Pasqua con chi vuoi recita la seconda parte di un detto popolare, proprio ad indicare che le festività pasquali sono anche un modo per evadere dall’ordinario, complice la bella stagione che in teoria, perché ormai anche del meteo non v’è più certezza, dovrebbe in questo periodo essere mediamente più favorevole.
Molte in tal senso le iniziative volte ad offrire sempre nuovi scenari di intrattenimento.
In questo ambito, a Milano, presso lo Swiss Corner, locale glamour con doppio affaccio su Piazza Cavour e via Palestro, è possibile circondarsi nello stesso tempo di arte e mondanità.
Sette vetrine a disposizione di chi vuole esporre sulla città la propria arte o ciò che vuole rappresentare, in uno spazio temporaneo totalmente attrezzato e dedicato in modo esclusivo.
Per questa Pasqua ben tre delle sette vetrine dello Swiss Corner sono state occupate dall’artista marchigiana Nicoletta Braccioni, che ha voluto in questa trasferta milanese, proporre una sua visione della Pasqua rappresentata fra tutti dall’opera di punta Venerdì di passione.
A Milano per Pasqua, l’aperitivo diventa artistico
Dalle 7:30 alle 02:00 con orario non stop, le vetrine bifacciali dello Swiss Corner di Milano, per questa Pasqua, accolgono gli allestimenti dell’artista Nicoletta Braccioni, che per l’evento ha voluto fortemente dedicarne i contenuti alle festività che stiamo vivendo.
Tra tutti risalta il drappo di un rosso intenso, a rappresentare l’intensità delle ultime ore di vita terrena di Cristo, dell’opera appunto dal titolo inequivocabile: Venerdì di passione.
Nelle tre vetrine a sua disposizione e nelle quali si è trovata a spaziare con il suo talento ormai consolidato, Nicoletta Braccioni ha voluto concentrare quell che fin qui è stata la sua storia d’artista.
Accanto all’installazione Venerdì di Passione, troviamo poi Colonne d’Ercole, che nel suo insieme vuole rappresenta la conquista, il viaggio dell’uomo verso l’ignoto, nella doppia versione protesa e verso l’esterno con lo sguardo rivolto al mondo che più introspettiva ovvero verso quella spasmodica ricerca di se stessi che a volte rappresenta un viaggio ancora più tortuoso ed impegnativo.
L’uomo di Nicoletta, al centro delle emozioni che governano il mondo, veicolate dalla sua sempre delicata interpretazione artistica, nel racconto dalla nascita dell’umanità, che si evolve snodandosi in quel viaggio che è la vita terrena e soprattutto di nuovo anche interiore, in un percorso di pari passo, in cui condivisione degli stessi spazi e confronto continuo evocano scenari sempre nuovi, rappresentati in modo più avvolgente, nell’opera Il tempo e la nascita.
Sullo stesso filone emotivo ed interpretativo, a seguire, sempre nelle vetrine bifrontali dello Swiss Corner, Nicoletta Braccioni ha presentato al pubblico milanese, sia esso cittadino che di passaggio per il periodo festivo, l’opera La nascita dei continenti
a cui ha affiancato Pagine non ancora scritte
Entrambe con un significato profondo che non si distacca delle precedenti espressioni artistiche descritte.
Una sorta di macchina del tempo che la talentuosa Nicoletta Braccioni, riesce a gestire con innata capacità, riuscendo a mettere insieme, momenti diversi della sua riflessione artistica, e per giunta sullo stesso piano, così che lo spettatore abbia modo di avere una visione d’insieme da scorporare secondo le inclinazioni personali per fare il più possibile proprio, il messaggio dell’artista.
Un connubio vincente che a quanto pare sta riscuotendo un successo di pubblico degno di nota, complice la posizione logistica dell’esposizione che si propone come parte della vita cittadina, con a sua volta però uno spazio interno più intimo, con una diversa visuale che lascia libera la mente di spingersi ad una riflessione più profonda e personale.
Con il patrocinio della Pro Ticino Milano e della Swiss Chamber, camera di commercio Svizzera in Italia, quella di esporre nelle vetrine messe a disposizione presso lo Swiss Corner, è un’idea davvero originale che coniuga al meglio, le esigenze degli spazi espositivi dedicati all’arte e la voglia ritrovata, specialmente dopo le restrizioni dovute alla pandemia, di socialità, in un connubio vincente che ci auguriamo continui in altre espressioni e sia anche d’ esempio per altre realtà che vogliamo ricalcarne i passi.