Anche tu non sai che Barbie esiste davvero? Ebbene sì e il suo vero nome completo è Barbara Joyce Handler, figlia di Ruth ed Elliot Handler, co-fondatori della Mattel che hanno ideato la prima fashion-doll ispirandosi alla figlia.
Ma non solo Barbie, sapevi che anche Ken è esistito davvero? Barbie (ancora viva) e Ken (deceduto nel 1992), sono davvero due persone fisiche in carne ed ossa e non solo bambole.
La storia di Barbara Handler la vera Barbie
“I’m Barbie Girl, in a barbie world, life in plastic, it’s fantastic..” così cantavano gli Aqua, gruppo musicale degli anni ’90 diventati famosi per la canzone-parodia della fashion-doll più venduta al mondo, un brano ovviamente nato come contestazione verso una bambola che nonostante sia stata creata come ideale d’incoraggiamento al ruolo di genere, può cadere nel sessismo.
Ma c’è chi può dire davvero di essere la vera Barbie a tutti gli effetti. Lei è Barbara Handler, la Barbie reale, figlia di Ruth Marianna Mosko ed Elliot Handler.
Barbara Joyce Handler è nata il 21 maggio 1941 a Los Angeles.. La sua è stata una vita felice e piena di novità soprattutto da quando venne omaggiata da Ruth Handler, sua madre, facendola diventare la fashion-doll più amata del mondo.
“Tutta la mia filosofia dietro Barbie è che attraverso una bambola, le bambine possono essere quello che vogliono. Barbie ha sempre incarnato il fatto che una donna ha una scelta“. -Ruth Handler
Ruth si trovava in salotto quando pensò alla Barbie. Vedeva sua figlia giocare con dei pupazzi di pezza quasi tutti rappresentati infanti e notò una cosa particolare: spesso sua figlia amava dare dei caratteri e dei lavori a tali personaggi, facendoli vivere la vita da adulti. Insieme agli amici creavano mondi immaginari soprattutto dove erano le donne ad essere in carriera.
Fu proprio lì che le venne l’idea di creare una bambola donna emancipata dall’aspetto adulto, adatta alle adolescenti. La fortuna volle che Ruth insieme ad Elliot e al socio in affari del marito Harold “Matt” Matson, era già co-fondatrice di una delle aziende che sarebbe diventata da lì a poco la casa di giocattoli più famosa al mondo: Mattel Company (acronimo di Matt ed Elliot).
Condivise l’idea con i collaboratori e con suo marito Elliot, il quale non era molto entusiasta, ma informandosi venne a sapere che in Germania venne già lanciata e commercializzata una Bild Lilli Dole, esattamente nel 1955, una bambola di polistirolo con vestiti alla moda.
A quel punto, alterando quella tedesca, capirono come realizzare e migliorare il progetto creando la loro fashion-doll.
Insieme all’ingegnere Jack Ryan, colui che produceva missili per il Pentagono, (in seguito collaborò con la Mattel), crearono la prima bambola adulta ispirata alla figlia Barbara.
Il 9 marzo 1959 nacque ufficialmente Barbie.
Debuttò pubblicamente il 1959 a New York all’American International Toy Fair.
Era alta 30 cm ed inizialmente bruna vestita dalla designer Charlotte Johnson per una festa in piscina con un costume intero a strisce bianche e nere, con una vita sottilissima, occhiali fashion, orecchini, rossetto e capelli legati a coda di cavallo. Sembrava una donna curata e di successo.
Successivamente uscì anche il modello con i capelli biondi che divenne quello simbolo. Sapete all’inizio cosa non aveva? Non c’era la fessura dell’ombelico che venne aggiunto 40 anni dopo, nel 2000.
Fu un successo. La bambola venne prodotta in Cina e già nelle prime settimane ne furono venduti migliaia di esemplari raggiungendo in un anno i 350.000.
Ancora oggi la Mattel dichiara che al mondo viene venduta una barbie ogni tre secondi.
Nel 1964 Mattel ottenne i diritti sulla bambola tedesca Bild Lily Dole, acquistandone il brevetto. La bambola tedesca cessò di esistere in vista della popolarità di quella in vinile della Mattel.
Anche Ken è esistito, si tratta del fratello di Barbara
E mentre la Barbie si godeva il suo successo insieme a tutta la famiglia, Ruth ed Elliot, fondatori della Mattel, cercavano di darle sempre più una reale biografia chiamandola Barbara Millicent Roberts e creandole una storia familiare insieme alla sua fiamma Ken.
Ruth ed Elliot oltre a Barbara ebbero un secondogenito Kenneth e si ispirarono proprio a lui, decisero di intrometterlo in questi successi. Che storia vero? L’amore di Barbie e Ken è diverso da quello che unisce Barbara e Kenneth legati da un amore fraterno.
Tra l’altro se la compariamo con la storia, Barbie e Ken non si sposarono mai. Furono fidanzati per ben 43 anni fino al 13 febbraio 2004, quando decisero di separarsi, per poi riunirsi nel 2011.
Il titolo “Ken è esistito davvero” non è sbagliato. Purtroppo Kenneth il secondogenito della coppia ha avuto vita breve. Morì nel 1994 per un male cerebrale. Fu raggiunto, in seguito, anche dalla madre Ruth nel 2002 per un tumore al colon.
Ruth già prima subì una mastectomia per il cancro al seno e nel 1976 fondò Almost Me l’azienda che esiste ancora oggi e che si occupa di produzione di protesi. Proprio in questa occasione la creatrice della Barbie disse:
Quando ho creato Barbie ho creduto che fosse un bene per l’autostima delle ragazze giocare con bambole che avevano un busto. Ora trovo ancora più importante restituire l’autostima delle donne che hanno perso la loro“.
La cosa certa è che con le sue fashion-doll ha immortalato per sempre i suoi due amati figli.
Barbara Handler è tutt’ora famosa ed attiva. Ed è conosciuta non solo per essere la Barbie in persona ma per la sua carriera da attrice. Barbra, sempre nel 2002, ha impresso le mani nel cemento del marciapiede dell’Egyptian Theatre il 13 novembre 2002 a Hollywood, California, mostrando la sua Barbie.
La fashion-doll versatile
Barbie è stata riprodotta in tutte le nazionalità ed in ogni versione immaginabile. Conosce più di 50 lingue anche se ha frequentato scuole prestigiose, non ha mai conseguito la laurea.
Guida di tutto, dai camper, alla decappottabile, alla moto e ha tantissimi animali 38 per l’appunto, tra cavalli, cane, gatto, e aggiungiamo anche leone, zebra ed orca ed unicorno.
Ha davvero fatto molte esperienze lavorative. La sua prima mansione fu quella di modella adolescente, per poi diventare ballerina, dottoressa, ambasciatrice UNICEF, fino ad essere addirittura un’astronauta e a candidarsi come Presidente degli Stati Uniti.
C’è una Barbie che somiglia anche alla biologa nota per aver scoperto il vaccino antiCovid19, Sarah Gilbert.
Il suo colore preferito è il rosa, esattamente viene utilizzato il Pantone PMS 219 C.