I Måneskin saranno a Las Vegas il 6 novembre, invitati ad aprire per quella data, il concerto dei Rolling Stone all’ Allegiant Stadium.
E l’articolo si dovrebbe fermare qui perché ci sarebbe proprio poco da aggiungere a questo che fino a pochi mesi fa, i quattro ragazzi dei Måneskin, non credo avrebbero mai pensato fosse possibile e così presto.
Alla corte di Mick Jagger e dei Rolling Stone senza Charlie Watts dunque arrivano i Måneskin per una serata in un tempio di luci di colori, d’azzardo, come Las Vegas.
In Nevada tutto può accadere e a pensare in tal senso ci hanno abituati i film e le cronache mondane, quello che accade la sera a Las Vegas potresti non averlo voluto fare il giorno dopo ma non sarà così per Måneskin perché dopo la serata all’Allegiant Stadium avranno un risveglio stanco certo ma al profumo di zucchero filato e tutto anche per loro, complice la città del divertimento sfrenato e non sarà davvero più come prima.
Perché aprire il concerto dei Rolling Stone è come farti un tatuaggio nell’anima e non c’è laser che potrà più cancellarlo.
Curiosando in zona prevendita salta all’occhio come nel settore proprio davanti al palco, in cui prima dei Rolling Stone suoneranno i Måneskin, i biglietti hanno un prezzo di vendita di circa quindicimila bigliettoni verdi che si abbassano ma non al di sotto dei 136 dollari per un settore più defilato.
Questo non è certo la notizia più importante ma sapere che difronte a te, mentre a vent’anni o giù di lì sei partito da Roma, dopo che appena qualche anno fa, per divertimento e voglia di esserci, cantavi con la tua band al completo a via del Corso beh, le ginocchia potrebbero fare giacomo giacomo nel momento in cui meno te l’aspetti.
Se lo staranno immaginando i Måneskin come può essere il calore del pubblico dei Rolling Stone?
Sicuramente si ma la più fervida immaginazione mai potrà essere all’altezza di quello che sarà mettere il primo piede sul primo gradino della scala che il 6 novembre si aprirà davanti ai Måneskin esattamente un minuto prima di salire sul palco.
I fan neanche a dirlo sono tutti in fermento ma dal quartier generale dei Måneskin le bocche sono cucite segno che l’emozione è tanta come tante sono le aspettative di futuro ma quello che andranno a vivere a breve ha tutto il sapore di traguardo.
Lo è infatti ma a noi piace vederlo per i Måneskin più un trampolino ma di quelli di salto in lungo con gli sci, dove la discesa è più lunga, più pericolosa da affrontare ma che riesce allo stesso tempo a farti toccare, se c’è la stoffa, il cielo con un dito.
Ovviamente intorno all’attesa dell’evento, oltre alla stima e all’affetto degli ammiratori dei Måneskin, sempre pronti a sostenerli incondizionatamente, c’è un vero e proprio tifo da stadio da parte di tutti, anche non proprio appassionati del genere.
Tutti pronti dunque a quello che non è un esame ma già una festa !
Che dire, forza ragazzi, forza Måneskin, il Vostro sogno era affermarvi ed è divenuto realtà con i recenti successi anche in campo internazionale, ora la vita con questo evento vi fa ripiombare nel sogno dal quale però non dovrete scegliervi perché sarà la Vostra realtà futura se saprete rimanere così come siete e trovando soprattuto la motivazione di rinverdire ogni volta, la freschezza dell’idea che con caparbietà vi faceva muovere un passo dopo l’altro verso via del Corso.
Ad Maiora dunque Måneskin, con tutto il cuore e ogni volta che affronterete il primo gradino che vi condurrà su un palco, qualunque esso sia, fate finta che sia la scalinata d’uscita della metro A , fermata Piazza di Spagna e così facendo non dovrete temere più nulla.
Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan: buona fortuna ma non ne avete bisogno!