L’uomo dei dolori vola a New York dove sarà opera di punta in un lotto di gran pregio che il 27 gennaio prossimo sarà battuto all’asta a casa Sotheby’s.
Si preannuncia una grande vendita di dipinti e sculture quella annunciata da Sotheby’s e già preannunciata dal catalogo dell’evento.
Il top lot, come è d’uso chiamarlo dagli addetti ai lavori e proprio una meravigliosa pittura di Botticelli, che secondo le prime indiscrezioni potrebbe volare, a suon di rilanci, ben oltre i 40 milioni stimati dagli esperti.
Non è il primo lavoro di Botticelli a finire all’incanto nelle sale della famosa casa d’aste, già lo scorso anno, casualmente sempre nel mese di gennaio, lo Young Man Holding a Roundel, dipinto nella seconda metà del Quattrocento da Botticelli, fu messo all’asta nella stessa sede.
Sembra essere ormai di casa Botticelli a New York e sempre con ragguardevoli cifre decisamente da capogiro le sue sortite nella grande mela ma questa volta a tenere banco è il mistero che l’uomo del dolore sembra celare.
Il dipinto risale all’incirca agli anni tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. E’ in questo periodo che il Botticelli abbracciò con convinzione le idee del Savonarola e ciò trovò immediata ripercussione sulle sue opere, le quali assunsero uno stile cristallino e intensamente spirituale.
The Man of Sorrows è il nome del dipinto che compare nel catalogo che anticipa l’asta della Masters Week tanto pubblicizzata attraverso i canali dedicati agli appassionati del settore.
E’ in mani private dal 1963 quando, l’allora legittima proprietaria, lo mise in vendita, anche in quella circostanza, attraverso un’asta che ai tempi fruttò la cifra di diecimila sterline, ragguardevole certamente ma anche con le dovute proporzioni, niente a che vedere con le somme di cui si vocifera e neanche troppo a basa voce, nei corridoi della sede Newyorkese di Sotheby’s.
Un mistero dietro L’uomo del dolore
La base d’asta è stata fissata a 40 milioni di dollari ma questa quotazione non sembra tener conto del mistero che il dipinto sembra celare.
Forse un asso nella manica, tirato fuori al momento giusto dalla casa d’aste che vuole forse con questo capolavoro, tentare il colpaccio ed infrangere il record precedente, sempre grazie ad un dipinto di Botticelli, arrivato ad una quotazione di 80 milioni di dollari.
Una ricognizione del dipinto, forse per testarne la veridicità in primis e probabilmente lo stato di conservazione, ha evidenziato come lo stesso, nella sua drammaticità nasconda nello strato sottostante un altro dipinto, certamente una madonna con bambino.
Notizia succulenta che probabilmente attrarrà ancora più interesse e curiosità intorno all’evento.
E’ ovvio che nessuno si sognerà mai di riportare alla luce tale pittura sottostante ma forse il bello è proprio questo, l’aver individuato qualcosa di misterioso che il Sandro Botticelli pensava di aver celato per sempre agli occhi del mondo.
Eppure, lavorando un po’ di fantasia, si potrebbe quasi ipotizzare, non dico una consapevole volontà ma certamente, appare singolare che sotto la mano di pittura che nell’insieme rappresenta sia la sofferenza, quella ingenerata da una morte violenta per crocifissione, e la liberazione della resurrezione, si celi proprio il momento della nascita con le figure di Gesù neonato tra le braccia più protettive di sempre, quelle di una mamma.
Il mistero dunque come vedi sembra infittirsi, ma questa è un’altra storia che proveremo a raccontare la prossima volta.
Nel frattempo, tu avvisaci se riuscirai ad aggiudicarti l’asta per L’uomo dei dolori, saremo i primi a correre per intervistarti!