Lo scorso 27 agosto a Castelvenere anche il Tg3 della Regione Campania ha dedicato un servizio, mentre era in corso la quarantesima edizione della “Festa del Vino”, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale del borgo beneventano. L’inviato Rai Rino Genovese ha mostrato in diretta tv alcune tradizioni legate alla cultura del vino, il borgo, le caratteristiche cantine tufacee, le viti… cioè il paesaggio che rende Castelvenere il comune più “vitato” d’Italia.
Nel cuore del centro storico di Castelvenere si erge la “Torre Venere”, molto visitata e ammirata dai turisti che, quando cercano di scoprire piccoli paesini campani non troppo inflazionati, generalmente si dirigono verso Sant’Agata dei Goti (Bn) o Castelvenere (Bn).
Anche grazie ai progetti Pnrr dedicati alle aree interne il sindaco e gli abitanti di Castelvenere si sono resi molto attivi nel far sì che il loro paese possa vivere un momento di sviluppo ed un incremento dell’economia locale e, di conseguenza, un miglioramento della qualità della vita dei cittadini, soprattutto dei giovani che scelgono di restare a vivere lì dove hanno le proprie radici.
Nel periodo estivo – autunnale il vino è il protagonista assoluto del suggestivo borgo medievale, pieno di caratteristiche cantine tufacee che riempiono i vicoletti della passeggiata del centro storico. Poi a Natale c’è anche la rivisitazione della natività con un presepe vivente molto partecipato, soprattutto dopo lo stop forzato dovuto al Covid.
Nel frattempo poi ci sono varie manifestazioni, sagre, eventi e raduni come in molti paesi del beneventano, sparse un po’ in tutto l’arco dell’anno. Non mancano progetti scolastici ed extrascolastici, visite guidate, e collaborazioni proficue con i comuni limitrofi come quello di Solopaca, altra zona di vini doc, o di Telese Terme, famoso centro di riabilitazione termale dove l’estate si aprono anche le piscine all’aperto e le sere estive si organizzano concerti, spettacoli, animazioni, ecc.
Il borgo di Castelvenere
Come si legge anche su Wikipedia il nome originario del comune di Castelvenere era Véneri, forse perché nella zona vi era un tempio dedicato alla dea Venere. Solo dal XIV secolo viene citato il nome di Castrum Veneris…
Castelvenere è un comune del Sannio adagiato su delle bellissime colline ed ha circa 2500 abitanti. La sua principale caratteristica è la produzione di vino, eccezionale per quantità, per qualità e per numero di vini doc esistenti. Su circa 14 kmq di superficie totale del paese di Castelvenere, circa 11 sono ricoperti da coltivazioni a vigneto. Questo significa un immenso patrimonio di vitigno doc, e un immenso patrimonio di produttori dediti all’agricoltura di qualità.
Non a caso, a Castelvenere s’incontrano 18 realtà aziendali dedite all’imbottigliamento, che vanno dalla più grande struttura privata dell’Italia meridionale, con una produzione di 6-7 milioni di bottiglie l’anno, alle aziende di più piccole dimensioni che non raggiungono le 10.000 bottiglie all’anno.
Attrazioni da visitare
La Chiesa di San Nicola occupa parte della centralissima piazza San Barbato. Insieme alle altre due chiese del paese, fa parte della Diocesi Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti. Le altre due chiese sono la chiesa Madonna della Seggiola, progettata nel 1899, dove fu ritrovata l’antica palafitta e la chiesa di Santa Maria della Foresta, in contrada Foresta. Come riporta la tradizione, nel 602 vi nacque San Barbato, vescovo di Benevento e patrono di Castelvenere che la comunità festeggia il 19 febbraio e l’8 maggio (San Barbato di penitenza)
Poi c’è la Torre Angioina, nel centro storico di Castelvenere, nella parte più antica del borgo medioevale, a pochi passi dalle cantine tufacee, da Piazza Mercato e dal teatro comunale. La struttura è crollata nel maggio 2006 ma è stata ricostruita e riconsegnata ai cittadini e ai turisti nel 2016.
In un percorso turistico per Castelvenere non può mancare un giro tra le cantine tufacee, scavate nel suolo sottostante Via Mulino. Le cavità vengono realizzate in età rinascimentale per estrarre il tufo grigio, e poi ampliate e modificate per essere usate come cantine. Attualmente sono parte di un percorso turistico, anche perché la leggenda narra che nelle cantine tufacee si riunissero le streghe, simbolo della città di Benevento.
Da segnalare anche Parco Rascolagatti, che si trova nei pressi del cimitero di Castelvenere, lungo la strada statale 87 Sannitica che collega Castelvenere con Telese Terme. Un altro posto naturalistico da visitare è il sentiero di San Barbato (che collega il centro storico alla chiesa della Madonna della Foresta) così come l’Oasi Seneta.
Per ulteriori informazioni e per organizzare il tour a Castelvenere visita il sito.