Finalmente Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia e prima donna nella storia della Repubblica italiana a diventare Presidente del consiglio dei ministri, ha presentato il nuovo governo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Molti ministeri sono andati a politici originari del Nord Italia (anche perché 5 ministeri sono della Lega e 5 di Forza Italia), ma tra i pochi nomi legati al Mezzogiorno spicca quello di Gennaro Sangiuliano, il nuovo ministro della cultura, che succede a Dario Franceschini, che ha ricoperto la carica per 2 mandati, durante il governo Conte II e con il governo Draghi.
Gennaro Sangiuliano ministro della cultura, giornalista e scrittore
Nato a Napoli nel 1962, il giornalista Sangiuliano è direttore del TG2 dal 31 ottobre del 2018, dopo essere stato, dal 2009 al 2018, il vicedirettore del TG1. Lavora in Rai dal 2003, prima come inviato del TGR e poi come vice di Augusto Minzolini al TG1. I suoi esordi professionali sono legati al capoluogo partenopeo: è stato direttore del quotidiano Roma di Napoli oltre che giornalista a Canale 8, poi all’Opinione del Mezzogiorno e quindi all’Indipendente.
Una laurea in giurisprudenza all’Università Federico II ed un Master in Diritto privato europeo alla Sapienza di Roma oltre al dottorato di ricerca in Diritto ed Economia all’Università Federico II di Napoli sono i suoi titoli accademici.
Sangiuliano ha anche insegnato Diritto dell’informazione alla Lumsa di Roma, Economia degli intermediari finanziari alla Sapienza, Storia dell’economia e dell’impresa alla Luiss di Roma. Infine dal 2015 dirige la Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno. Autore di diversi libri di storia e attualità, come quelli dedicati a Hillary Clinton, Xi Jinping, Vladimir Putin e Donald Trump ha vinto diversi premi giornalistici.
Gennaro Sangiuliano ministro della cultura: l’appartenenza politica
Sangiuliano ha sempre militato e simpatizzato per l’area politica di destra e stamattina ha giurato al Quirinale insieme agli altri 23 ministri del primo governo guidato da Giorgia Meloni.
“Ecco la squadra di Governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia. Adesso subito al lavoro”
Così ha twittato la premier appena uscita dal Quirinale dopo il giuramento del suo governo.
Alcuni esponenti della cultura italiana, come Roberto Saviano, credono che questa nomina sia stata data ad un politico del Sud solo per “riproporzionare” i ministeri, mentre altri, elettori e non del governo Meloni, accolgono positivamente la scelta di un ministro tecnico, preparato e del Sud per decidere le sorti del nostro Patrimonio culturale.