Museo Egizio, Figli di Horus proteggete questo ushabti! Il modellino di sarcofago di Kha – a cura di Paolo Marini. Dal 3 settembre la nuova mostra del ciclo Nel laboratorio dello studioso resterà aperta al pubblico fino al 1° novembre.
Museo Egizio – Nel laboratorio dello studioso
Dopo il grande successo di Ad Astra: la decifrazione della tavola stellare di Mereru(a cura di Enrico Ferraris) tornano i grandi appuntamenti con il Museo Egizio e con il progetto Nel laboratorio dello studioso.
Venerdì 3 settembre 2021, infatti, è stato inaugurato il terzo incontro del progetto espositivo Nel laboratorio dello studioso, dedicato all’attività scientifica che si svolge ogni giorno sugli oggetti esposti nelle sale e custoditi nei magazzini del Museo Egizio.
Nel laboratorio dello studioso è un ciclo di mostre per mettere sotto la lente di ingrandimento una serie di reperti della collezione torinese e offrire ai visitatori un approfondimento inedito sulle storie che custodiscono e sulle ricerche realizzate dal Museo Egizio.
Il tema centrale della rassegna ruota intorno ai modellini di sarcofago: si tratta di reperti rivenuti in luoghi dedicati al culto del defunto o appartenenti alle camere funerarie a partire dal periodo compreso tra la XI e la XII dinastia (1980-1759 a.C.) e, saltuariamente, fino al Terzo periodo Intermedio (1076-664 a.C.). Essi erano destinati a enfatizzare l’identificazione dell’ushabti al loro interno con il defunto.
Il sarcofago dell’architetto Kha
Focus dell’intero spazio espositivo è in particolare il modellino di sarcofago dell’architetto Kha, vissuto nella seconda metà della XVIII dinastia (ca. 1400-1292 a.C.), e il cui corredo funebre è stato conservato ed esposto integralmente al Museo Egizio.
Descrizione del sarcofago di Kha
Il reperto del sarcofago di Kha è da considerarsi un unicum grazie al perfetto stato di conservazione in cui riversa. Interamente in legno e ricoperto da una vernice nera, è formato dal modellino di sarcofago, ushabti e da una serie di attrezzi da lavoro. Di notevole rilevanza anche il contesto di rinvenimento: una tomba intatta scoperta dall’egittologo italiano Ernesto Schiaparelli a Deir el-Medina nel 1906.
Nelle restanti quattro sale della mostra – che presentano alcuni dei pezzi più rilevanti presenti all’interno della collezione del Museo – sono illustrate e approfondite dal curatore della mostra Paolo Marini, quelle che sono le tematiche inerenti alla classificazione e allo sviluppo dei modellini di sarcofago (usati probabilmente fino al 664 a.C). Tra i temi presi in esame è stato studiato a fondo anche l’aspetto religioso dei figli di Horus, ossia i quattro geni funerari chiamati, come avveniva per il defunto, a protezione dell’ushabti.
Visite guidate con il curatore della mostra, Paolo Marini
Durante i mesi di apertura della mostra saranno, inoltre, messe in calendario, una serie di visite guidate con il curatore della mostra. Il prossimo appuntamento, cari Lettori, è fissato per martedì 21 settembre e per martedì 19 ottobre dalle ore 16:10 alle ore 17:10. La partecipazione sarà consentita a un massimo di 20 persone con obbligo di prenotazione online. Il costo del ticket è di 7 euro a persona (escluso il biglietto d’ingresso). Per prenotare Clicca qui!
Qui di seguito il calendario delle prossime mostre che saranno realizzate nello spazio della mostra:
Novembre 2021 – Gennaio 2022: Gatti, falchi e anguille. I bronzi votivi per mummie animali (a cura di Johannes Auenmüller);
Gennaio – Marzo 2022: Un santuario portatile per la dea Anuket (a cura di Paolo Del Vesco);
Marzo – Maggio 2022: Il Libro dei Morti di Baki, Scriba del Signore delle Due Terre (a cura di Susanne Töpfer);
INFORMAZIONI UTILI
Orari di apertura: Lun. 9 – 14; Martedì/Domenica 9 – 18.30
Luogo: Museo Egizio, Via Accademia delle Scienze, 6, Torino