Festa del Cinema di Roma. Dal 14 al 24 ottobre l’appuntamento capitolino che parla di cinema ma non solo.
Nella serata di ieri sera alla Festa del Cinema di Roma, protagonisti due big della canzone italiana che hanno presentato un lavoro inedito che li ha visti insieme lavorarne alla realizzazione con Ligabue nei panni di attore e Fabrizio Moro vestire quelli del regista.
Quando sia nata l’occasione per questo progetto non è stata ancora chiarita dai due ma è un esiguo dettaglio poiché dalla loro idea di collaborazione è nato il progetto di un video per la canzone di Ligabue Sogni di Rock’n’roll, cavallo di battaglia e brano tra i più ascoltati del cantautore di Correggio che però, a circa trent’anni dall’uscita, non aveva ancora un video tutto suo.
E’ stato presentato ieri pomeriggio, intorno alle 16:00, alla Festa del Cinema di Roma, nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica ospitati nella Sala Sinopoli, Luciano Ligabue e Fabrizio Moro in una sala gremita secondo i nuovi standard di riempimento di pubblico, hanno presenziato alla proiezione del loro progetto.
Ligabue attore e Fabrizio Moro con Alessio De Leonardis alla regia e a fare da cornice un’assolata e avvolgente città di Ravenna.
Girato nello scorso mese di Luglio, la realizzazione delle scene del video hanno richiesto tre giorni di riprese nelle vie e piazze della città dei mosaici, con l’ausilio di attori professionisti e circa 150 comparse, forse scelta in onore alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del sommo poeta, ma questa è una deduzione e se così non fosse, senz’altro rimane l’idea di fondo di una singolare coincidenza.
Il tutto con la collaborazione della cittadinanza alla quale va il grazie degli artisti e il contributo del Comune e della Camera di Commercio di Ravenna.
La Festa del Cinema di Roma parla anche di musica con il corto del brano Sogni di Rock’n’Roll
Si raccontano Ligabue e Fabrizio Moro alla Festa del Cinema di Roma e lo fanno con strumenti e linguaggi che si discostano da ciò che è da sempre il loro mestiere, quello entrambi di cantautori ma sembra che abbiano centrato anche questa sfida.
A giudicare dalle reazioni in sala, il corto è piaciuto moltissimo, sensazione più che percepita direi anche dall’entusiasmo con cui i fan hanno circondato i due artisti, visibilmente felici di vedere quella reazione spontanea da parte del pubblico in sala e che ha assistito alla proiezione.
Ora il verdetto, quello vero e più atteso e senz’altro la presentazione del corto al pubblico social, ormai cartina tornasole di ogni novità.
Le premesse ci sono tutte e sulle note di Sogni di Rock’n’Roll, ieri sera, più di qualcuno, alla Festa del Cinema di Roma, sotto sotto l’ha canticchiata tutta mentre le immagini veloci scorrevano sullo schermo:
Già le quattro e siamo qui
Finestrini socchiusi su strade indifese
Dai nostri pesanti HP
E così anche il sabato è andato così
Si è bevuto, ballato, qualcuno ha imbarcato
Il più scemo le ha prese e ha una faccia così
Ombre dure, adatte all’ora
L’autoradio intanto va
E pestiamo coi piedi di più
Finché il polso cammina facciamo mattina
Tenendoci su coi
Sogni di rock’n’roll
Sogni di rock’n’roll
E guai a chi ci sveglia
Sogni di rock’n’roll
Sogni di rock’n’roll
Sogni di rock’n’roll
Sognando il meglio
Come al solito c’è quello che
Che non tiene mai l’alcool e allora ci tocca accostare
Finché ce n’è
E ancora via
A pedinare una morbida scia
Una striscia invitante, talmente accogliente
Da perderci il fiato e che sia quel che sia
E le casse sono zeppe
I suoni son violenti ma
C’è che tanto benzina ce n’è
Uno fa il batterista, l’altro il chitarrista
Tu basso, tastiere, io voce
Gli idioti del playback fan
Playback fan
Playback fan
Sogni di rock’n’roll
Sogni di rock’n’roll
E guai a chi ci sveglia
Sogni di rock’n’roll (Già le quattro e siam qui, siamo qui, siamo qui)
Sogni di rock’n’roll (Finestrini socchiusi)
Sognando il meglio (Su strade indefese dai nostri pesanti, pesanti HP)
Sogni di rock’n’roll (E così anche il sabato è andato così)
Sogni di rock’n’roll (E così anche il sabato è andato)
Sogni di rock’n’roll (Si è bevuto, ballato)
E guai a chi ci sveglia (Qualcuno ha imbarcato, il più scemo le ha prese e ha una faccia così)