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Lettura: Carlo Mollino. Mistero sull’unica sua architettura rimasta intatta
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Mistero

Carlo Mollino. Mistero sull’unica sua architettura rimasta intatta

Paola Mastracco 2 anni fa Commenta! 4
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Carlo Mollino nasce a Torino nel 1905, città sabauda nella quale trascorse l’adolescenza e nella quale completò l’intero ciclo di studi, laureandosi come suo padre in ingegneria.

La sua personalità spiccatamente bizzarra, ricca di inquietudini e decisamente fantasiosa lo portò a cimentarsi nei più disparati ambiti.

Carlo mollino

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Lo ritroviamo infatti anche maestro di sci, pilota di automobili di competizione e aviatore.

Carlo mollino

Profondamente innamorato della natura che amava riproporre nelle sue opere tutte, seppe ricongiungere negli stessi spai, elementi peculiari del Modernismo, dell’Art Nouveau, del Surrealismo, del Barocco e del Rococò.

Ancor prima di ultimare gli studi iniziò a cimentarsi in concorsi con progetti interamente suoi ed ebbe da subito un ottimo successo arrivando spesso ad aggiudicarsi la commissione del progetto e quando non fu così, fu preceduto da nomi del calibro di Pier Luigi Nervi.

Le opere realizzate, purtroppo nel tempo sono state oggetto di rimaneggiamenti e pesanti ristrutturazioni che a detta dei puristi, hanno si ridato sicurezza alle strutture ma anche compromesso lo stile, togliendo definitivamente l’impronta di Carlo Mollino.

Tutte tranne una le costruzioni e dimore di Carlo Mollino rimaneggiate

Si tratta di Casa K2, così chiamata per via della contemporaneità della sua costruzione con il compimento della missione Italiana del C.A.I. girata da Ardito Desio che tanto scalpore purtroppo fece negli anni.

Carlo mollino

 

Cosa ne fu di quella leggendaria missione, Carlo Mollino non poteva certo neanche immaginarlo e così , per celebrare la realizzazione di un suo importante progetto, una villa sulle sponde del lago Maggiore, decise di imporle il nome della leggendaria missione italiana in marcia in quello stesso anno, alla conquista del secondo ottomila più alto del mondo.

Carlo mollino

Non avrebbe neanche immaginato Carlo Mollino che una casa da lui pensata, progettata e costruita sarebbe finita su un sia pur famoso motore di ricerca per immobili e stanza in affitto.

Eppure la particolarità non sarebbe neanche tanto fuori misura se non fosse per il fatto che improvvisamente non compaia più in quell’ambito avvolgendo il suo destino in un alone di mistero dai contorni poco definiti.

Era il 2017 quando, non sappiamo indicare a che prezzo era possibile soggiornare da turisti in una delle numerose stanze di cui è composta Casa K2 di Carlo -mollino.

Finora da più parti le bocche sono cucite ma rimane la curiosità di comprendere il perché di tanto mistero intorno ad una destinazione d’uso non certo proibitiva per un immobile di tal guisa ma certamente singolare.

Ora Casa K2 e la possibilità di soggiornarvi sembrano letteralmente scomparse nel nulla.

Invitiamo i nostri lettori a darci qualsiasi notizia possa essere utile a ricollocare Casa K2 di Carlo Mollino in un contesto più alla portata di tutti, per puro fine conoscitivo perché si sa che la curiosità è dura da quietare e poi perché l’idea di lasciare un immobile di tal pregio sul filo dell’incertezza proprio non ci piace.

Sveliamo quindi insieme questo mistero che giace sornione quanto probabilmente ignaro di tutto, sulle sponde del Lago Maggiore ad un passo da quelle montagne che Carlo Mollino ha nella sua vita tanto amato e sulle quali ha voluto lasciare un’ulteriore impronta della sua creatività di architetto fuori dagli schemi.

Sto parlando di Casa Capriata, un autentico gioiello sospeso sulle sponde di un laghetto alpino della Valle D’Aosta con affaccio direttamente sul Monterosa.

Carlo mollino

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