Il Festival di Sanremo è da sempre stato un momento molto atteso da tutta Italia, vuoi per l’immediato piacere di ascoltare le novità musicali del momento o semplicemente per cimentarsi nella più feroce delle critiche comodamente dalla cucina di casa, magari davanti ad un buon piatto di trofei al pesto per respirare in qualche modo l’aria del golfo del Tigullio.
Sta di fatto che , a qualsivoglia ragione, il concorso canoro ha sempre modo di destare gli animi anche quelli notoriamente più sopiti creando così intorno a sé, ogni volta, quell’atmosfera scoppiettante che non ha mai guastato.
Molte le iniziative che di anno in anno, in linea con i tempi, hanno affiancato la manifestazione rendendo il tutto più appetibile ed interessante per un bacino d’utenza auspicatamene sempre più nutrito e multicolor.
La scelta di fare di Villa Nobel una sorta di quartier generale di tutto ciò che ruota intorno al festival fa parte certamente di questo tipo di iniziative, costituendo nello specifico un momento aggregativo di alto spessore come si è avuto modo di constatare in altre occasioni.
Un luogo simbolicamente importane che prende il nome dal suo ultimo proprietario Alfred Nobel che nella città dei fiori morì il 10 ottobre 1896 dopo avervi trasferito la propria dimora per affrontare al meglio i rigori dell’inverno.
Filantropo ed inventore della dinamite, istituì come è noto il famosissimo Premio Nobel al fine di premiare e quindi stimolare in tal senso ogni mente umana che arrivasse a scoprire qualcosa di sconosciuto al fine di rendere sempre migliore la vita.
Qualcuno sottovoce ritiene che l’esigenza di istituire tale premio fosse in qualche modo legata alla sua sensazionale scoperta, la dinamite, per la quale lo stesso Nobel di dimostrò da subito molto preoccupato per gli eventuali impieghi bellici che essa avrebbe potuti avere.
Sappiamo però che dinamite non vuol dire solo guerra e che come in ogni scoperta umana, il buon impiego sta nella mente dell’uomo che ogni volta assoggetta il risultato dell’ingegno altrui per fini propri, scegliendone la natura.
Atmosfera scoppiettante per l’altro Festival a Villa Nobel
Come detto questa è la settimana del Festival di Sanremo e in molti se non tutti non fanno che parlare dell’evento, complice anche qualche fuoriprogramma che qualche malpensante si è già apprestato a definire combinata a tavolino ma come sempre ti ricordo il nostro impegno è sempre quello di scovare gli aspetti culturali a tutto tondo di ogni manifestazione, Festival compreso.
Tralasciamo dunque le polemiche di questi giorni, immancabili quanto lasciamelo dire, in qualche modo rassicuranti, altrimenti non sarebbe realmente il Festival che tutti ci aspettiamo.
Per virare un pochino l’attenzione, ti propongo di rivolgere lo sguardo su Villa Nobel dove appunto si svolge tanta parte del dietro le quinte di questo 73 mo Festival della Canzone italiana ma di cui si sa molto poco.
Vale la pensa saperne di più per magari fissare in agenda, quando la stagione sarà più mite, per tornare sui propri passi, rivivere ad altre temperature i ricordi del Festival ormai andato e tornare da turista per una visita in questa meravigliosa struttura che porta un altrettanto altisonante nome.