È stato presentato, ieri 21 aprile 2023, in anteprima, al Museo Eremitani, il nuovo allestimento espositivo del celeberrimo Crocifisso di Giotto che sarà così visitabile anche dai numerosissimi turisti italiani e stranieri che arriveranno in città con i ponti del 25 Aprile e del Primo Maggio.
Il nuovo allestimento del Crocifisso di Giotto
All’interno della sezione trecentesca del Museo d’Arte, il nuovo allestimento della sala Giotto intende valorizzare la Croce e la tavola con il Dio Padre, entrambe provenienti dalla Cappella degli Scrovegni, riservando loro un adeguato spazio espositivo.
Il progetto di allestimento è stato affidato allo Studiomas architetti di Padova, con il mandato di sviluppare un ambiente che mettesse in risalto il valore delle opere quali preziose testimonianze storico-artistiche e al contempo rispondesse alle esigenze di accessibilità del pubblico. A differenza del precedente allestimento, è ora possibile ammirare i capolavori di Giotto in una sala a loro dedicata dall’atmosfera molto suggestiva, dato che gli affreschi staccati dei pittori Riminesi, che diedero un importante contributo alla diffusione delle novità giottesche, sono stati trasferiti nella sala adiacente. Qui si può godere delle pitture a distanza ravvicinata per meglio coglierne il valore artistico.
L’opera di Giotto
Giotto non ha dipinto un classico Cristo in croce, ma un uomo reale che soffre e muore. Il corpo di Cristo è appoggiato contro un pannello decorato. Ai lati del braccio corto della Croce sono dipinti poi la Vergine a sinistra e San Giovanni a destra. In alto al sommo della Croce è dipinto un rettangolo rosso con le insegne di Cristo.
Il corpo di Gesù è magro e visibilmente provato dalla Passione che lo ha portato alla morte. Infatti sulla sinistra del torace è visibile un fiotto di sangue che esce dalla ferita a l costato. I capelli lunghi e biondi ricadono scriminati al centro mentre una leggera barba incornicia il mento. Dalle ferite alle mani scendono altri rivoli di sangue come dal costato e dai piedi. Intorno ai fianchi è stretto un velo e i piedi in basso sono fissati alla croce da un grosso chiodo.
Infine il legno è fissato alla roccia dipinta all’interno del basamento trapezoidale. Sul teschio e su alcune ossa si deposita il sangue che scende in basso.