La Spada nella Roccia, in questo secondo appuntamento dopo il necessario antecedente momento introduttivo, ci porta in Lombardia, esattamente sulle sponde del Lago di Barbellino in provincia di Bergamo.
Lo scenario è di quelli da togliere il fiato, in tutte le stagioni ed anche il percorso per raggiungere il Lago di Barbellino, altrimenti detto il Lago de La Spada nella Roccia, le guide alpine lo contrassegnano come facile ed adatto a tutti.
A giudicare dai dirupo che impera nell’ultimo tratto prima di arrivare al rifugio Curò, che per i miei gusti è un po’ troppo esposto ma viene indicato come munito di ancoraggio di sicurezza a roccia per coloro che come me dovessero sentirsi più al sicuro agganciati con doppio moschettone alla catena saldamente ancorata in parete.
Non ci aspettavamo certo che il secondo misterioso luogo in cui cercare La Spada nella Roccia fosse sul ciglio della via principale di una grande città ma senz’altro va detto che almeno in questo specifico caso la riservatezza geografica del posto è senz’altro un punto a favore.
Che sia proprio questo il misterioso luogo che custodisce La Spada nella Roccia, quella vera?
bisogna qui fare un netto distinguo tra la realtà dei fatti e la leggenda che gravita intorno al Lago di Barbellino, le sue montagne e la cascata che ne deriva.
Arrivati sulle sponde del meraviglioso lago alpino e dopo una breve ricognizione in effetti ci si trova davanti, anche senza volerlo, ad un possente masso roccioso nel quale con inusitata veemenza qualcuno ha conficcato La Spada nella Roccia.
Così descritto sembra proprio il luogo ideale dove l’originale de La Spada nella Roccia sia stato messo a dimora.
E invece quando proprio pensi di essere arrivato a svelare il mistero dei misteri che da millenni tormenta gli animi del mondo intero, ecco che ti assale il dubbio che possa tutto essere stato troppo facile, benché occultato dalla possanza del territorio che sovrasta letteralmente anche il respiro di chi guarda.
Orbene, non esiste modo migliore di reperire notizie certe che sondare gli animi dei residenti o frequentatori abituali, i quali alla domanda se quella sul masso sia La Spada nella Roccia quella vera, in più d’uno storcono il naso senza aggiungere altro.
Insistendo un po’ qualcuno è disposto a dire qualcosa in più ed ecco che spuntano i contorni, sia pur misteriosi e velati di una leggenda, tramandata ormai da tempo immemore di cui nessuno ricorda più i particolari ma che nessuno però ha dimenticato nei contenuti.
A denti stretti in molti sono disposti a dire che La Spada nella Roccia di Curò è stata conficcata nel masso sulle sponde del lago appena nel 2016 da un’ idea del guardiacaccia Matteo Rodari sostenuta dal C.A.I e a cui è stato dato il nome di Sentieri Creativi.
Non devo però essere io a farti notare quel termine inusuale attribuito all’inventore se vogliamo di questa idea: guardacaccia.
Quanti modo più moderni ci sono per definire questa che a tutti gli effetti una professione tanto di ieri quanto di oggi?
Ebbene questo fatto un po’ mi costringe a pensare e dovrebbe fare lo stesso effetto anche a te, se non sia tutta una montatura per celare, di fatto negandolo, il valore leggendario de La Spada nella Roccia sulle sponde del lago.
E volendo, un tale dubbio solletica la mente forse più che la consapevolezza o meno di aver svelato finalmente un mistero, tale dalla notte dei tempi.
Non ti rimane che armarti di coraggio e arrampicarti su per il sentiero che ti ho indicato e andare a constatare tu stesso le vibrazioni che ti trasmetterà La Spada nella Roccia sul Lago di Barbellino e ricorda di tornare qui a raccontarcelo.