Emma Dante, regista e attrice siciliana, apprezzata per i suoi grandi lavori, torna con il suo ultimo spettacolo al Teatro Kismet di Bari, sabato 26 febbraio e domenica 27.
In scena, “Pupo di zucchero, La festa dei morti” , ispirato a “Lo cunti de li cunti” di Gianbattista Basile, rielaborato in una “favola barocca di solitudine e vecchiaia per celebrare la memoria dei defunti e la pienezza della vita attraverso l’ombra delle loro esistenze passate”.
Come altri spettacoli, oltre alla recitazione, altre arti presenti in scena: le sculture di Cesare Inzerillo, faranno parte della scenografia, con corpi che mostrano il volto della morte.
Emma Dante, il palco come strumento di comunicazione
Emma Dante, è un’artista poliedrica, che ha fatto della scena la sua arma vincente per parlare “dell’oltre” e del profondo dell’essere umano, con una passione e un fuoco che incendia le menti dello spettatore.
Il suo linguaggio è avvincente, tra dialetto, che fa parte del suo stile e la contemporaneità unita al passato.
Ricordiamo alcuni dei suoi spettacoli come Mishelle di sant’Oliva, Carenzzeria o il suo ruolo di regista nell’opera lirica con la Carmen al Teatro alla scala di Milano.
Pupo di zucchero, la festa dei morti
Lo spettacolo, parla di ricordi, un uomo che ha già vissuto gran parte della sua vita, per il giorno dei morti, prepara un pupo di zucchero. E qui, ritorna il simbolo di alcune credenze e usanze del sud Italia.
Il pupo, serve per rievocare le anime e i fantasmi della propria famiglia, in occasione della festa. Visioni, immagini e personaggi che si riappropriano, attraverso la morte, della vita.
Tra gli attori, Carmine Maringola, Nancy Trabona, Maria Sgro e Federica Greco, Sandro Maria Campagna, Stephanie Taillandier ,Giuseppe Lino, Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout, Martina Caracappa,Valter Sarzi Sartori.
“Il 2 novembre è il giorno dei morti. Un vecchio ‘nzenziglio e spetacchiato, rimasto solo in una casa vuota, prepara una pietanza tradizionale per onorare la festa. Con acqua, farina e zucchero il vecchio impasta l’esca pe li pesci de lo cielo: il pupo di zucchero, una statuetta antropomorfa dipinta con colori vivaci. In attesa che l’impasto lieviti richiama alla memoria la sua famiglia di morti. La casa si riempie di ricordi e di vita: mammina, una vecchia dal core tremmolante, il giovane padre disperso in mare, le sorelle Rosa, Primula e Viola “tre ciuri c’addorano ‘e primmavera”, Pedro dalla Spagna che si strugge d’amore per Viola, zio Antonio e zia Rita che s’abboffavano ‘e mazzate, Pasqualino il figlio adottivo.”
Alla fine dello spettacolo di domenica 27, ci sarà un incontro aperto al pubblico, dove sarà presente tutto il cast dello spettacolo.