Al Museo egizio di Torino non mancano le novità e ce ne sono davvero di continuo da quando le redini della direzione sono saldamente nelle mani di Christian Greco, classe 1975 che, su sua stessa ammissione, sognava fin da bambino di diventare egittologo.
Gli studi classici nel vicentino e sempre più importanti impegni all’estero hanno fatto di Lui un illustre accademico che però non ha relegato il suo sapere alle polveri, sia pur dorate, del sapere.
Sua e del team del Museo egizio l’idea di coinvolgere in modo più adeguato l’intera fascia giovanile che va dall’infanzia all’adolescenza.
Ed ancora una volta ci sono riusciti alla perfezione, proponendo un nuovo approccio alle visite, in particolare di due sale del Museo egizio, ma scelte tra le più importanti e rappresentative.
Dal 15 aprile infatti, un tour virtuale avvolge, coinvolge e stravolge i gruppi di visitatori in erba, i quali vengono letteralmente sorpresi dall’avventura proposta che si snoda come un vero e proprio viaggio virtuale, una specie di sogno nel quale potranno fare ciò che spesso è vietato, specialmente in un museo e cioè guardare le cose da vicino, vicinissimo.
Oltre alla realtà virtuale, il Museo Egitto offre ai giovani visitatori della scuola primaria e secondaria, la possibilità di misurarsi con una serie di domande a quiz e con un vero videogioco, così che la loro curiosità e voglia di sapere sia nutrita ma nel modo più comprensibile per la loro età e le loro abitudini sociali.
Forse e magari alla prima occasione lo chiederemo al direttore Christian Greco, se nel pensare a questo tipo di approccio, in qualche modo abbia cercato lui stesso di ritrovare quella volgia di conoscere e scoprire che sicuramente deve averlo animato fin da bambino.
Basterà per tutti gli aspiranti esploratori, collegarsi al seguente indirizzo
http://virtualtourragazzi.museoegizio.it con il proprio dispositivo elettronico e come per magia si potrà visitare in modo unico e speciale, la sala dedicata all’antico villaggio di
Deir el-Medina.
Un centro abitato dell’antico Egitto nel quale vivevano per opportunità legate ad esigenze lavorative artigiani, artisti e operai, che lavoravano alla costruzione delle tombe nella Valle dei Re e delle Regine nei pressi di Luxor.
Con la stessa modalità interattiva è possibile visitare anche la seconda sala, quella che al suo interno ospita gran parte del corredo funerario di Kha e Merit, che al momento risulta essere l’unico corredo funerario pressoché intatto, riconducibile all’epoca del Nuovo Regno, conservato al di fuori dall’Egitto.
Realtà virtuale al Museo egizio e ti sembrerà di essere davvero sulle sponde dell’antico Nilo
Ovviamente non è un trucco di magia ma la sapiente opera di professionisti di settore che con il loro lavoro sono riusciti a creare un tour in 3D per entrambe le sale del
Museo egizio citate, affiancando una serie di fotografie ad alta definizione che ritraggono sfondi panoramici a 360°.
Tutto ciò dà la possibilità ai piccoli visitatori di immergersi letteralmente nelle realtà proposte e ciò dà loro la possibilità di osservare, come mai prima d’ora, ogni reperto in modo reale, potendone così cogliere anche i dettagli più piccoli e scoprirne così aspetti inediti.
Ad arricchire l’offerta di questo viaggio virtuale, proposto per i più piccoli la Museo egizio, ci sono dei contributi video di Alessia Fassone e Federica Facchetti, entrambe egittologhe e curatrici del Museo, attraverso i quali, con sapiente maestria, mai scontata, svelano alcuni dei segreti più nascosti e misteriosi dell’antico Egitto.
Tutta questa narrazione visiva, offerta dal Museo egizio, è espressa con con linguaggio chiaro e adatto al pubblico giovane a cui è rivolto ma non in via esclusiva.
Poiché te lo ricordo, ognuno, sul sentiero della conoscenza è libero di percorrere il proprio cammino come vuole.