Tiffany & Co ha finalmente inaugurato, lo scorso 10 giugno, il segmento londinese di una mostra itinerante che a causa del periodo pandemico ha dovuto momentaneamente fermarsi per due anni.
La precedente tappa ha visto la città cinese di Shanghai ospitare la storia della prestigiosa maison, raccontata attraverso i suoi manufatti migliori.
Sono giunti dunque in tempo per lo strascico dei festeggiamenti per il giubileo di platino di Sua Maestà la Regina Elisabetta II e certamente circostanza non poteva essere migliore anche se come detto, del tutto casuale.
L’evento dal titolo Vision & Virtuosity, allestito presso la Saatchi Gallery, spazio londinese dedicato all’arte contemporanea, voluto fortemente da Charles Saatchi, imprenditore iracheno naturalizzato britannico con la passione per l’arte, e aperto nel 1985, con lo specifico intento di condividere con il pubblico la propria passione e collezione.
Nel tempo, dalla prima apertura, la galleria ha occupato diverse sedi; stabilendosi dapprima nell’area Nord della capitale, poi nel South Bank, lungo il fiume Tamigi, fino ad arrivare all’attuale sede nel quartiere di Chelsea.
La vetrina in cui mostrare il meglio che la maison Tiffany & Co ha creato dalla sua fondazione ad oggi, non poteva essere che questa e dopo un attento quanto meticoloso periodo di preparazione, finalmente dal 10 giugno i visitatori possono beneficiare di tanta preziosa magnificenza e chi vorrà potrà tornarci ad oltranza fino al 19 agosto, e sognare, sognare e sognare ancora.
Ognuno dei visitatori per un giorno, potrà sentirsi Audry Hepburn mentre interpretava la trasognante Holly davanti la vetrina Newyorchese di Tiffany & Co, primo punto vendita ad essere stato aperto nell’ormai lontano 1837.
Particolarità davvero interessante di questa mostra di altissima gioielleria, sta nel fatto che da qualunque città provenga o approdi, è e sarà sempre diversa, sia per ciò che concerne gli spazi espositivi che nel percorso proposto o susseguirsi di aree tematiche.
A tal proposito, in quella di Londra, Tiffany & Co ha il piacere di raccontarsi attraverso ben sette momenti, caratterizzati da altrettanti temi diversi.
Ad enunciarne le caratteristiche, primo fra tutti, Anthony Landru, presidente e chief excutive officer di Tiffany & Co che in alcune dichiarazioni, in vista dell’apertura londinese, si è così espresso:
Vision & Virtuosity racconta la straordinaria storia di uno dei più antichi gioiellieri di lusso, attraverso i suoi quasi 200 anni di storia di creatività pionieristica, leggendaria artigianalità e approvvigionamento dei diamanti e delle pietre preziose più straordinari del mondo
Poche righe dunque che con eleganza e lo stile che da sempre caratterizza Tiffany & Co, ha voluto porre l’accento sull’esclusività del marchio in ogni sua sfaccettatura.
Sette dunque il numero delle esperienze da vivere lungo il percorso della mostra che la maison Tiffany & Co ha voluto però definire capitoli, come il susseguirsi delle pagine in un libro di storia quando ormai gli accadimenti sono divenuti tali da poter esservi racchiusi.
Proprio all’ingresso della Saatchi Gallery, i visitatori avranno modo di scoprire quale sia la vera eredità tramandata del fondatore Charles Lewis Tiffany attraverso il ricordo dell’iniziale creatività delle vetrine che hanno animato il flagship store di Tiffany & Co sulla Fifth Avenue.
Vetrine che nel tempo si sono trasformate grazie all’intervento di designer leggendari che hanno usato la loro immaginazione ed il loro talento per mostrare i gioielli in modi sempre nuovi, giocosi e unici.
Ancora in questa stessa area, da non perdere assolutamente l’allestimento di chiara ispirazione Art Déco ideato ai tempi dell’uscita del film Il grande Gatsby di Baz Luhrmann, studiato in collaborazione con il regista e con il premio Oscar Catherine Martin, costumista e scenografa del film.
Nelle sezioni a seguire, il visitatore potrà ammirare, nel secondo capitolo, le opere di designer creativi del calibro di Jean Schlumberger ed Elsa Peretti.
Il terzo invece è dedicato alla collezione di alta gioielleria Blue Book, mentre la quarta sala è incentrata sull’eredità di Tiffany nel mondo dell’amore, avendo per primi Tiffany & Co introdotto l’iconico anello di fidanzamento Tiffany Setting nel 1886.
Il quinto spazio è dedicato a Colazione da Tiffany, e qui non basterebbe un oceano di parole per descrivere l’emozione nel varcare quella soglia e percorrerne gli spazi. Area in cui troneggia il favoloso tubino nero, divenuto anch’esso iconico, di Givenchy ed indossato dalla protagonista.
Il penultimo capitolo invece è un vero e proprio spettacolo silenzioso di diamanti, dedicato alle più celebri creazioni di Tiffany & Co, con i diamanti più straordinari esistenti al mondo, tra i quali il diamante giallo indossato da molte dive, tra cui Lady Gaga.
Negli spazi culmine della mostra, i visitatori si emozioneranno grazie alla reale opportunità di vedere il leggendario Tiffany Diamond da 128,54 carati, in primo piano anche nella locandina della mostra.
Cosa volere di più da un vero e proprio evento culturale che come in questo caso riesce ad avvolgere e coinvolgere anche grazie a numerosi spazi interattivi che stimolano in più circostanze il visitatore a sperimentare brevi ma unici momenti di connubio con la vera essenza della Maison Tiffany & Co.
Da sottolineare infine come sia importante l’ispirazione al mondo della natura, al centro dei progetti di Tiffany & Co, nel corso dei decenni, soprattutto sotto la guida di Louis Comfort Tiffany, pittore di successo e leader del movimento Art Nouveau.
La mostra londinese a tal proposito ripropone la spilla a forma di crisantemo realizzata con perle del fiume Mississippi, che assomigliano in modo incredibile a petali di fiori, le orchidee smaltate disegnate da George Paulding o la collana ispirata ad ali d’uccello di Angela Cumming, fino ad arrivare poi alle sublimi quanto famose lampade Tiffany.
Tutte straordinarie creazioni in omaggio alla bellezza della natura che testimoniano nel tempo quanto più rispetto bisognerebbe avere per essa.
Il catalogo della mostra è disponibile in due formati e contiene i momenti salienti dell’esposizione tra cui le creazioni di Louis Comfort Tiffany e Gene Moore, quelle di Jean Schlumberger, Elsa Peretti, Paloma Picasso, John Loring e dei visionari più influenti della maison.
La prefazione è di Andre Leon Talley con l’aggiunta di un testo di Vivienne Becker, per un volume di 160 pagine, pubblicato da Assouline New York e che sarà disponibile oltre nel gift shop anche nel negozio Tiffany & Co di Old Bond Street a Londra.