Manifesto dell’Esposizione di pittura e scultura promossa dalla Famiglia Artistica a Brunate (maggio-giugno 1909): sintesi perfetta delle diverse cifre stilistiche fin qui acquisite da Boccioni, dal Divisionismo, alla pennellata larga e sintetica di matrice post-impressionista, al Simbolismo.
Da corollario alla mostra un catalogo, edito da Bottegantica edizioni, con contributi di Virginia Baradel – tra i maggiori studiosi della figura di Boccioni – Ester Coen e Niccolò D’Agati, regesto dei disegni e delle tempere a cura di Niccolò D’Agati.
INFORMAZIONI UTILI
Il giovane Boccioni, Galleria Bottegantica, Via Manzoni 45 – Milano
Orari: da martedì al sabato 10-13; 15-19 (Ingresso libero)
Info: 02 62695489 – 02 35953308
Email: milano@bottegantica.com; info@bottegantica.com; www.bottegantica.com